FOCUS - A due giornate dalla fine, la squadra allenata da Ivan Mingardo è matematicamente campione. “Un gruppo fortissimo, tutto composto da ragazzi del 2007. Insieme ai 2006 che giocano in Terza categoria sono il futuro del Beppe Viola” spiega l’addetto stampa Luigi Colangelo
Siamo solo alla fine di febbraio, ma c’è una squadra che può già festeggiare la vittoria del campionato: è il Beppe Viola, matematicamente primo nel girone B di Under 18, quando mancano ancora due giornate alla fine della regular season. Il passo decisivo è stato il successo sul campo della Fortitudo, firmato da Precious Mitini, che ha portato la squadra allenata da Ivan Mingardo a 40 punti, +9 sul Mirafiori secondo, a coronamento di un cammino trionfale fatto di 13 vittorie e un pareggio su 15 partite, con 66 gol fatti e soli 11 subiti.
“Un gruppo fortissimo, tutto composto da ragazzi del 2007. Insieme ai 2006 che giocano in Terza categoria (qui l’articolo) sono il futuro del Beppe Viola” spiega l’addetto stampa Luigi Colangelo, che continua: “Una squadra di un alto livello guidata da uno dei più grandi costruttori di giovani che io conosca, Ivan Mingardo. Lui mangia calcio, vive di calcio e insegna calcio, un vero top nel mondo degli allenatori, ce ne sono pochi così bravi in ambito dilettantistico. E dietro questo successo c’è anche la mano di Giorgio Goria, nostro stimatissimo dirigente”.
La vittoria di misura dell’ultima giornata è stata un’eccezione in una stagione fatta di goleade, come dimostra la media-gol che supera le quattro reti a partita. Il capocannoniere è Simone Mossucca (ex Juventus) con 15 gol in sole 10 presenze, seguito da Stefano Sanna con 14 centri e Preciuous Mitini con 9: sono le tre frecce di un attacco che non teme rivali in categoria. I centrocampisti Jacopo Cappai e Julian Bostan hanno segnato tantissimo, ben 8 gol a testa, ma sono tanti i talenti che spiccano nella zona nevralgica del campo: Andrea Caminiti è l’unico che è sceso in campo in tutte le partite, Stefano Balocco ne ha saltata solo una, tante presenze anche Alessandro Giuffrida, e merita una menzione speciale il leader Federico Goria, giocatore di notevole intelligenza tattica. La difesa è comandata dagli insuperabili Cristian Scerbo e Maldjan Vezi, sulla fascia si scatena Jacopo Donatiello (il pendolino che ha già presenze in prima squadra), completano il reparto Gabriele Zaccaria, Alessandro Gatti ed Enrico Petruzza. Dall’alto del suo metro e 90, Alessio Bruno “occupa” la porta, ma anche Alberto Santi ha risposto sempre presente.
“Se saremo capaci di non farci scappare questi talenti - conclude Colangelo - tra qualche anno la nostra prima squadra, tutta fatta in casa, sarà in grado di competere in categorie superiori. Se penso che qualche anno fa qui c’erano solo le ceneri del vecchio Atletico Torino, per quanto gloriose… devo dire che la nuova società ha fatto un mezzo miracolo, grazie all’esperienza e alla lungimiranza di Mimmo Arcella. Sono in pochi a capire di calcio come lui”.