MERCATO - Esordio a 16 anni in serie D, dove ha collezionato ben 12 presenze e un gol, ora il salto nel professionismo. Marco Didu: “Sono convinto che Jacopo saprà ritagliarsi il suo spazio. È un ragazzo molto giovane ma intelligente”
È ufficiale: Jacopo Mosole, centrocampista classe 2004 del Chieri, è un giocatore del Genoa. Grande soddisfazione per la società collinare, che sul suo sito ufficiale racconta così la carriera del talentuoso mancino: “Arrivato al centro sportivo Roberto Rosato dopo la scuola calcio nella Juventus, Jacopo ha disputato tre stagioni con la nostra casacca, bruciando tutte le tappe che poteva bruciare. Dopo due anni e mezzo a Chieri, il 7 febbraio scorso arriva addirittura l’esordio in Serie D a 16 anni, 3 mesi e 26 giorni. Non in una gara qualsiasi, ma contro la Sanremese, quando mancano 15’ alla fine e la squadra sta confezionando un pareggio importantissimo. La seconda presenza è bagnata dal primo assist: succede contro il Pont Donnaz il giorno di San Valentino, e il “regalo” è per Ravasi.
Marco Didu, che di centrocampisti se ne intende eccome, capisce ben presto che questo ragazzo, pur in un’annata travagliata, può dare qualcosa di importante, e Mosole inizia a collezionare presenze su presenze. Alla fine saranno 12, di cui la metà dal primo minuto. La ciliegina sulla torta arriva il 23 maggio. Contro il Casale è lui l’hombre del partido che decide la sfida e firma contemporaneamente la salvezza matematica della squadra”.
“È il giusto e meritato riconoscimento per il Chieri, per i suoi tecnici e ovviamente per Jacopo - racconta con orgoglio il presidente azzurro Luca Gandini - ed è anche la dimostrazione che i nostri giovani, se lavorano duro con umiltà e serietà, possono entrare nel professionismo dalla porta principale. Auguro a Jacopo ogni bene!”
“La valorizzazione di Mosole nasce da lontano - spiega Marco Didu, il tecnico che con Viola lo ha allenato in azzurro e fatto esordire nel massimo campionato dilettantistico - perché già l’anno scorso si era intravisto qualcosa in questo ragazzo. Bisogna fare i complimenti a lui e alla società che ci ha sempre creduto. Siamo molto contenti per questa opportunità. Cercare di tirare fuori giocatori di questo livello, di due anni sotto età (l’anno scorso l’obbligo in D era fino all’annata 2002) credo sia un motivo di orgoglio per tutti, dalla società allo staff tecnico. Ora dovrà giocarsi le sue carte in un club glorioso come il Genoa, dove il livello del vivaio è molto alto. Però sono convinto che Jacopo saprà ritagliarsi il suo spazio. È un ragazzo molto giovane ma intelligente, che ha lavorato duro fin dai primi mesi in cui l’abbiamo inserito nel gruppo della Prima squadra. Si è messo a disposizione negli allenamenti con grande spirito e si è guadagnato sul campo quello che poi ha fatto nella seconda parte di stagione”.