FOCUS - Con la guida di Edi Volpone, da 8 anni responsabile delle giovanili, lo "Charva" è l’unica società valdostana con tutte le squadre nei regionali. Le quattro squadre dell’agonistica sono allenate da Stefano Borrello, Gustavo Jotaz, Giorgio Lenta e lo stesso Volpone
Una squadra nei campionati regionali per l’Aygreville, una per il Grand Paradis, una anche per il PDHAE, ben tre griffate VdA Charvensod, in attesa dei gironi di qualificazione della categoria Under 14: basta questo dato per fotografare in maniera chiara qual è, oggi, il miglior settore giovanile della Valle d’Aosta.
Il ritorno alla presidenza di Massimo Lattanzi ha rilanciato ulteriormente le ambizioni della società gialloblù, che fa base al centro sportivo Guido Saba di Plan Félinaz, a pochi chilometri da Aosta, un impianto all’avanguardia con due campi in erba sintetica, tre campi a 5 di cui due coperti, palestra e spogliatoi. La prima squadra (allenata da Claudio Fermanelli, ex giocatore professionista che è anche direttore generale) milita in Promozione, ma è sul vivaio - guidato da ben 8 stagioni da Edi Volpone - che sono concentrate le aspettative.
Anche ai nastri di partenza degli ormai prossimi campionati regionali, i gialloblù presentano tutte squadre competitive, che si propongono come outsider dei rispettivi gironi. Lo staff tecnico vede Stefano Borrello e Alessandro Violante in Under 17, Gustavo Jotaz e lo stesso Edi Volpone in Under 16, Giorgio Lenta e Massimo Ducoli in Under 15, ancora Edi Volpone e Lorenzo Bove in Under 14. Da non dimenticare l’area portieri, con il responsabile Graziano Baldanzi Graziano coadiuvato da Patrizio Campagnolo, Marco Mancuso e Fabrizio Poli
“Per la stagione 2024/2025 - commenta il nuovo responsabile della comunicazione, Massimiliano Tuccari - il Charvensod vuole perseguire con forza la sua mission: continuare a competere nei campionati regionali in ogni fascia di età. Il “Mondo Charva” non è solo una squadra, ma un progetto di vita che punta a formare giovani calciatori con solidi valori civici e di vita, prima ancora che sportivi”.