SEMIFINALE / LA PARTITA - Botta e risposta tra De Seta e Bergamini nei tempi regolamentari, poi il PSG si arrende alle reti di Buzov e Noercea
LG TRINO-PSG 4-2 dts
RETI: pt 9’ De Seta (P), st 33’ Bergamini (L), pts 4’ Buzov (L), 9’ e sts 3’ Norocea (L), 9’ De Seta (P).
LG TRINO: Pala, Barone, Bergamini, Hoxhaj, Di Luca, Bianco, Buzov, Buscaglia, Zanoni, Troplini, Lasagna. A disp. Crittino, Norocea (st 5’), Anselmo (sts 3’). All. Lasagna-Cossa.
PSG: Bevacqua, Tiozzo, Rondelli, Nordahl, Alexandru, Giraudo, Battista, Tombolato, De Seta, Berruto, Cannizzaro. A disp. Fiorin (pts 10’), David (sts 4’), Garruso (st 17’), Adamo (st 29’), Re (st 25’), Galletti (st 22’). All Guidoni.
NOTE: espulso 9’pts Bevacqua (P), ammoniti De Seta (P), Di Luca (L), Bergamini (L), Adamo (P), Buzov (P)
L’Under 16 dell’LG Trino conquista la finale della Coppa Piemonte che si terrà sabato 22 giugno e che li vedrà opposti ai pari età della Romentinese Cerano. Sul neutro del Centro Federale di Gassino, gli azzurri hanno disputato un’ottima gara, contro un avversario valido, organizzato, competitivo ed estremamente corretto. Il PSG allenato da Stefano Guidoni (ex bomber di serie A e B ed allenatore delle giovanili della Juventus dal 2007 al 2010), è crollato solo nei tempi supplementari dopo aver ha dato vita, insieme al Trino, ad una semifinale incerta, spettacolare ed equilibrata che ha riservato emozioni a non finire.
Il team di Pino Torinese è sceso in campo con Bevacqua, Tiozzo, Rondelli, Nordahl, Alexandru, Giraudo, Battista, Tombolato, De Seta, Berruto e Cannizzaro. Mister Lasagna ha schierato il Trino con un aggressivo 4-3-3. Buzov, Lasagna, Zanoni tridente offensivo; Troplini, Bianco, Buscaglia a centrocampo; Hoxhaj, Barone, Bergamini, Di Luca in difesa; tutti davanti ad Alessio Pala. Il portiere classe 2004 ha sostituito Crittino, out per i postumi di un incidente stradale (dove comunque tutto si è risolto per il meglio). Quello del portiere non è l’unico debutto, perché anche per Francesco Zanoni (bomber classe 2005) si tratta del primo gettone di presenta con gli Allievi 2003. In panchina Norocea (non al meglio) ed Anselmo. La lista degli indisponibili è chilometrica: Greca, Imarisio, Bellezza, Ndreka, Arionello, Chiaria e Daniciuc.
Sul sintetico di Gassino fa molto caldo ed il 4-3-3 proposto da mister Lasagna appare subito molto rischioso. Si corre molto per tenere uniti i reparti e alla lunga la gestione delle forze fisiche potrebbe diventare un fattore determinante e risolutivo. La prima iniziativa del match è affidata a Zanoni, sinistro in diagonale che termina alto di poco. Al terzo Buzov mette al centro un pallone perfetto, la sfera scavalca tutti e finisce sul piede di Bianco che, da pochi passi, fallisce clamorosamente il punto del vantaggio. Il PSG abbozza una reazione al settimo minuto: traversone proveniente da destra bloccato in bello stile da Pala. Al 9’ Barone e Bergamini non si intendono e Luca De Seta ruba palla e scatta verso la porta azzurra: piazzato preciso e PSG in vantaggio.
Il gol dei torinesi cambia volto al match dal punto di vista tattico. Il PSG preferisce arretrare il proprio baricentro, lasciando fatica e iniziativa al Trino. I contropiedi orchestrati da Nordahl e da Berruto sono micidiali e per gli azzurri inizia una gara tremendamente complicata. Al 26’ Buscaglia viene fermato irregolarmente al limite dell’area, la punizione calciata da Bergamini non inquadra lo specchio della porta. Il finale di primo tempo è di marca torinese. Al 37’ Berruto dal limite impegna severamente Pala, colpo di reni del portiere azzurro, pallone sulla traversa e quindi in corner. Al 39’ Nordhal ha la grande occasione per il 2-0: sinistro a giro e palla a lato di un soffio. Dopo due minuti di recupero si va negli spogliatoi.
Nella ripresa, avvio sprint del Trino. Buzov dal limite lascia partire un rasoterra che termina a lato di un palmo (1’). Al terzo traversone di un generoso Hoxhaj e colpo di testa di Lasagna che anticipa tutti e lascia impietrito il numero uno del PSG, la sfera si perde a lato di un niente. Al 5’ Zanoni (solo applausi per lui) lascia il campo a Norocea. Al minuto 11 Cannizzaro impegna Pala con un preciso rasoterra e al 14’ Buzov di testa accarezza la base del palo. Iniziano le sostituzioni in casa PSG, forze fresche per arginare il forcing del Trino. Gli azzurri fanno un gran possesso e cercano in tutti i modi di rendersi pericolosi. Il cronometro è nemico di Troplini e compagni e la frenesia inizia ad annebbiare le idee. Al 33’ la palla arriva in area, la difesa del PSG allontana e Bergamini si trova al posto giusto nel momento giusto: rasoterra di prima intenzione che gonfia le rete difesa da Bavacqua: 1-1. Il pareggio è meritato. Le due formazioni non vogliono correre rischi nei minuti finali e dopo 180 secondi di recupero, si va ai tempi supplementari.
Due frazioni da 10 minuti per decidere il nome della finalista. Il Trino ha il merito di continuare a proporre il suo gioco. Giro palla preciso, con la difesa avversaria costretta a ripetuti cambi di fronte. Su uno di questi gli azzurri spezzano l’equilibrio del match: Hoxhaj serve Lasagna ed il numero 11 dell’LG appoggia per Buzov, pallonetto sul portiere in uscita e azzurri in vantaggio al minuto quattro. Il PSG si sbilancia alla ricerca del pareggio ed al nono la partita vive uno degli episodi più importanti. Azione in velocità Troplini-Norocea, con il bomber che mette dentro il punto del 3-1. Le proteste di Bevacqua per una posizione di fuorigioco portano dritte al cartellino rosso per il capitano del PSG.
Con il Trino in vantaggio di due reti e con un uomo in più, si passa al secondo tempo supplementare. Buzov al terzo minuto cambia marcia sulla fascia destra. Veloce come un fulmine, confeziona un assist preciso per Norocea che all’altezza del secondo palo segna il 4-1. Anselmo per Lasagna al quarto e salvataggio in corner di Hoxhaj al sesto (in scivolata sul primo palo). Al nono, in clima-festa, Bianco e compagni perdono palla a centrocampo aprendo a De Seta l’autostrada per il definitivo 4-2. La squadra azzurra ha vinto con merito ed è stata salutata con sportività esemplare dagli avversari e dai tifosi dell’opposta fazione. Bisognerà ricaricare le batterie per sabato prossimo, ma quella sarà tutta un’altra storia. L’ennesima pagina in bianco da scrivere per la storia del club.