SALUTI - "La Società ringrazia Chicco per aver contribuito alla nascita ed alla crescita sportiva del sodalizio, per gli importanti risultati raggiunti in questi anni e gli augura le migliori fortune calcistiche e personali". (dal comunicato sulla pagina Facebook). Nelle prossime settimane aggiorneremo sulle scelte della dirigenza.
Periodo di grandi cambiamenti in seno a diverse società del cuneese. Dopo Bra, ci spostiamo di soli 16km con la notizia dell'addio di Enrico Lombardi all'Area Calcio Alba Roero. Figura centrale per la crescita del sodalizio giallo nero, saluta senza attriti, ma come ci dice lui stesso, c'era l'esigenza di cambiare.
"E' stata una scelta partita da me. Come spesso succede dopo tanti anni insieme si sente il bisogno di nuovi stimoli, nuove motivazioni e penso sia il momento giusto per cambiare. La società ha capito le mie esigenze e ci siamo separati senza frizioni, è finita bene per tutti".
Puoi già dirci cosa bolle in pentola?
"Per ora no, non credo sia corretto ora parlare di dove andrò, visto che non c'è nulla di fatto, ma posso dire che non mi si vedrà dietro una scrivania, voglio proseguire a lavorare sul campo. E sul campo terminerò questa stagione, è giusto a poche giornate dal termine chiudere con quel che abbiamo costruito durante l'anno, per dare stabilità ai ragazzi".
Un bilancio su questa esperienza all'Area Calcio?
"Sono stati anni esaltanti, con una crescita costante frutto del lavoro intenso di tutti, società, presidente. E al presidente bisogna dire grazie per l'impianto che ha permesso di realizzare, un vero gioiello. Al di la delle vittorie poi, aver portato ai Regionali tutti i gruppi è stata una gran soddisfazione, dimostra come il lavoro paghi e quanto impegno sia stato profuso nei confronti dei ragazzi. Quest'anno è stato complicato, ma ci impegneremo fino all'ultimo per portare alla salvezza tutti i gruppi ancora in lotta per l'obbiettivo.
Ho un solo rammarico, il lasciare in un momento particolare, senza che si sia riusciti a creare un polo forte ad Alba che permetta di competere ai più alti livelli. Le società qui si fanno la guerra, c'è troppa competizione, troppa politica, chi ci rimette poi sono i ragazzi. Spero si possano trovare degli accordi in futuro".