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Lunedì, 30 Dicembre 2019 18:22

Under 17 regionali / Top 5 - Dall'uragano bianconero alla magia di Plorutti, il meglio dell'anno

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Il Lascaris Il Lascaris

IL MEGLIO DEL GIRONE D'ANDATA - Il Lascaris e l'Alicese Orizzonti. Matteo Plorutti e Omar Sadia Tourè. Brividi nel girone C.
 


MIGLIOR SQUADRA - Lascaris, sempre Lascaris, solo Lascaris. In un girone estremamente combattuto e dalla classifica corta, i bianconeri di Cristian Balice hanno fatto il vuoto dietro di se, chiudendo una prima parte di stagione di altissimo livello con 13 vittorie su 13, una difesa di ferro, attacco letale, una differenza reti impressionante (+41) e un distacco dalla 2a di +14 che ha verosimilmente già chiuso i giochi per quanto riguarda la prima posizione. I contendenti non mancano: dall'Alpignano (che ha dato vera battaglia alla capolista nel derby), al Quincinetto Tavagnasco, alla Pro Eureka passando per il Volpiano, ma sembra difficile ipotizzare un calo repentino della truppa di Pianezza. Soprattutto quando puoi permetterti di schierare un parterre di giocatori di tale livello: da un Tietto lanciato verso la vetta della marcatori, ad un Andrioli che nelle ultime tornate d'andata si è scatenato, Gentile, Carta e Di Carlo chiamati in rappresentativa regionale, fino a Tourè, meritatamente convocato nella Nazionale Dilettanti Under 17.
Menzione d'onore per il Pozzomaina di Alfredo Cantone, che in un tiratissimo girone D ha chiuso da campione d'inverno mettendosi alle spalle squadroni del calibro di Chieri (finalista lo scorso anno in Under 16), Cbs, Vanchiglia e le insidiose Castellazzo e Asti. Per loro ripetere o migliorare la fantastica cavalcata dello scorso anno (sconfitti in semifinale proprio dal Chieri) è un obbiettivo più che concreto.

MIGLIOR GIOCATORE - E proprio Tourè merita ampiamente un riconoscimento per quanto fatto di buono in questa stagione, dove oltre la chiamata in Nazionale può vantare anche due reti all'attivo e una sequela di ottime prestazioni. Ma sono tanti i giocatori che vanno incensati: dalla coppia del Chieri Gai-De Santis, che continuano nel fantastico percorso di crescita in maglia azzurra suggellato anche per loro dalla convocazione nella Rappresentativa Nazionale di categoria; a Luca De Paola del Quincinetto Tavagnasco, leader della marcatori al giro di boa con 17 reti e uno sguardo al Torino, che lo ha notato offrendogli un provino; o Alex Wynants dell'Ivrea Banchette, dalla provincia con furore per portare i suoi in alto a suon di gol. Fino ad arrivare a Diadoro, Fiorino e Neri dell'Alicese Orizzonti, che con questi colori si sono guadagnati la convocazione nella Rappresentativa Regionale e risultano protagonisti del prossimo riconoscimento.

LA RIVELAZIONE - Ed è appunto l'Alicese Orizzonti la sorpresa più piacevole in Under 17. Nel girone A il Borgosesia e il Città di Baveno hanno mostrato i muscoli e stanno facendo vedere grandi cose, ma dietro di loro i ragazzi di Castellina non sono stati da meno e con una grande girone d'andata si sono stabilmente assestati come terza forza. Unica compagine a violare il campo del Città di Baveno, vede la vetta a tre sole lunghezze e può cullare il sogno di trionfare a fine anno, con i play off a concreta portata. Solidità e concretezza le grandi forze di questo gruppo e il nuovo anno, con la trasferta in casa del Borgosesia che riaprirà la stagione, potrà dire tanto sulle possibilità della compagine del vercellese. L'andata, chiusa 4-3 per i ragazzi di Zucca, è un ottimo viatico che promette scintille.
Menzione onorevole per due squadre che navigano in acque molto meno nobili, il Monregale e il Bacigalupo. Entrambe hanno cambiato tecnico ad un mese dalla pausa invernale ed entrambe sono sbocciate, chiudendo l'annata in maniera davvero pregevole. Aurelio Seoni e Ivan Mingardo hanno risollevato due gruppi in crisi di risultati: il primo esaltando le qualità del suo capitano Giacomo Giuliano, trascinatore con 6 reti nelle tre vittorie consecutive prima della sosta ottenute dai rosso bianco blu; il secondo compattando un gruppo che nonostante buone prestazione non aveva ottenuto quanto avrebbe potuto e portandolo fuori dalle secche della zona play out.

LA PARTITA - Scelta che più complicata non si può. 364 incontri in 13 tornate, dalla già citata Alicese Orizzonti-Borgosesia 3-4 alla 1a a Castellazzo-Cbs 1-0 alla 13a, una grande sequela di emozioni e grandi gol. Ognuno avrà la sua, noi sottolineiamo Pinerolo-Bra 2-1 al 11a, per l'importanza e la grande prova di forza mostrata dai padroni di casa. La compagine giallo blu arrivava da 10 vittorie su 10, un rullo compressore frastornante, una squadra che è ad oggi il miglior attacco di categoria con 51 reti, con una rosa di assoluto livello che si fregia del titolo di campione Under 16 della scorsa stagione ed è mirabilmente guidata da Rino Vanacore. I padroni di casa di Carlo Barberis però non hanno mai mostrato esitazioni fino a quel momento ed arrivano alla super sfida nel migliore dei modi e pur passando in svantaggio recuperano prima impattando nel finale di primo tempo, poi trionfando grazie al rigore di uno dei loro uomini simbolo, Leo Ongaro, dopo un incontro intenso e di grande agonismo, giocato per altro su un campo decisamente pesante.

LA RETE - Idem come sopra. Ma sarà un po' l'effetto nostalgia che fa tanto 1997, sarà che siamo cresciuti con l'idea che quel tiro a tre dita da fermo potesse realizzarlo solo un terzino brasiliano, che durante quell'amichevole pre mondiale Francia-Brasile trovò la sua massima espressione, sarà quel che si vuole, tra i tanti scegliamo la punizione di Matteo Plorutti dell'Accademia Verbania, nel 2-3 subito alla 7a contro lo Sparta Novara. 20-25 metri, defilato sul vertice sinistro dell'area di rigore, un pallone che di destro verrebbe istintivo pensare di mettere al centro, magari un cross teso per qualche colpo di testa, una palombella velenosa. Ma è solo il 2', sullo 0-0, perché non mettersi alla prova? E il Plorutti lo fa eccome, conscio delle sue qualità: rincorsa breve, l'esterno destro che centra perfettamente il pallone, la sfera prende una traiettoria impossibile che va ad infilarsi all'incrocio alla sinistra dell'impotente portiere avversario. Un tale Roberto C. sarebbe molto fiero.

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