INTERVISTA - Il giocatore del Gozzano Under 16 ha una visione limpida: sacrificio ed impegno verso una meta precisa. Un ragionamento maturo per un ragazzo giovane, con idoli attuali e un brutto infortunio appena passato
Luca Modesti, attaccante del Gozzano Under 16, ci parla in questa intervista della sua vittoria personale con il Suno e specifica con decisione il suo ruolo naturale, insieme ai campioni a cui si ispira. Luca ci racconta inoltre di avversari diventati fratelli e anche del brutto colpo subìto alla testa in partita neanche un mese fa. Traspare in lui una profonda volontà di arrivare al suo obiettivo senza troppi peli sulla lingua e anche qualcuno sullo stomaco. Un ragazzo con le idee chiare e soprattutto le tappe da percorrere ben fissate in mente. Una parola è fondamentale nel suo dizionario: “Sacrificio”.
L’anno scorso con il Suno (ora fuso con il Gozzano dagli Under 14 agli Under 17) sei arrivato alle finali regionali. Cosa ti ha lasciato quell’esperienza?
Quell’esperienza mi ha fatto maturare molto, sia calcisticamente che caratterialmente. Ho vinto il premio come miglior giocatore della finale soprattutto grazie alla squadra, gruppo molto unito, ed al mister. Mia madre si è addirittura commossa.
Quest’anno invece hai preso un brutto colpo alla testa e abbiamo seguito le tue vicende. Ora come stai?
Ora sto bene e ho già ripreso ad allenarmi, vado solo un po’ meno duro in alcuni contrasti. Fosse stato per me... mi sarei allenato con il dolore appena dimesso dall’ospedale.
Si legge che sei un trequartista, una punta, un’ala. Qual è il tuo vero ruolo?
Il mio ruolo naturale è l’ala sinistra nel 4-3-3. Quando cambiamo il modulo gioco anche da punta, ma non è la mia posizione naturale.
C’è un giocatore a cui ti ispiri?
Mi rifaccio a Lorenzo Insigne, non solo per somiglianze tecniche ma anche perchè tifo Napoli. E’ la mia squadra perchè sono originario di un paese vicino Salerno, difatti simpatizzo per la Salernitana.
Qual è invece il compagno di squadra e/o avversario più forte che hai incontrato?
Diego Liberti rientra in entrambe le categorie. Quest’anno gioca con noi in prestito dalla Juventus e siamo diventati quasi fratelli. L’ho anche affrontato l’anno scorso in rappresentativa regionale e gioca da ala destra, ma può anche fare il terzino, un gran giocatore.
Fuori dal campo, hai altre passioni?
Io fuori dal campo, per scelta mia, sto a casa e mi incontro con la mia ragazza. Proprio ora la sto andando a trovare a Milano. Volutamente non esco il sabato sera perchè altrimenti la domenica non riesco a giocare. Mister Ombergozzi ci ha passato un concetto importante: il sacrificio. Per ottenere dei risultati da professionisti bisogna rinunciare a qualcosa.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
A lungo termine mi piacerebbe giocare nel Napoli. Nel breve è migliorare ogni giorno, dando il massimo in allenamento e di conseguenza in partita. Quest’anno è una rampa di lancio ma oggi dò tutto me stesso per il Gozzano.