Domenica, 27 Luglio 2025
Martedì, 22 Luglio 2025 13:46

A Ivrea si fa sul serio, Patrick Reolfi fa il punto della situazione dopo una grande annata

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INTERVISTA - Dopo un ulteriore anno di crescita (qui la nostra intervista di aprile 2024) Patrick Reolfi ha preso l'incarico di responsabile dell'agonista del sodalizio eporediese. Dopo il grande lavoro nella scuola calcio, impegno tutt'altro che giunto al termine, il solco tracciato prosegue coinvolgendo il settore giovanile, con l'obiettivo dichiarato di portare la società a essere punto di riferimento sia del territorio che a livello regionale.
 


Patrick rispetto a un anno fa hai ampliato i tuoi incarichi, passando ora al settore giovanile. Cosa puoi dirci di quello che avete costruito fino a ora?
"Quando presi l'incarico di direttore tecnico della scuola calcio, l'obiettivo era ricostruire delle fondamenta solide su cui la società doveva reggersi. Partendo dal lavoro sui più piccoli possiamo creare i presupposti per crescere come club e quanto fatto fino a oggi ci sta portando nella direzione giusta. Quello che ci siamo prefissi è diventare un polo di riferimento per tutti quei bambini che ambiscono a fare calcio ad un livello superiore, con le infrastrutture migliori come Casa Ivrea e lo stadio Pistoni, i tecnici più qualificati e un percorso formativo di livello superiore. Posso dire che dopo due anni di intenso lavoro i riscontri sono molto positivi da più parti. Abbiamo aumentato i numeri dei nostri tesserati passando da 120 a 170, alzando contestualmente di molto la qualità, a gennaio siamo passati in fascia A tra le Juventus Academy, sono aumentati i tornei e i test match di alto livello a cui le nostre squadre hanno partecipato con ottimi riscontri, potendo confrontarsi con rivali di spessore tra cui molte professioniste. E i risultati si sono visti anche nella crescita dei singoli, con ben sei atleti che hanno preso la strada del professionismo in questa stagione (11 in due anni). La Juventus dopo aver chiamato a gennaio Tommaso Mazzilli, classe 2017, ha da poco fatto lo stesso con il pari età Mattia Cocchi, con la giovane Noemi Raffa (2016) e Daniel Ridolfo (2019), mentre sono passati al Torino Alessandro Graziano (2013) e Lorenzo Gioffrè (2017). Grande merito all'alto livello qualitativo dei nostri istruttori, elemento su cui abbiamo investito in maniera importante. Abbiamo uno staff molto preparato e affiatato di giovani allenatori che condividono appieno la nostra filosofia: al centro del nostro progetto ci sono i ragazzi, la loro formazione e le opportunità di crescita che possiamo dare loro. Per quanto ottimi, i risultati numerici hanno un ruolo marginale nella nostra visione perchè spesso condizionano le scelte e distolgono lo sguardo dal nostro focus, che deve essere la formazione".

L'ottimo lavoro svolto però non si è limitato all'attività di base, l'agonistica ha vissuto una grande annata.
"Siamo ai regionali con tutte le annate, ci auguriamo a inizio anno di completare l'opera con Juniores e Under 14 che come tutti passeranno dalle qualificazioni. Quello che serve ora è avere continuità nella gestione dalla scuola calcio al settore giovanile, come detto ci prefissiamo di diventare un punto di riferimento per il Piemonte anche per quanto riguarda agonistica e prima squadra, con la quale puntiamo anzitutto all'Eccellenza nel breve periodo. Per fare questo ci serve come detto continuità, ed è per questo che abbiamo confermato praticamente in toto gli allenatori della passata stagione. Hanno fatto tutti un ottimo lavoro ed è importante che sia a livello di giocatori che di staff, si crei una fidelizzazione e un senso di appartenenza all'Ivrea che è fondamentale per un club storico come questo. Lavoriamo affinché le rose delle varie annate siano composte almeno al 90% di giocatori formati da noi, che sentano la maglia e possano consolidare i contenuti su cui hanno lavorato negli anni della scuola calcio, per ambire un giorno a giocare nella nostra prima squadra. Nella mia visione l'agonistica non è un traguardo, ma solo un ulteriore step formativo fondamentale per dare ai ragazzi i contenuti necessari per potersi confrontare con il mondo dei grandi e poter sfruttare le opportunità che avranno al termine del percorso di settore giovanile. Quest'anno vedremo un primo esempio di queste idee con la nostra Under 14, che vedrà solo tre nuovi innesti rispetto al gruppo che ha concluso la stagione a giugno".

Dopo tanto lavoro ora un po' di meritato riposo?
"Poco a dire il vero. Per poter garantire il massimo una volta ripartita la stagione siamo costantemente al lavoro. Importante sottolineare come praticamente il 100% dei tesserati da noi confermati abbiano scelto di proseguire con il progetto Ivrea, e al tempo stesso molti di quelli individuati per rinforzare le rose abbiano voluto entrare a far parte della nostra famiglia. Siamo stati bravi a intercettare i migliori giocatori e istruttori della zona, la valorizzazione del territorio è fondamentale sotto tutti gli aspetti. Per settembre presenteremo altre novità, con l'inserimento di figure importanti a livello organizzativo e tecnico, abbiamo già in programma test match e eventi di altissimo livello, insomma non ci fermiamo mai".

Per chiudere, c'è qualche altro aspetto della vostra organizzazione che ci tieni a sottolineare?
"Una della cose che ci preme di più è essere punto di riferimento non solo a livello tecnico, ma anche educativo. La scorsa stagione abbiamo predisposto un codice etico e comportamentale, sottoscritto all'atto del tesseramento sia dalle famiglie che da parte di tutto lo staff. E' importante che la realtà Ivrea si differenzi sia in campo che fuori, tanto per i risultati quanto per i comportamenti di giocatori, staff e genitori. Vogliamo essere un esempio per tutti a 360°".

Ultima modifica il Martedì, 22 Luglio 2025 15:18

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