COMUNICATO STAMPA - Dopo il rifacimento dell’impianto sportivo di via Torino con un investimento da 3.5 milioni di euro, la società del presidente Marco Pollastrini punta al “progressivo e costante miglioramento del proprio staff tecnico”. Dal canto suo il Toro vuole “stabilire relazioni sul territorio con società e persone di valori e tradizione”
La notizia era già nell’aria da qualche giorno, ma adesso è ufficiale, con tanto di comunicato stampa congiunto: Torino e Pro Eureka iniziano una collaborazione incentrata sul settore giovanile e la scuola calcio. A ufficializzare la sinergia la foto che ritrae i nuovi vertici delle giovanili granata - Corrado Buonagrazia, Omar Cerutti e Francesco Musumeci - insieme al presidente Marco Pollastini e al direttore sportivo Vincenzo Gaudio Pucci in rappresentanza della Pro Eureka, società che è ormai stabilmente ai vertici del calcio regionale, come dimostrano i tre titoli regionali conquistato negli ultimi anni. Dopo il rifacimento dell’impianto sportivo di via Torino con un investimento da 3.5 milioni di euro, finalizzato a dare a oltre 400 giocatori dall’Eccellenza ai Pulcini due campi a undici in erba sintetica di ultima generazione, un terreno a 7 e uno a 5, la Pro Eureka punta al “progressivo e costante miglioramento del proprio staff tecnico”. Dal canto suo il Toro vuole “stabilire relazioni sul territorio con società e persone di valori e tradizione”.
Ecco il comunicato stampa, pubblicato sul sito ufficiale www.torinofc.it.
“Con grande piacere e soddisfazione il Torino FC e tutto il suo management del settore giovanile comunica di aver raggiunto con la società ASD Pro Eureka un accordo di collaborazione sportiva tra le parti.
Il processo di crescita della società presieduta da Marco Pollastrini non si ferma, infatti dopo l'investimento effettuato per il restyling dell'impianto di via Torino, la Pro Eureka, attraverso questo comunicato congiunto, rende noto di aver raggiunto un accordo con il Torino FC, volto ad un progressivo e costante miglioramento del proprio staff tecnico.
Da parte del Torino FC, la volontà di stabilire relazioni sul territorio con società e persone di valori e tradizione continua e nella collaborazione con la Pro Eureka raggiunge una grande opportunità di sviluppo futuro per il movimento calcio giovanile in regione”.
COMUNICATO STAMPA - Dopo il rifacimento dell’impianto sportivo di via Torino con un investimento da 3.5 milioni di euro, la società del presidente Marco Pollastrini punta al “progressivo e costante miglioramento del proprio staff tecnico”. Dal canto suo il Toro vuole “stabilire relazioni sul territorio con società e persone di valori e tradizione”
La notizia era già nell’aria da qualche giorno, ma adesso è ufficiale, con tanto di comunicato stampa congiunto: Torino e Pro Eureka iniziano una collaborazione incentrata sul settore giovanile e la scuola calcio. A ufficializzare la sinergia la foto che ritrae i nuovi vertici delle giovanili granata - Corrado Buonagrazia, Omar Cerutti e Francesco Musumeci - insieme al presidente Marco Pollastini e al direttore sportivo Vincenzo Gaudio Pucci in rappresentanza della Pro Eureka, società che è ormai stabilmente ai vertici del calcio regionale, come dimostrano i tre titoli regionali conquistato negli ultimi anni. Dopo il rifacimento dell’impianto sportivo di via Torino con un investimento da 3.5 milioni di euro, finalizzato a dare a oltre 400 giocatori dall’Eccellenza ai Pulcini due campi a undici in erba sintetica di ultima generazione, un terreno a 7 e uno a 5, la Pro Eureka punta al “progressivo e costante miglioramento del proprio staff tecnico”. Dal canto suo il Toro vuole “stabilire relazioni sul territorio con società e persone di valori e tradizione”.
Ecco il comunicato stampa, pubblicato sul sito ufficiale www.torinofc.it.
