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Sabato, 19 Novembre 2016 21:54

Simone Clerici e i segreti del suo GiavenoCoazze delle meraviglie: "Siamo un grande gruppo"

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L'INTERVISTA - Dopo aver vinto alla grandissima il proprio girone di qualificazione, il GiavenoCoazze di Piero Gramolelli è per il terzo anno conseutivo ai Regionali. Abbiamo così deciso di intervistare il capitano Simone Clerici, mediano di qualità che scopriamo ispirarsi al tedesco Bastian Schweinsteiger

 

Dopo la qualificazione (la terza in tre anni) conquistata dominando il girone di Pinerolo, ecco le parole del capitano e leader del GiavenoCoazze Simone Clerici, che da quando ha 5 anni veste la maglia rossoblù.


Simone, allora un'altra qualificazione ai Regionali per te e per il tuo GiavenoCoazze, contento?
“Sì, siamo una delle poche annate che sono riuscite a conquistare tre qualificazioni su tre, è una bella soddisfazione per noi”

Qual è il segreto di questa squadra che continua a stupire?
“Un segreto non c'è, ma siamo un gruppo molto unito, ci troviamo bene tra di noi e di conseguenza i risultati arrivano”

Quanto merito c'è del mister Piero Gramolelli in questa qualificazione?
“Il merito principale che ha avuto è stato quello di portare carattere alla squadra, ha unito undici nuovi giocatori al gruppo di prima e ci ha fatto fare un salto di qualità importante”

Che rapporto hai con lui?
“Con il mister ho un ottimo rapporto, è molto aperto a parlare con tutti e per me è un grande allenatore”

E quanto merito c'è del capitano, invece?
“Io cerco sempre di dare il mio contributo, ma non credo di avere meriti particolari”

Che obiettivi avete quest'anno ai Regionali?
“Quest'anno abbiamo ambizioni più alte rispetto alle ultime due stagioni, il livello di qualità si è alzato e vogliamo andarcela a giocare con le più forti”

Immagino che tu abbia ricevuto qualche offerta in questi anni, come mai hai sempre deciso di restare?
“Sì, sono stato contattato, ma gioco qua sin da piccolo, sono molto legato a questa squadra e siamo ai Regionali da tre anni, per farli qui o farli da un'altra parte non cambia molto, con la differenza che qua gioco con i miei amici e mi diverto sempre”

Il compagno con cui ti trovi meglio dentro e fuori dal campo? 
“In campo sicuramente con la punta Vlad Olaru e con il difensore centrale Stefano Serlenga, giochiamo insieme da tanto tempo e ci troviamo alla grande. Fuori dal campo mi trovo molto bene con Alex Ruffino”

L'allenatore a cui sei più legato? 
“Penso Alessandro Avattaneo, siamo stati insieme l'anno scorso, mi piaceva molto il modo in cui si rapportava con noi, lo vedevamo tutti come un amico con cui sfogarsi in ogni momento”

Il compagno più forte con cui hai giocato? 
“Emanuele Barbera, che adesso gioca alla Juve da due anni”

L'avversario più forte, invece? 
“Marco Blanc del Chisola, ha tanta tecnica e tanto fisico”

Qual è stata, secondo te, la miglior partita della tua carriera? 
“Potrebbe essere l'amichevole contro il Lascaris dell'anno scorso: abbiamo vinto 3-1 in casa, ho segnato il gol dell'1-0 di mancino dal limite dell'area, poi abbiamo dominato e vinto la partita”

La peggiore, invece?
“Credo sia stata quella in campionato contro il Chisola l'anno scorso, più per la delusione che per la prestazione: vincevamo 1-0 grazie ad un mio gol, poi mi sono sentito male e sono uscito lasciando la squadra in difficoltà, ed abbiamo perso 3-1”

Un calciatore a cui ti ispiri? 
“Da sempre Bastian Schweinsteiger è uno dei miei idoli, è un combattente, per me è una leggenda vivente”

Un obiettivo per il futuro? 
“So che ci vuole sacrificio ma sper di un giorno poter arrivare a giocare, non dico in Serie A, ma comunque ad alti livelli”

Hai altre passioni, oltre al calcio? 
“No, solo il calcio”

Nella vita invece? Hai già degli obiettivi? 
“Per adesso è quello di finire le superiori diplomandosi, poi frequentare l'università e magari laurearsi”

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