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Giovedì, 13 Febbraio 2020 23:06

Under 14 regionali - Ripetizione di Barcanova-Pianezza, vince il Fair Play

Scritto da redazione

La partita, che era stata sospesa per intemperanze aggravate da frasi discriminatorie, è stata vinta 0-4 dagli ospiti. In occasione del replay, l’SGS ha organizzato un incontro con genitori e dirigenti sull’assunzione di responsabilità che gli adulti hanno nell’essere un modello di riferimento valoriale, etico e comportamentale a cui si ispirano i ragazzi


In un clima di grande correttezza, si è giocata ieri sera la ripetizione della partita tra Barcanova e Pianezza, valida per il campionato regionale Under 14. La gara era stata sospesa il 19 gennaio per frasi discriminatorie subite da Victory Oluwani Shogbanmu, ieri assente per squalifica, e le intemperanze sugli spalti: in un primo tempo il Giudice sportivo aveva dato la vittoria a tavolino al Barcanova, ma il ricorso del Pianezza è stato accolto e in appello è stata ordinata la ripetizione della partita.

Poco importante il risultato della gara (0-4 per il Pianezza, con doppietta di Galassi e reti di Coda e Moretti), perché il protagonista della serata è stato il Fair Play, iniziato dallo scambio di gagliardetti tra i capitani, proseguito per la durata dell’incontro e terminato con il workshop “Sport e Valori” organizzato dal coordinamento del Settore Giovanile e Scolastico del Comitato Piemonte e Valle d’Aosta, tenuto dalla psicologa federale Nadine Della Bella, cui hanno partecipato genitori e dirigenti, compresi i vertici delle due società rappresentati da Rosa Racioppi, vicepresidente del Barcanova, e Franco Corrarati, presidente del Pianezza. Obiettivo dell’incontro, incrementare la consapevolezza degli adulti sugli atteggiamenti positivi da adottare al fine di favorire il benessere dei ragazzi e di favorire la diffusione della cultura sportiva.

Report incontro “Sport e Valori”

Mercoledì 12 febbraio 2020 si è svolto, presso la società sportiva Barcanova l’incontro “Sport e Valori”, che ha coinvolto 21 genitori, alcuni tecnici e i dirigenti della società ospitante.

L’incontro si è aperto con una breve introduzione sulla figura dello psicologo dello sport, che nel settore giovanile ha il compito di valorizzare i fattori capaci di generare un contesto di apprendimento, benessere e divertimento per gli atleti/e in collaborazione con tutti gli altri adulti che a vario titolo ruotano attorno ai ragazzi/e.

Ciò ha creato lo spunto per aprire la discussione (a partire dalla visione di un video) a cui i presenti hanno partecipato intervenendo con domande e riflessioni, sull’assunzione di responsabilità che genitori, allenatori, dirigenti, accompagnatori, staff sanitario hanno nell’essere un modello di riferimento valoriale, etico e comportamentale a cui si ispirano i ragazzi.

Dopo aver delineato la cornice teorica dell’intervento, la metodologia attiva di conduzione dell’incontro ha permesso di far emergere e di riconoscere come fondanti dell’attività sportiva i seguenti valori, che possono e devono essere trasmessi dagli adulti: amicizia, collaborazione, libertà, complicità, impegno, sportività, gioia, serenità, lavoro, scuola, gioco, cuore, coraggio, carattere, impegno, sacrifico, aiuto, integrazione, opportunità, lealtà, accettazione, spensieratezza.

Particolarmente significative sono state le affermazioni di alcuni genitori che a partire dalla propria esperienza a bordo campo, hanno parlato di consapevolezza del proprio ruolo ma anche della difficoltà nel riuscire a gestire in modo consono le emozioni, la passione “calcio”, le aspettative nei confronti dei propri figli, la difficoltà nel riuscire a sostenerli a livello di autostima, l’inadeguatezza della comunicazione quando si ritrovano a “tifare” sulle tribune durante la partita fino ad agire comportamenti non consoni, ad esempio commentare negativamente la conduzione della partita da parte dell’allenatore o gli insulti all’arbitro...

L’intervento si è concluso con la co-costruzione di una lista di azioni e comportamenti positivi (attraverso la metafora del 12° Uomo entra in campo), adottabili e condivisibili anche con gli altri genitori che non hanno potuto partecipare alla serata, impegnandosi così in prima persona a farsi portavoce di ciò che è emerso dall’incontro e impegnandosi a mettere in atto una delle possibili strategie individuate poco prima. Inoltre, è emerso l’interesse da parte dei genitori ad approfondire i temi esposti; richiesta accolta dalla società.

Fonte: www.figc.it

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