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Mercoledì, 01 Ottobre 2014 16:47

Intervista - Raffaele Balluardo: "Ho due sogni nel cassetto..."

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Il direttore sportivo del Venaria Reale si lascia andare: “Sogno un titolo regionale e l'Eccellenza”. Un passo per volta: “Miglioriamoci sempre, a partire dal quadro tecnico: Grosso e Petrucci innesti fondamentali”.

 

Responsabile della Prima squadra, del Settore giovanile e della Scuola calcio, responsabile degli allenatori e degli atleti. Quanto peso, sulle spalle di Raffaele Balluardo, il deus ex machina della parte più prettamente sportiva della società. “Questo è il quarto anno che comincio, qui a Venaria. Una società che ormai sento molto mia, se è vero che quando sono arrivato eravamo 26esimi nella classifica del Superoscar, e quest'anno abbiamo conquistato il sesto posto”.

Un punto di arrivo, o una base di partenza?
“Un ottimo risultato, ma non dobbiamo accontentarci e fermaci qui, vogliamo e dobbiamo migliorare fin da subito. Infatti quest'anno mi piacerebbe fare bene nella manifestazione, non solo vincere con una categoria come l'anno scorso, ma vorrei arrivare sul podio nella classifica generale, per testimoniare crescita generale della società: siamo attrezzati in tutte le categoria, possiamo farcela. Infatti uno dei ricordi più belli è la vittoria del Caminiti due anni fa, una vittoria di società, il simbolo che le cose stavano cambiando”.

E continuano a cambiare, anche nel “tuo” settore tecnico.
“Per far crescere le squadre prima di tutto bisogna investire sulla qualità degli allenatori e degli istruttori. In questo senso affidare la Scuola calcio a Enzo Grosso è stata la scelta migliore che potessimo fare, si sta dedicando alla grande al settore e sono convinto che in breve tempo andremo a raccogliere i risultati del suo lavoro. Erano quattro anni che qui a Venaria non c'era un responsabile della Scuola calcio, mentre è fondamentale averlo, perché da sotto nasce tutto, senza una base solida una società non può crescere e, soprattutto, mantenersi da sola”.

Anche nel parco allenatori avete cambiato tanto.
“Sì, sempre all'insegna della qualità, ogni anno ci miglioriamo un po'. Sono arrivati Petrucci, vicecampione nazionale nei Giovanissimi, e Zullo, un allenatore emergente. Abbiamo confermato, oltre Berta, anche Gribaudo, Scognamiglio e Bramardi, che voglio ringraziare perché ha accettato di prendere la Juniores, una categoria non facile, con spirito da vero uomo di società. E abbiamo profondamente rinnovato anche il parco degli istruttori della Scuola calcio, facendo delle scelte nell'ottica di una grande collaborazione tra tutte le componenti societarie e tecniche: basta orticelli, dobbiamo remare tutti nella stessa direzione, per il bene del Venaria”. 

Dalle tue parole emerge la nuova filosofia societaria: una società che funzioni come un'azienda, ognuno al suo posto all'interno di un quadro generale ben organizzato, nell'ottica di crescere nei risultati e di “auto-mantenersi”.
“Con il nuovo amministratore delegato Domenico Mallardo c'è un feeling particolare, non posso negarlo, anche se in questi anni ho sempre lavorato nella direzione sportiva d'accordo con tutti e per il bene della società. Ma sono contento del nuovo assetto societario, vedo il giusto spirito combattivo in tutti, a partire dal presidente Spaolonzi, e la volontà di portare questa società dove meritano un impianto sportivo e una città così importanti”.

Gli obiettivi li abbiamo capiti, ma un sogno?
“Ho due sogni nel cassetto. Un titolo regionale, che qui manca da troppo tempo, prima o poi dobbiamo portalo a casa. E l'Eccellenza, da conquistare con i nostri giovani, senza spendere cifre che tanto non abbiamo. Serve anche la giusta dose di fortuna, ma in due anni ce la possiamo fare”.

Fonte: www.venariareale.it

 

 

 

Ultima modifica il Giovedì, 15 Gennaio 2015 11:55

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