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Giovedì, 26 Maggio 2022 17:25

5 anni di squalifica al dirigente del Borgaro Under 17, per la società significano l’esclusione da tutti i campionati regionali

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​​​​​​​GIUDICE SPORTIVO - Massimo della pena per Maurizio Garbin, che “colpiva volontariamente un giocatore avversario, Gioele Darrando, con una testata al volto”. Le regole parlano chiaro e c’è anche il precedente della Rivarolese nel 2019: la società del Borgaro (che è parte lesa di questa brutta storia) rischia di giocare nei provinciali con tutte le squadre delle giovanili


Squalifica fino al 26 maggio 2027 per Maurizio Garbin, massaggiatore del Borgaro Nobis Unnder 17 “espulso per condotta violenta al termine della partita, consistente nell'aver spintonato un giocatore avversario prendendolo al volto; dopo la notifica del provvedimento, mentre si accingeva a uscire dal terreno di gioco colpiva volontariamente un giocatore avversario, Gioele Darrando, con una testata al volto. Tale gesto di inaudita e gratuita violenza, la cui gravità va valutata anche in relazione al fatto di essere stato commesso da un adulto (incaricato quale massaggiatore e quindi investito della tutela della salute dei giocatori), ai danni di un ragazzo di appena 17 anni di età, non può che comportare l'applicazione della massima sanzione ex art. 9 C.G.S, con radiazione del signor Garbin Maurizio da ogni rango o categoria della FIGC”.

Questo il verdetto del Giudice sportivo, che non lascia spazio a dubbi: 5 anni di squalifica ad un dirigente (in realtà ne basterebbe uno, secondo l’articolo 9 del Codice di giustizia sportiva) significano esclusione della società da tutte le categorie regionali. Non solo l’Under 17, quindi, ma il Borgaro giocherà nei campionati provinciali con tutte le annate nella stagione 2022/2023.

La società del presidente Piergiorgio Perona - che ha da subito condannato l’episodio e bandito il suo ormai ex dirigente, oltre ad essere da sempre in prima fila contro ogni forma di violenza - realisticamente presenterà ricorso, ma c’è anche un precedente recente (quello della Rivarolese nel 2019) che non lascia troppo spazio alla speranza, anche perché servirebbe una riduzione della pena di più di 4 anni, difficilmente pensabile vista la gravità dei fatti descritta dal Giudice sportivo. Per avere la certezza bisognerà comunque aspettare il Comunicato numero 1 della stagione 2022/23, con la pubblicazione delle squadre aventi diritto a partecipare ai campionati regionali.

 

Ultima modifica il Sabato, 28 Maggio 2022 10:15

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