“Con grande piacere e soddisfazione il Torino FC e tutto il suo management del settore giovanile comunica di aver raggiunto con la società ASD Pro Eureka un accordo di collaborazione sportiva tra le parti.
Il processo di crescita della società presieduta da Marco Pollastrini non si ferma, infatti dopo l'investimento effettuato per il restyling dell'impianto di via Torino, la Pro Eureka, attraverso questo comunicato congiunto, rende noto di aver raggiunto un accordo con il Torino FC, volto ad un progressivo e costante miglioramento del proprio staff tecnico.
Da parte del Torino FC, la volontà di stabilire relazioni sul territorio con società e persone di valori e tradizione continua e nella collaborazione con la Pro Eureka raggiunge una grande opportunità di sviluppo futuro per il movimento calcio giovanile in regione”.
TORNEO - Sul campo di corso Ferrucci si confrontano le categorie Esordienti 2012, dei Pulcini 2014 e dei Primi Calci 2015. Tutte le finali in programma domenica 11 febbraio
È in pieno svolgimento il torneo “Pallone in Maschera”, organizzato dal Cit Turin, che vanta il primato di essere stato il primo evento organizzato nel periodo di Carnevale nel torinese, una tradizione che poi è stata seguita da molte società. Quest’anno sul campo di corso Ferrucci si confrontano, in un clima di allegria e divertimento, i ragazzi degli Esordienti 2012, dei Pulcini 2014 e dei Primi Calci 2015. Nel week end sono arrivati i verdetti della fase eliminatoria, ma (come sempre nei tornei organizzati dal Cit Turin) nessuno verrà escluso dalla competizione e le squadre verranno suddivise in nuovi gironi definiti in base ai risultati, fino alle finali in programma domenica 11 febbraio.
Esordienti 2012: le semifinali del Pallone in Maschera sono Cit Turin-Sporting Orbassano e Mappanese-Torino: esce a sorpresa il Gassinosanraffaele, mentre i granata vanno avanti come miglior seconda dopo aver perso solo ai rigori contro i padroni di casa. Per quanto riguarda la Coppa Bilanzone, le semifinali sono Dorina-Sommarivese e Vigone-Borgo Vittoria.
Pulcini 2014: grandi sorprese nell'annata 2010, le semifinaliste del Pallone in Maschera sono da una parte Dorina e Atletico Cbl, che ha eliminato il Lascaris; dall'altra il Gassinosanraffaele e il Dorina, avanti come miglior perdente. Nella Coppa Bilanzone, gli scontri diretti per accedere alla finalissima sono Torino-Cambiano e Centrocampo-Rivoli.
Primi Calci 2015: si qualificano al tabellone principale, quello del Pallone in Maschera, Torino, Cit Turin rosso e Rebaudengo; nella Coppa Bilanzone, spazio a Bsr Grugliasco, Auxilium Valdocco e Pozzomaina; a giocarsi la Coppa Arlecchino, saranno Rapid Torino, Dorina e Cenisia; infine la Coppa Pulcinella sarà un affare tra Mirafiori, Cit Turin Verde e Borgo Vittoria.
