DINAMO ZAGABRIA-JUVENTUS 2-1
RETI: 12′ pt Kean (J), 17′ pt e 47′ st Božić (DZ).
DINAMO ZAGABRIA: Horkaš; Sosa, Kneževič, Briški, Soldo, Dani Olmo, Moro, Božić, Fintić (43′ st Djurić), Špikić (20′ st Abaz), Djurasek (34′ st Hudećek). A disp. Kotarski, Gjira, Zenko, Poštolka. All. Mario Cvitanović.
JUVENTUS (4-3-3): Del Favero; Beruatto (28′ st Semprini), Muratore, Severin, Rogerio; Macek, Bove (35′ st Mosti), Caligara; Kastanos, Kean, Léris (42′ st Toure). A disp. Loria, Zanandrea, Ndiaye, Morselli. All. Fabio Grosso.
Chi di gol nel recupero ferisce, di gol nel recupero perisce. Il gioco di parole vale per la Juve Primavera in Youth League: al ’95 era arrivata la vittoria con il Siviglia, nella prima giornata, al ’92 è invece cascata sulle spalle dei bianconeri la beffa di Zagabria, dove i giovani bianconeri hanno perso 2-1 con la Dinamo nella seconda gara della Champions per giovani.
Eppure la partita era iniziata più che bene, con il gol al 12’ del solito Kean (al 4 centro in 4 partite giocate: fenomeno) su assist di un altro 2000 davvero interessante, il centrocampista mancino Caligara. Ma la gioia dura poco, già al 17’ i croati pareggiano con un colpo di testa del centravanti Bozic.
La Dinamo Zagabria è una buona squadra, imprendibile il numero 7 Dani Olo Carvajal, spagnolo cresciuto nella cantera del Barcellona che ha scelto un percorso al contrario, andando a Zagabria in cerca di spazi (e contratti) da professionista. Comunque sia, lui fa la differenza: se la Juve regge fino al ’90 gran merito va al portiere Del Favero. Anzi, fino al ’92, quando Dani Olmo crossa e ancora Bozic la butta dentro. Peccato, la Juve di Fabio Grosso è ancora rimandata all’esame di maturità europeo.