PRESA DI POSIZIONE - Il vicepresidente e delegato alla tutela dei minori scrive: “Saremo felici di allearci con le altre Società che vogliono portare avanti insieme a noi questo messaggio. Uniti si vince e forse riusciremo a dare un calcio al cyberbullismo”. Riportiamo, e sottoscriviamo parola per parola, il post
Da tempo il web e i social media sono entrati a far parte della nostra vita adulta. Noi adulti, ma anche e soprattutto i ragazzi e i bambini, utilizziamo i social quali Instagram o Facebook per coltivare relazioni, esprimere opinioni, mostrare scorci della nostra vita.
Talvolta però si fa un uso non corretto di tale forma di partecipazione, arrivando ad usare i social come strumento di offesa e diffamazione per gli altri, diffondendo odio e causando valore. Soprattutto a danno dei più fragili per questioni di contesto, anagrafiche o caratteriali.
Stiamo notando che anche il nostro mondo non è esente da tutto ciò e sempre più spesso osserviamo in rete commenti offensivi e denigratori che niente hanno a che fare con lo spirito della lealtà sportiva o almeno di quello che dovrebbe incarnarla.
Sta capitando sempre più spesso di leggere post in cui l’aggressività e la violenza prendono il sopravvento su quella che potrebbe essere una sana rivalità tra squadre di calcio. Tali post arrivano a costituire veri e propri esempi di cyberbullismo. Chiediamo allora ai nostri tesserati che hanno pubblicato post di questo tipo (al momento pochissimi per fortuna) di interrompere immediatamente di pubblicare messaggi (o astenersi dal farlo) con offese o dal contenuto aggressivo, intimidatorio, svalutativo, denigrante, violento o volgare nei confronti di altre società o di loro tesserati.
La società Lascaris non tollererà alcun tipo di messaggio d’odio scritto da parte di propri tesserati e giustificato in nome di rivalità calcistiche. Ci sono altre forme per gioire di una vittoria o superare l’amarezza di una sconfitta.
Poiché l’impegno del contrasto al cyberbullismo riguarda l’intera società ci impegneremo a vigilare e riteniamo fondamentale che tutti (genitori, istruttori, dirigenti), ciascuno con le proprie competenze, contribuiscano a combatterlo.
Saremo felici di allearci con le altre Società che vogliono portare avanti insieme a noi questo messaggio. Uniti si vince e forse riusciremo a dare un calcio al cyberbullismo.
Mauro Melluso - Vicepresidente e delegato alla tutela Minori