ESORDIENTI 2012
FASE ELIMINATORIA
Girone A: Cit Turin Rosso 9, Mappanese 6, Dorina 3, Vigone 0
Risultati: Mappanese-Cit Turin Rosso 0-3, Vigone-Dorina 2-4, Vigone-Mappanese 1-7, Cit Turin Rosso-Dorina 4-3, Dorina-Mappanese 3-7, Vigone-Cit Turin Rosso 0-3
Girone B: Sporting Orbassano 9, Torino 6, Sommarivese 3, Pozzomaina 0
Risultati: Sporting Orbassano-Sommarivese 3-1, Torino-Sommarivese 4-0, Pozzomaina-Sporting Orbassano 1-12, Torino-Pozzomaina 8-0, Pozzomaina-Sommarivese 2-9, Torino-Sporting Orbassano 1-5
Girone C: Gassinosanraffaele 9, Alta Val Susa 6, Borgo Vittoria 3, Cit Turin Verde 0
Risultati: Cit Turin Verde-Borgo Vittoria 1-2, Cit Turin Verde-Gassinosanraffaele 0-10, Borgo Vittoria-Alta Val Susa 1-3, Cit Turin Verde-Alta Val Susa 0-5, Alta Val Susa-Gassinosanraffaele 0-8, Borgo Vittoria-Gassinosanraffaele 1-10
PALLONE IN MASCHERA
Cit Turin Rosso-Torino 2-2
Sporting Orbassano-Alta Val Susa 8-1
Gassinosanraffaele-Mappanese 1-2
Semifinali / Sabato 10 febbraio
15.00 Cit Turin-Sporting Orbassano
15.00 Mappanese-Torino
Finali / domenica 11 febbraio
14.00 Finale 3°/4° posto
16.00 Finale 1°/2° posto
COPPA BALANZONE
Dorina-Pozzomaina 5-1
Sommarivese-Cit Turin Verde 7-1
Borgo Vittoria-Vigone 0-3
Semifinali / Sabato 10 febbraio
14.00 Dorina-Alta Val Susa
14.00 Gassinosanraffaele-Sommarivese
Finali / domenica 11 febbraio
14.00 Finale 3°/4° posto
15.00 Finale 1°/2° posto
COPPA ARLECCHINO
Triangolare / domenica 11 febbraio
11.00 Pozzomaina-Borgo Vittoria (A)
11.30 Perdente gara A-Cit Turin Verde
12.00 Vincente gara A-Cit Turin Verde
PULCINI 2014
FASE ELIMINATORIA
Girone A: Gassinosanraffaele 7, Atletico Cbl 6, Torino 4, Centrocampo 0
Risultati: Centrocampo-Gassinosanraffaele 0-18, Torino-Atletico Cbl 5-7, Torino-Gassinosanraffaele 7-7, Torino-Centrocampo 16-0, Atletico Cbl-Centrocampo 5-3, Atletico Cbl-Gassinosanraffaele 3-12
Girone B: Dorina 9, Cit Turin 4 (dr +1), Cambiano 4 (dr -3), Rapid Torino 0
Risultati: Cit Turin-Dorina 4-6, Dorina-Cambiano 10-4, Cit Turin-Rapid Torino 6-3, Dorina-Rapid Torino 13-3, Cit Turin-Cambiano 4-4, Rapid Torino-Cambiano 0-3
Girone C: Lascaris 9, Rebaudengo 6, Bacigalupo 3, Rivoli 0
Risultati: Bacigalupo-Rivoli 3-0, Lascaris-Rebaudengo 4-3, Rebaudengo-Bacigalupo 15-0, Lascaris-Rivoli 3-0, Bacigalupo-Lascaris 0-12, Rebaudengo-Rivoli 3-0
PALLONE IN MASCHERA
Dorina-Rebaudengo 2-5
Lascaris-Atletico Cbl 3-9
Gassinosanraffaele -Cit Turin 7-0
Semifinali / Sabato 10 febbraio
16.30 Rebaudengo-Atletico Cbl
17.30 Gassinosanraffaele-Dorina
Finali / domenica 11 febbraio
15.00 Finale 3°/4° posto
16.00 Finale 1°/2° posto
COPPA BALANZONE
Torino-Rapid Torino 11-0
Cambiano-Rivoli 7-3
Bacigalupo-Centrocampo 0-15
Semifinali / Sabato 10 febbraio
15.30 Torino-Cit Turin Rosso
14.30 Cambiano-Centrocampo
Finali / domenica 11 febbraio
14.00 Finale 3°/4° posto
16.00 Finale 1°/2° posto
COPPA ARLECCHINO
Triangolare / domenica 11 febbraio
9.30 Rapid Torino-Druentina (A)
10.00 Perdente gara A-Lascaris
