Giovedì, 07 Novembre 2024
Venerdì, 19 Ottobre 2018 14:47

Alessandro Carosso: umiltà e convinzione nella scia di Chiellini

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Alessandro Carosso insieme al mister Franco Semioli Alessandro Carosso insieme al mister Franco Semioli

INTERVISTA - Alessandro Carosso, difensore centrale della Pro Vercelli 2002 che, agli ordini di mister Semioli, si è guadagnato la convocazione nella nazionale Under 17 Lega Pro. Alessandro si racconta tra presente e amicizie passate che lo accompagnano dai tempi del Barcanova; ci illustra i suoi modelli e si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa...


Alessandro, innanzitutto complimenti per la convocazione in nazionale under 17 Lega Pro! Raccontaci che giocatore sei, che caratteristiche mentali e fisiche hai.
Credo che i miei punti forti siano lo stacco di testa ed il tempismo nell’anticipo. Dal punto di vista mentale mi ritengo molto preparato, cerco di stare sempre coi piedi per terra, se ti distrai un attimo finisce tutto.

Al Barcanova hai giocato insieme a Barrella, poi siete venuti insieme alla Pro Vercelli, che rapporto avete?
Siamo arrivati con 6 mesi di distanza l’uno dall’altro. Siamo veramente amici, andiamo nella stessa scuola, giriamo nella stessa compagnia e prendiamo il treno insieme, abbiamo veramente un rapporto bellissimo. Dal punto di vista tecnico lui sa cosa penso di lui e dove può arrivare; ha un sinistro magico, però si sacrifica, prende le botte ma le dà anche.

Capitolo allenatore: come ti trovi con Semioli ed il suo modo di giocare?
Con il mister mi trovo molto bene, trasmette dei valori giusti, dal punto di vista tecnico è bravissimo difatti al Chieri ha vinto praticamente tutto. Io gioco e mi trovo bene nella posizione da centrale sinistro di difesa nel 4-3-3, l’anno scorso invece mi sono adattato da laterale sinistro.

So che hai giocato nel Torino da capitano, però ho notato in alcune tue note del risentimento verso questa squadra.
Io sono un tifoso sfegatato granata, e nella stagione 2014/2015 ho giocato per il Torino. Poi il 16 luglio all’improvviso mi hanno detto che non c’era più posto per me; diciamo che anche nelle società professionistiche non si guarda solo l’aspetto calcistico per prendere determinate decisioni...

Sui social ti chiami Andrea (Zlatan) Carosso, immagino sia Ibrahimovic.
Esatto, Ibra è il mio idolo, oltre alle doti tecniche mi piace la sua personalità, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno; tanti dicono che è presuntuoso, secondo me è solo sicuro dei suoi mezzi. Io però mi ispiro a Chiellini, sia a livello umano sia per le somiglianze in campo.
 

Ultima modifica il Venerdì, 19 Ottobre 2018 14:46

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