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Venerdì, 29 Gennaio 2016 00:00

Bomber o portiere? La scelta del ruolo parte dalla Scuola calcio

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La Scuola calcio è il primo momento della preparazione calcistica in cui si comincia ad entrare davvero nel vivo della competizione. Dopo i Piccoli amici, più giochini e molta individualità, il mister prende in mano un gruppo di ragazzi e lo trasforma in una squadra. La prima domanda quindi è: in che ruolo giocherà il ragazzo? 

 

Nell'ottica un po' collettiva degli appassionati di calcio tanti genitori vorrebbero un centravanti: quelli che segnano a raffica, con il nome sempre scritto nei titoli dei giornali. Ma spetta per lo più all'allenatore decidere il futuro sportivo del giocatore, ben conscio di avere ancora qualche anno per perfezionare la posizione. Anche perchè nei Pulcini primo anno si gioca a cinque, nel secondo e terzo a sette... man mano si aumenta fino agli Esordienti, dove, finalmente, si gioca ad undici.

 

 

Quindi un difensore può diventare centrocampista, un portiere può tentare il tutto e per tutto nell'area di rigore avversaria. Tanti sono gli esempi di professionisti che hanno iniziato in un ruolo diverso: se magari alle elementari un giocatore è più alto degli altri potrà essere scelto come difensore, ma poi crescendo potrebbe ritrovarsi ad essere il più piccolo, e forse il più veloce, per cui potrebbe essere più utile metterlo a correre sulla fascia. Una punta può trovarsi, per necessità, a fare il jolly tra i pali, e scoprire che è una posizione che gli va a genio. 

 

 

La Scuola calcio permette di sperimentare ruoli e posizioni, con giocatori poco ingabbiati, o per nulla, in moduli e posizioni. Tanta fantasia, tanto esercizio e tanta tecnica, sotto la guida dell'allenatore, per far uscire il giocatore che c'è in ogni Pulcino, senza trascurare ovviamente divertimento e gioco di squadra. E lì, in maniera quasi naturale, con qualche spinta e consiglio in più da parte di chi di calcio ne sa, con qualche protesta di troppo da parte del parente di turno, ogni ragazzino trova infine la sua posizione in campo.

 

Maria Rosa Cagnasso

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