10.30 Vincente gara A-Lascaris
PRIMI CALCI 2015
FASE ELIMINATORIA
Girone A: Cit Turin Rosso 7, Rapid Torino 6, Bsr Grugliasco 4, Borgo Vittoria 0
Risultati: Rapid Torino-Cit Turin Rosso 2-7, Borgo Vittoria-Bsr Grugliasco 2-19, Cit Turin Rosso-Bsr Grugliasco 3-3, Borgo Vittoria-Rapid Torino 3-4, Borgo Vittoria-Cit Turin Rosso 3-5, Rapid Torino-Bsr Grugliasco 8-1
Girone B: Rebaudengo 9, Dorina 6, Cit Turin Verde 3, Mirafiori 0
Risultati: Cit Turin Verde-Dorina 3-4, Mirafiori-Rebaudengo 3-6, Cit Turin Verde-Mirafiori 4-3, Dorina-Rebaudengo 3-6, Cit Turin Verde-Rebaudengo 1-7, Mirafiori-Dorina 4-6
Girone C: Torino 6 (dr +16), Cenisia 6 (-2), Pozzomaina 6 (-14), Auxilium Valdocco 0
Risultati: Torino-Pozzomaina 20-1, Auxilium Valdocco-Cenisia 1-15, Torino-Auxilium Valdocco 14-1, Cenisia-Pozzomaina 4-9, Pozzomaina-Auxilium Valdocco 22-1, Torino-Cenisia 5-8
PALLONE IN MASCHERA
Torino-Rapid Torino 9-2
Cit Turin Rosso-Dorina 6-5
Rebaudengo-Cenisia 9-3
COPPA BALANZONE
Bsr Grugliasco-Mirafiori 4-2
Cit Turin Verde-Auxilium Valdocco 2-6
Pozzomaina-Borgo Vittoria 15-0
PALLONE IN MASCHERA - Triangolare finale / domenica 11 febbraio
15.30 Cit Turin Rosso-Rebaudengo (Y)
16.15 Perdente Y-Torino
17.00 Vincente Y-Torino
COPPA BALANZONE - Triangolare finale / domenica 11 febbraio
15.30 Rapid Torino-Dorina (X)
16.15 Perdente X-Cenisia
17.00 Vincente X-Cenisia
COPPA ARLECCHINO - Triangolare finale / sabato 10 febbraio
14.00 Bsr Grugliasco-Auxilium Valdocco (J)
14.45 Perdente J-Pozzomaina
15.30 Vincente J-Pozzomaina
COPPA PULCINELLA - Triangolare finale / sabato 10 febbraio
14.00 Mirafiori-Cit Turin Verde (K)
14.45 Perdente K-Borgo Vittoria
15.30 Vincente K-Borgo Vittoria
CONFERENZA STAMPA - Rinnovata, per la terza stagione consecutiva, la Certificazione ISO 20121 per l’organizzazione di eventi calcistici sostenibili. I nuovi progetti sono dedicati alla scuola calcio: un corso di formazione (simile a quello per allenatori) per i genitori, un albero per ogni squadra da piantare e curare negli anni
Il Gassino San Raffaele è l'unica società dilettantistica italiana a vantare, per la terza stagione consecutiva, la Certificazione ISO 20121 per l’organizzazione di eventi calcistici sostenibili. Questa mattina l’impianto sportivo “Valentino Bertolini” ha ospitato la cerimonia di consegna dell'attestato. In pratica, un ente terzo (Tuv Thuringen Italia) certifica che le stagioni sportive delle singole squadre del Gassino San Raffaele rispettano i requisiti di sostenibilità (dettati da una norma internazionale introdotta in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012) dal punto di vista economico, sociale, educativo, ambientale e, per di più, anche tecnico e sportivo. Ne hanno parlato, introdotti dal direttore generale Pier Cesare Uras, il presidente del Gassino San Raffaele Simone Pivetta, il direttore tecnico Gianluigi De Martino, Silvano Franci, amministratore delegato di Sic Service, e Lorenzo Milano, lead auditor di Tuv.
