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Martedì, 28 Dicembre 2021 16:10

Under 17 Provinciali - Luca Armandi guida la carica, il Moderna Mirafiori punta alla conquista dei Regionali

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INTERVISTA - Da vero capitano il cervello del Moderna Mirafiori mostra grinta e risolutezza e si racconta in questa entusiasmante annata, che vede la sua squadra lottare a pieno titolo per le posizioni di vertice.
 


Il girone B di Under 17 Provinciale di Torino ha vissuto una prima parte di stagione davvero interessante, con tante squadre a lottare per le posizioni di vertice. Tra queste, il Moderna Mirafiori è assoluta protagonista e gli intenti del gruppo sono chiari, come dimostrano le parole del capitano Luca Armandi.

"Il nostro obbiettivo è arrivare primi. C'è un certo distacco dalla prima in classifica e siamo un bel gruppo compatto ad inseguire (5 squadre in 2 punti n.d.r.), ma noi ci crediamo e siamo pronti a dare tutto quello che abbiamo una volta che ripartirà la stagione. Dopo un inizio fortissimo abbiamo un po' rallentato e ci siamo dovuti compattare dopo le due sconfitte consecutive subite con Psg e Vianney. Ma ci siamo parlati e siamo coscienti che possiamo farcela, ci crederemo fino all'ultimo. Intanto potremo accorciare recuperando la gara con il Lesna Gold".

In campo qual è il tuo compito?
"Sono io che gestisco il gioco, ricopro più o meno il ruolo alla Pirlo, registra arretrato che difficilmente spinge in attacco. La mia forza è la buona tecnica di base, la capacità di giocare con entrambi i piedi e la visione di gioco. Possiedo anche un buon tiro da fuori e ho una gran forza, favorita da una buona stazza. Inoltre da capitano cerco sempre di trasmettere la grinta giusta ai miei".

Su cosa devi lavorare principalmente?
"Nell'ultimo anno sono cresciuto calcisticamente, ma sicuramente i tre aspetti sui quali devo mettermi maggiormente sotto sono la velocità, il piazzamento in campo e il colpo di testa. Io comunque non smetto mai di impegnarmi".

Cosa vuol dire essere capitano?
"E' una bella responsabilità. Io sono qui ormai da due anni, si può dire sono un veterano della squadra e sua parte integrante, devo cercare di far sentire a loro agio tutti".

Chi ha lasciato un segno nella tua crescita?
"Sono partito giocando a 5 nel Top Five, poi ben 4 stagioni al Bacigalupo. Lì sicuramente la persona a cui devo maggiormente dir grazie è Claudio Ivaldi, sia dal punto di vista calcistico che umano. E' stato bello e importante ritrovarlo qui al Moderna, dato che segue i 2007".

Impossibile non pensare a questi anni tribolati.
"E' stato davvero complicato, per tutti e sotto tantissimi aspetti. L'ho sicuramente vissuta male, soprattutto all'inizio, ma ormai posso dire di essermi abituato, anche se il calcio in primis è mancato davvero tanto. Assieme a scuola e amicizie è una priorità ed è mancato a tutti, per noi è anche un'importante valvola di sfogo. Non ho mai pensato di abbandonare, la voglia di tornare a giocare era troppa".

Ami tutto del calcio?
"Penso si dia troppo peso ai soldi, si perde il vero senso del gioco".

Speranze e sogni?
"Nell'immediato vincere il campionato. Personalmente poi segnare sarebbe un bell'obbiettivo, questa stagione sono ancora a secco. Se poi dovessi scegliere dove giocare, beh, sono tifoso della Juventus. Altrimenti l'Arsenal è una realtà che mi piace o anche la Bundesliga, un bel campionato. Inoltre, come tanti tecnici che giocavano nella mia posizione, penso a Guardiola, Xavi e Pirlo o Allegri e Conte, sarebbe interessante anche provare ad allenare".

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