TORINO (4-4-1-1)
ALBERTO REINAUDO 6: luci ed ombre nel pomeriggio di Borgaro per il numero 12 granata; sul finire del primo tempo chiude la porta in faccia a Fadda che da due passi cercava il colpo del pari, poi si ripete sempre sul numero 8 nella ripresa ma sulla respinta subisce l’1-1. Malino con i piedi, nel secondo tempo causa il rigore franando su chi? Su Fadda.
ALFREDO CORRAO 6.5: nella prima frazione di gara è uno dei migliori dei suoi, sicuramente il più propositivo. Se il versante destro funziona bene è per merito suo che si sovrappone spesso a Di Marco e va sul fondo per cercare i compagni. Tanta corsa mista a buona qualità.
ELIA ROMANA 5: il capitano e leader della retroguardia schierata da Mezzano fatica più del previsto. Sbaglia appoggi che per uno come lui sono solitamente di ordinaria amministrazione, forse sottovaluta l’impegno odierno. Fa un anticipo da grandissimo centrale su Fadda nella ripresa, ma solo uno, troppo poco.
FRANCESCO FERRARI 5.5: sembra più sicuro e preciso del suo compagno di reparto, ma anche lui a volte pecca di superficialità. Nel primo tempo la selezione piemontese di Lombardi non crea troppi pericoli, ma si complica la vita regalando a Fadda un’occasione d’oro: lo salva Reinaudo con uno straordinario intervento.
CHRISTIAN CRAVOTTO 6: partita sufficiente quella del terzino sinistro di Mezzano; i suoi compagni passano di meno dalla sua parte rispetto al lato destro, lui allora si ‘limita’ alla fase di copertura che svolge benissimo. Il cambio al 7’ della ripresa non è una bocciatura, ma serve ad inserire forze fresche.
DAVIDE DI MARCO 5.5: si concentra più sulla fase difensiva rispetto a quella offensiva dando così l’opportunità continua a Carrao di spingere che, come già detto, va sul fondo più di lui. Con il senno del poi, doveva proporsi di più per creare occasioni da gol.
ALESSIO TUTTISANTI 6: il metronomo granata è il cuore di questa squadra. Tutte le azioni passano dai suoi piedi e, in una giornata in cui i ragazzi di Mezzano sbagliano più del solito, lui spesso ci mette una toppa usando le sue grandi qualità tecniche. Nella ripresa si spegne pian piano come il resto della squadra.
RICCARDO SOTTIL 6.5: volendogli trovare un difetto, diciamo che va a sprazzi, soprattutto nel primo tempo. Accende la luce ad intermittenza perché quando si inventa la giocata per la difesa avversaria sono dolori. Parte in mediana per infilarsi tra le linee, nella ripresa parte fortissimo per poi subire la veemenza della squadra avversaria. Merita mezzo voto in più perché è l’ultimo a mollare.
AGOSTINO RIZZO 5.5: come per l’ala destra, anche da lui il tecnico granata si sarebbe aspettato maggiore spinta. Si fa sentire con il fisico quando vogliono saltarlo e quasi sempre riesce a respingere le avanzate avversarie, eccezion fatta per l’azione del rigore nella quale si fa tagliare fuori dalla sponda di Agostini. Mezzo punto in meno per la chance sprecata di testa che poteva chiudere la partita.
FEDERICO NACCI 6.5: nel primo tempo è il migliore in campo, in assoluto. Non solo il gol, bellissimo di testa su invito di Capuani, ma tanto movimento, sponde e spostamento della palla. Si batte come un leone per tutta la partita.
TOMMASO CAPUANI 6: gioca da prima punta ma non riesce ad incidere sotto porta, un po’ perché non viene servito a dovere ma un po’, anche, perché resta troppo lontano dalla porta difesa da Doda. Appunto, lontano dalla porta si conquista la sufficienza, prima pennellando per Nacci l’assist del vantaggio granata, poi si ripete con il destro nella ripresa ma Rizzo schiaccia troppo e la palla si alza sopra la traversa.