"Gassino è una piccola città, la nostra società sportiva è un puntino nel panorama calcistico nazionale. Eppure - spiega il direttore generale Pier Cesare Uras - ci siamo posti l'obiettivo di diventare un modello di sostenibilità nell'organizzazione di eventi calcistici, che è quello che facciamo. Abbiamo scelto un modello di riferimento, la normativa ISO 20121, deciso che l'evento non è il match day ma l'intera stagione sportiva delle nostre squadre, e chiamato un ente terzo a certificare la sostenibilità su tre punti fondamentali: economico-finanziaria, etico-sociale e ambientale, cui aggiungiamo la sostenibilità tecnica e sportiva, che ovviamente non si limita al conseguimento del risultato, perché noi dobbiamo formare prima uomini, poi atleti e sono dopo calciatori. Sono orgoglioso di poter dire che, per la terza stagione consecutiva, organizziamo eventi calcistici secondo questi dettami".
Dopo aver reso sostenibili le stagioni della Prima squadra, della Juniores e delle quattro categorie del settore giovanile, il progetto della stagione 2023/2024 coinvolge l’ultimo settore della società, ovvero la scuola calcio. I progetti dei primi due anni, confermati anche nelle stagioni successive, hanno portato obiettivi che ormai sono parte fondamentale dell’identità del Gassino San Raffaele: da un lato, una prima squadra giovane e formata da giocatori cresciuti in casa; dall’altra, per i ragazzi del settore giovanile, l’istituzione delle borse di studio sportive, il progetto dell’arbitraggio e quello della gestione dei rifiuti.
"In continuità con quanto fatto negli anni precedenti - spiega Uras - i nuovi progetti sono tre: uno ambientale, uno etico-sociale e uno economico-finanziario. Quello ambientale si chiama "Un albero con noi" e prevede che ogni squadra pianti un albero all'interno dell'impianto sportivo, e se ne curi negli anni, finché i ragazzi non arriveranno in prima squadra. Il progetto etico-sociale è "Alleniamoci a capire" ed è rivolto ai genitori, che vogliamo formare seguendo la traccia dei corsi da allenatore: carte federali, comunicazione efficace, tecnica, tattica individuale, metodologia e preparazione atletica. Pensavamo di averne una decina, invece sono 54 a partecipare al corso: alla fine faranno un esame scritto e una parte pratica, ovvero la preparazione di un allenamento, e saranno promossi o bocciati... Quanto al progetto finanziario, abbiamo destinato una quota del budget della scuola calcio, circa 6mila euro, alla riduzione delle quote dei Primi calci, due annate in cui tutti gli atleti hanno pagato solo 50 euro per l'intera stagione".
Questo metodo di lavoro e questa organizzazione hanno consentito al Gassino San Raffaele di essere dapprima premiato come miglior club dilettantistico a livello nazionale all’interno dei Grassroots Awards nel giugno 2023 e poi di ricevere il premio speciale dal CONI Regionale nel settembre 2023 per i progetti di sostenibilità.
"Vincere è importante, non è l'unica cosa che conta" è lo slogan del Gassino San Raffaele, una parafrasi della frase di Boniperti scritta sulle maglie della Juventus: "Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta". "Una frase giustissima in ambito professionistico - conclude Uras - ma noi siamo dilettanti. Per noi vincere è importante, è ovvio, ma ci sono tanti altri aspetti almeno altrettanto importanti, perché noi dobbiamo formare degli atleti e delle persone utili per la nostra società, questa è la nostra mission. Poi, se ci troviamo in casa un campioncino, siamo felicissimi di mandarlo al Torino, con cui collaboriamo, o in qualsiasi altra società che possa valorizzarlo".
