VENARIA-PRO SETTIMO EUREKA 5-0
RETI: pt 16' Ferrigno rig.; 6' e 12' Papagno, 26' Nesta, 29' Matees
VENARIA (4-3-3): Airola (15' st Barreca), Di Carlo, Abbagnale, Ferrigno, Sproloquio, Matees, Bonsaver (25' st Di Russo), Andreotti (11' st Di Trapani), Molfetta (20' st Nesta), Papagno, Aiosa (28' st Baima). A disp. Vito. All. Gribaudo.
PRO SETTIMO EUREKA (3-5-2): Allamano (8' st Marietta), Carnazza, Rima (15' st Moglia), Martone, Louardi (12' st Piotto), Zotti (17' pt Luz Dos Santos, 20' st Guglielmo), Brollo, Regaldo, Viziale, Segretario, Celesti. A disp. Tosoni. All. Dotto.
NOTE: ammoniti Aiosa, Ferrigno (V), Carnazza (P)
ARTIOM ALLAMANO 7: Il numero 12 capisce subito che non sarà una giornata semplice. Al 4’ è costretto ad uscire su Aiosa lanciato a rete e un minuto più tardi deve ancora sbarrare la strada ad un avversario, questa volta Molfetta che calcia da posizione ravvicinata e con la mano destra respinge. Due ottime parate che lo fanno migliore in campo, lascio il campo sul 2-0. (dal 6’ st CHRISTIAN MARIETTA sv: può fare bene poco)
SIMONE ZOTTI 6: Dotto si deve inventare tutto il reparto difensivo e lui è quello che stava facendo meglio. Lascia il posto ad un compagno subito dopo il rigore dell’1-0 per un fastidio muscolare. (dal 16’ pt MATHEUS LUZ DOS SANTOS 5: come altri suoi compagni, sembra un lontano parente del giocatore visto il giorno prima in semifinale. Dal 20’ st NICOLO GUGLIELMO sv)
MATTEO SEGRETARIO 5.5: centrocampista di professione, si trova a guidare una difesa di improvvisati ma non sfigura affatto. Certo sul voto pesano i cinque gol presi dai suoi, commette solo un errore di controllo palla che però non gli viene fatto pagare.
FRANCESCO CARNAZZA 5: forse non abbastanza concentrato o forse semplicemente stanco dopo la sfida contro l’Atletico Torino. Ma l’errore con il quale regala il rigore al Venaria spianando così la strada ai Cervotti è imperdonabile. Dall’errore poi si ricompone, per questo da premiare.
DANIELE BROLLO 6: alto a destra nel 3-5-2, si trova però spesso a giocare da terza punta. In fase offensiva è quello più vivace, spinge tanto soprattutto nel primo tempo senza però incidere troppo. Si procura qualche calcio di punizione da posizioni invitanti, ma vengono tutti sprecati. Si muove tantissimo, per questo la sufficienza.
STEFANO REGALDO 5: agisce da mezz’ala destra ma si vede proprio pochino come tutti i suoi compagni di reparto. Se la ProSettimo prende una rumba così, forse le prime responsabilità sono del centrocampo.
ZACCARIA LOUARDI 5: partita anonima anche quella del playmaker della finale. Dovrebbe fare da diga davanti alla difesa ma si trova troppo spesso da solo e con le idee poco chiare. Il Venaria riesce a bypassare la diga come e quando vuole. (dal 11’ st LORENZO PIOTTO sv)
ANDREA CELESTI 5: dopo la straordinaria prova del giorno prima, ci sediamo in tribuna e aspettiamo di vedere cosa il numero 11 tirerà fuori dal suo cappello da mago. Ma da quel cappello non uscirà nulla, a parte un filtrante per un compagno non sfruttato. Sarebbe una mezz’ala ma poi agisce tra le linee, calcia in porta una volta.
ANDREA RIMA 5.5: comincia alto a sinistra, poi scivola in difesa al posto di Carnazza che passa sull’altra fascia. Non commette errori da meritare un votaccio, non incide neanche in positivo però. Prova incolore come la sua ProSettimo Eureka. (dal 15’ st MATTIA MOGLIA sv)
STEFANO VIZIALE 5.5: dopo qualche minuto riceve palla spalle alla porta e si gira facendo fuori il suo marcatore che lo stende al limite dell’area. Questa è la partita del numero 9 di Dotto che, ovviamente, si sarebbe aspettato molto di più. Una giornata storta la viviamo tutti.
CHRISTIAN MARTONE 5: se possibile si vede ancora meno del suo compagno di reparto. Avranno voglia di rifarsi gli attaccanti della Pro, non vorrei essere la prossima difesa ad incontrarli. (dal 6’ st SAMUELE ERRIQUEZ sv)
