Quattro qualificate alle finali regionali su quattro categorie, con questa formula che premia solo chi vince il girone e le migliori seconde di 2001 e 2002, è un risultato semplicemente pazzesco. Non per niente c’è riuscita una sola società, il Chisola, mentre Chieri e Pro Settimo Eureka - con una stagione comunque grandiosa - si sono dovute “accontentare” di tre finaliste, mentre il Suno si è fermato a due. C’è ancora un passaggio fondamentale, perché il nome di chi vincerà il titolo regionale rimarrà impresso negli annali, mentre tutti gli altri si perderanno nell’oblio.
Ma, come un giocatore non si giudica da un calcio di rigore, così una società non si può giudicare dall’andamento di una singola partita, per quanto sia una semifinale o una finale regionale. E le prime valutazioni si possono già fare: Chisola e Chieri si confermano le regine del Piemonte a livello di giovanili, con la società di Vinovo un passo avanti rispetto ai collinari; oltre le aspettative la performance della Pro Settimo Eureka, che il direttore sportivo Marco Miele riesce sempre a tenere in alto anche con budget ridotti; fuori dall'area torinese, brilla il Suno, che sotto l’ala protettrice dell’Inter dà spettacolo soprattutto nelle annate di Giovanissimi. Un applauso anche a chi una squadra è riuscita comunque a piazzarla: Gozzano e Borgaro di sicuro, quasi fatta anche per Città di Baveno e Lucento, unica rappresentante di Torino città.
LA SODDISFAZIONE DEL CHISOLA
“Per quello che ci riguarda - commenta Luca Atzori, presidente del Chisola - penso che l’annata sia positiva dal punto di vista dei risultati, perché quattro qualificate alle fasi finali con questa nuova formula sono già di per sé una vittoria, ma non solo. L’indice del grande lavoro fatto sono i nostri ragazzi in giro per l’Italia a provare per Cagliari, Fiorentina, Entella, oltre i tanti chiamati dal Torino. È questo che ci rende orgogliosi di quanto stiamo facendo, l’obiettivo ultimo è vedere un giorno un chisolino nel calcio vero, sarebbe il coronamento di un sogno fantastico. Se poi nel frattempo arriva anche qualche titolo regionale…”
Rilancia Vincenzo Scalia, direttore sportivo delle giovanili e principale artefice del poker di finaliste: “Anche quest’anno il nostro Settore giovanile ha dimostrato di essere di alto livello e lo dico con grande orgoglio, ma questi risultati straordinari non mi sorprendono vedendo il lavoro fatto da tutti quotidianamente. Un grazie a tutto lo staff societario, agli allenatori e ai giocatori, ma non dobbiamo mollare perché la stagione non è ancora finita, il bello viene adesso: sotto con le semifinali e incrociamo le dita…”