CONFERENZA STAMPA - Rinnovata, per la terza stagione consecutiva, la Certificazione ISO 20121 per l’organizzazione di eventi calcistici sostenibili. I nuovi progetti sono dedicati alla scuola calcio: un corso di formazione (simile a quello per allenatori) per i genitori, un albero per ogni squadra da piantare e curare negli anni
Il Gassino San Raffaele è l'unica società dilettantistica italiana a vantare, per la terza stagione consecutiva, la Certificazione ISO 20121 per l’organizzazione di eventi calcistici sostenibili. Questa mattina l’impianto sportivo “Valentino Bertolini” ha ospitato la cerimonia di consegna dell'attestato. In pratica, un ente terzo (Tuv Thuringen Italia) certifica che le stagioni sportive delle singole squadre del Gassino San Raffaele rispettano i requisiti di sostenibilità (dettati da una norma internazionale introdotta in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012) dal punto di vista economico, sociale, educativo, ambientale e, per di più, anche tecnico e sportivo. Ne hanno parlato, introdotti dal direttore generale Pier Cesare Uras, il presidente del Gassino San Raffaele Simone Pivetta, il direttore tecnico Gianluigi De Martino, Silvano Franci, amministratore delegato di Sic Service, e Lorenzo Milano, lead auditor di Tuv.
"Gassino è una piccola città, la nostra società sportiva è un puntino nel panorama calcistico nazionale. Eppure - spiega il direttore generale Pier Cesare Uras - ci siamo posti l'obiettivo di diventare un modello di sostenibilità nell'organizzazione di eventi calcistici, che è quello che facciamo. Abbiamo scelto un modello di riferimento, la normativa ISO 20121, deciso che l'evento non è il match day ma l'intera stagione sportiva delle nostre squadre, e chiamato un ente terzo a certificare la sostenibilità su tre punti fondamentali: economico-finanziaria, etico-sociale e ambientale, cui aggiungiamo la sostenibilità tecnica e sportiva, che ovviamente non si limita al conseguimento del risultato, perché noi dobbiamo formare prima uomini, poi atleti e sono dopo calciatori. Sono orgoglioso di poter dire che, per la terza stagione consecutiva, organizziamo eventi calcistici secondo questi dettami".
Dopo aver reso sostenibili le stagioni della Prima squadra, della Juniores e delle quattro categorie del settore giovanile, il progetto della stagione 2023/2024 coinvolge l’ultimo settore della società, ovvero la scuola calcio. I progetti dei primi due anni, confermati anche nelle stagioni successive, hanno portato obiettivi che ormai sono parte fondamentale dell’identità del Gassino San Raffaele: da un lato, una prima squadra giovane e formata da giocatori cresciuti in casa; dall’altra, per i ragazzi del settore giovanile, l’istituzione delle borse di studio sportive, il progetto dell’arbitraggio e quello della gestione dei rifiuti.
"In continuità con quanto fatto negli anni precedenti - spiega Uras - i nuovi progetti sono tre: uno ambientale, uno etico-sociale e uno economico-finanziario. Quello ambientale si chiama "Un albero con noi" e prevede che ogni squadra pianti un albero all'interno dell'impianto sportivo, e se ne curi negli anni, finché i ragazzi non arriveranno in prima squadra. Il progetto etico-sociale è "Alleniamoci a capire" ed è rivolto ai genitori, che vogliamo formare seguendo la traccia dei corsi da allenatore: carte federali, comunicazione efficace, tecnica, tattica individuale, metodologia e preparazione atletica. Pensavamo di averne una decina, invece sono 54 a partecipare al corso: alla fine faranno un esame scritto e una parte pratica, ovvero la preparazione di un allenamento, e saranno promossi o bocciati... Quanto al progetto finanziario, abbiamo destinato una quota del budget della scuola calcio, circa 6mila euro, alla riduzione delle quote dei Primi calci, due annate in cui tutti gli atleti hanno pagato solo 50 euro per l'intera stagione".
Questo metodo di lavoro e questa organizzazione hanno consentito al Gassino San Raffaele di essere dapprima premiato come miglior club dilettantistico a livello nazionale all’interno dei Grassroots Awards nel giugno 2023 e poi di ricevere il premio speciale dal CONI Regionale nel settembre 2023 per i progetti di sostenibilità.
