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Martedì, 30 Maggio 2017 16:33

Rosario Ligato: “Se non arriva una chiamata dal professionismo, allenerò al SanMauro”

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INTERVISTA - L’ormai ex allenatore del Chieri esce allo scoperto: “Il mercato delle professioniste si fa sempre dopo, ma rimarrò in una dilettante, sarà a SanMauro. Ho un rapporto speciale con Arturo Gallo”. Poi un passo indietro sull’addio al Chieri: “Mi sono dimesso perché non sentivo più la fiducia della società, troppi malintesi con il direttore generale Perfetti. Non giocare le ultime partite della Coppa Piemonte è una delusione enorme”

Rosario Ligato si è dimesso dal Chieri: in due anni alla guida del gruppo 2000, ha vinto il titolo regionale Allievi fascia B e il titolo provinciale di Torino con gli Allievi. Ieri sera, il clamoroso passo indietro.
“Ieri sera mi sono dimesso dal Chieri - spiega Ligato - perché non sentivo più la fiducia della società. Troppi malintesi con il direttore generale Perfetti, dovuti soprattutto ad alcune notizie giornalistiche prese per vere anche se io non avevo dichiarato niente di ufficiale, ci hanno portato a questa conclusione. Sono molto dispiaciuto, Chieri è casa mia, è una delle società migliori del Piemonte, sarei stato lì altri 10 anni. Purtroppo non è andata così”.

Rosario, però tu avevi espresso la volontà di allenare una Prima squadra, o sbaglio?
“Una nuova esperienza nel mondo dei dilettanti non nego che mi sarebbe piaciuta e sarebbe stata la naturale evoluzione della mia carriera, ma non ho potuto concretizzarla per questioni legate agli orari e ai turni del mio lavoro. Ringrazio Paolo Pesce, grande persona, per l’offerta che mi ha fatto, ma ho dovuto rinunciare a malincuore. Seguire Prima squadra e Juniores del Lucento voleva dire andare tutti i giorni e tutto il week end, con il mio lavoro non ne avevo il tempo. Ma nel mio futuro c’è questo tipo di situazione”.

Magari alla base dei malintesi con Perfetti c’è proprio questo approccio con il Lucento.
“Era un discorso di crescita come allenatore, forse non è stato capito e il malinteso è nato proprio lì. Ma quando ho fatto un passo indietro, ripeto, per motivi di lavoro, ho subito detto chiaramente che come Settore giovanile avrei continuato a Chieri, ho espresso la disponibilità e la volontà di fare un altro biennio. Ma non potevo aspettare tanto, le stagioni vanno programmate per tempo…”

E quindi sono arrivate le dimissioni.

“Ripeto, io non ho mai dichiarato che volevo andare via, anzi ho sempre detto che avrei aspettato il Chieri, la mia prima scelta, ma nei tempi giusti, non oltre maggio. Con il direttore generale non eravamo in sintonia anche sulle tempistiche. Non sentivo più la fiducia, giusto fare un passo indietro”.

Deluso di non finire la Coppa Piemonte?

“È una delusione enorme, a livello calcistico è la delusione più grande che ho patito, non finire la stagione quando mancano tre partite, con le semifinali e l’eventuale finale da disputare... Mi dispiace, ma se sono arrivato alla conclusione di dimettermi è perché non avevo alternative”.

Dove allenerà Rosario Ligato nella prossima stagione? Suggerisco la risposta: SanMauro?

“Ho fatto una cena con Bosco, Gallo e Balluardo, abbiamo parlato e siamo vicini, ma non c’è ancora nulla di ufficiale. Magari si apre un’occasione nel professionismo, il mercato dei professionisti arriva sempre alla fine…”

Giro la domanda. Se allenerai in un Settore giovanile dilettantistico, sarà a SanMauro?

“Questo sì, si può dire. Ho un rapporto speciale con Arturo Gallo, persona corretta che mi è sempre stata vicina, gli ho dato la mia parola al di là del valore delle squadre, sapendo che ci sarà da lavorare. Ma il discorso tra persone che si stimano viene prima di qualsiasi discorso tecnico”.

Hai fatto quella premessa sulle professioniste perché hai il sentore di una chiamata?

“Non so, ma può anche capitare. Il mercato delle professioniste si fa alla fine, già due anni fa ero vicino all’Alessandria, prima potevo andare alla Pro Vercelli. Chiunque fa l’allenatore accetterebbe la chiamata di una prof, alla fine si lavora per togliersi delle soddisfazioni. In questi ultimi quattro anni ho sempre portato a casa qualcosa, dentro di me l’ambizione e la voglia di fare qualcosa di importante ci sono, entrare nel professionismo è il sogno di qualsiasi allenatore”.

Tempi per una scelta definitiva?

“Entro la prima metà di giugno si dovrebbe delineare tutto”.

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