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Martedì, 28 Luglio 2015 22:23

L'Atletico Gabetto di Luciano Ferramosca ha vinto il bando di concessione del Robaldo

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ESCLUSIVA - Assegnati dalla Circoscrizione 2 i campi storicamente del Nizza. Ferramosca è commosso: "Rinasce l'Atletico Gabetto, l'impianto sportivo sarà intitolato ad Alessio e Riccardo". L'ingegner Raffaele De Donno spiega il progetto di riqualificazione dell'intera area.

 

L'Atletico Gabetto ha vinto il bando per la gestione dell'impianto sportivo del Robaldo, assegnato dalla Circoscrizione 2. Nel pomeriggio l'apertura delle buste, verso le 18 è arrivato il verdetto definitivo: il campo storicamente del Nizza sarà, per i prossimi anni, gestito da Luciano Ferramosca.

A concorrere al bando di concessione dei campi di strada Castello di Mirafiori 285 a Torino erano in due: l'Atletico Gabetto e il Calcio Nizza di Donato Altieri (con dei soci che, finora, non sono usciti allo scoperto, e a questo punto difficilmente lo faranno), che con grandi sacrifici aveva portato avanti l'attività anche dopo il 31 marzo, data della revoca della concessione. Entrambi i concorrenti avevano trovato difficoltà a presentare la fideiussione assicurativa di 18.000 euro, a garanzia dell'impegno economico, per cui la data ultima per la consegna della documentazione era stata rinviata di due settimane, dal 13 al 27 luglio. Ferramosca ha presentato la sua polizza fideiussoria venerdì scorso, la cordata del Nizza ha chiesto un ulteriore rinvio, non concesso dalla commissione. Di fatto, l'Atletico Gabetto è rimasta l'unica società a partecipare, ma il bando avrebbe potuto anche essere non assegnato, se la proposta non avesse soddisfatto i criteri richiesti. Evidentemente non è stato così, e i criteri imposti dalla Circoscrizione 2 sono stati soddisfatti dalla proposta firmata da Luciano Ferramosca.

Davvero notevole il progetto di riqualificazione dell'area, curato dall'ingegner Raffaele De Donno, che prevede interventi per una cifra totale - si dice - di un milione di euro. Da definire nei dettagli, invece, il progetto sportivo e sociale. Logico, visto il cambiamento di prospettiva della società di Luciano Ferramosca, che dalla gestione di un impianto con un campo a 11 e un campo a 5 - quello storico di strada delle Cacce, dove dall’anno scorso gioca anche il Settore giovanile del Chisola - si ritrova con la disponibilità del più grande centro sportivo della città di Torino, che ad oggi conta ben 5 campi a 11, più tribune, spogliatoi, bar e quant'altro. “Con la vittoria del bando – spiega un commosso Ferramosca – rinasce l’Atletico Gabetto, rinasce tutto. L’impianto sportivo del Robaldo verrà intitolato ad Alessio e Riccardo, questa è la certezza. Adesso inizieremo a definire il progetto sportivo, abbiamo tanti discorsi aperti, in primis con la Juventus. Il campo di strada delle Cacce rimarrà il nostro stadio, al Robaldo c’è spazio per far rinascere una Scuola calcio di primissimo livello”. Intanto l'Atletico Gabetto, che è rimasta affiliata alla Figc, ha già iscritto alcune squadre delle giovanili alla prossima stagione.

Il progetto urbanistico e architettonico nelle parole del suo artefice, l’ingegner Raffaele De Donno: “È un progetto a 360 gradi e a lungo termine. Il 1 settembre, nel momento in cui ci verranno consegnate le chiavi dell’impianto, sapremo anche la durata della concessione, variabile da 5 a 20 anni. Noi ovviamente contiamo che sia una concessione lunga, visto che i lavori, in vari step, non potranno durare meno di 5-6 anni. Rifaremo tutto, a partire dalla gestione energetica dell’impianto sportivo, con l’adeguamento della centrale termica e l’inserimento di pannelli fotovoltaici. L’intervento principale riguarda l’area dell’ultimo campo a 11, che verrà sostituito da un campo a 8, due campi a 5, due campi di bocce e quattro spogliatoi. Gli altri quattro campi a 11 rimarranno, i tre in erba naturale saranno mantenuti, mentre il manto di quello in erba sintetica verrà rifatto ex novo. Anche l’area del parcheggio e tutta la recinzione verranno rifatti e migliorati, così come saranno sistemati gli spogliatoi e tolte tutte le barriere architettoniche. Quanto alle tribune, quella sul campo principale verrà rifatta e messa a norma, mentre la seconda tribuna – in prospettiva – verrà rifatta in muratura, con tanto di spogliatoi sottostanti. Tante cose, ci vorrà tempo…”

Ultima modifica il Martedì, 28 Luglio 2015 22:37

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