"Vincere è importante, non è l'unica cosa che conta" è lo slogan del Gassino San Raffaele, una parafrasi della frase di Boniperti scritta sulle maglie della Juventus: "Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta". "Una frase giustissima in ambito professionistico - conclude Uras - ma noi siamo dilettanti. Per noi vincere è importante, è ovvio, ma ci sono tanti altri aspetti almeno altrettanto importanti, perché noi dobbiamo formare degli atleti e delle persone utili per la nostra società, questa è la nostra mission. Poi, se ci troviamo in casa un campioncino, siamo felicissimi di mandarlo al Torino, con cui collaboriamo, o in qualsiasi altra società che possa valorizzarlo".
FASE PROFESSIONISTICA - Al mattino in campo i Primi calci 2015, al pomeriggio spazio ai Pulcini 2013. Partecipano anche Cuneo Olmo, Chisola, Mirafiori, Cenisia, Alicese Orizzonti e Ivrea, oltre ai padroni di casa
Le emozioni della fase dilettantistica del torneo Carnevale Biancoblu, organizzato dal Volpiano Pianese e dedicato alle categorie Pulcini 2013 e Primi calci 2015, verranno moltiplicate domenica prossima, quando l’impianto sportivo “Goia” (via Trento 104 a Volpiano) ospiterà la fase nazionale della manifestazione. Al mattino in campo l’Under 9, al pomeriggio spazio all’Under 11.
Il fiore all’occhiello è la Juventus - di cui il Volpiano Pianese è Academy - che parteciperà con entrambe le categorie, come le due altre professioniste piemontesi, Pro Vercelli e Alessandria. Oltre ai padroni di casa, giocheranno in entrambe le manifestazioni anche Cuneo Olmo e Chisola. A completare l’organico ci saranno Mirafiori e Cenisia con i 2013, Alicese Orizzonti e Ivrea con i 2015.
UNDER 11 / PULCINI 2013
Girone A: Pro Vercelli, Alessandria, Volpiano Pianese, Mirafiori
14.00 Volpiano Pianese-Mirafiori
14.25 Volpiano Pianese-Pro Vercelli
14.25 Mirafiori-Alessandria
14.50 Alessandria-Pro Vercelli
15.15 Volpiano Pianese-Alessandria
15.15 Pro Vercelli-Mirafiori
Girone B: Juventus, Cuneo Olmo, Chisola, Cenisia
14.00 Juventus-Chisola
14.00 Cuneo Olmo-Cenisia
14.25 Juventus-Cuneo Olmo
14.50 Juventus-Cenisia
14.50 Chisola-Cuneo Olmo
15.15 Cenisia-Chisola
FASE FINALE
Girone Oro: 1ª girone A, 1ª girone B, 2ª girone A, 2ª girone B
15.45 2ª girone B-2ª girone A
16.10 1ª girone A-2ª girone A
16.10 1ª girone B-2ª girone B
16.35 1ª girone A-1ª girone B
17.00 1ª girone A-2ª girone B
17.00 1ª girone B-2ª girone A
Girone Argento: 3ª girone A, 3ª girone B, 4ª girone A, 4ª girone B
15.45 3ª girone A-4ª girone B
15.45 3ª girone B-4ª girone A
16.10 4ª girone A-4ª girone B
16.35 3ª girone B-4ª girone B
16.35 3ª girone A-4ª girone A
17.00 3ª girone A-3ª girone B
UNDER 9 / PRIMI CALCI 2015
Girone A: Pro Vercelli, Alessandria, Volpiano Pianese, Alicese Orizzonti
9.30 Volpiano Pianese-Alicese Orizzonti
9.50 Alicese Orizzonti-Alessandria
9.50 Pro Vercelli-Volpiano Pianese
10.10 Pro Vercelli-Alessandria
10.30 Alessandria-Volpiano Pianese
10.30 Alicese Orizzonti-Pro Vercelli
Girone B: Juventus, Cuneo Olmo, Chisola, Ivrea
9.30 Juventus-Ivrea
9.30 Chisola-Cuneo Olmo
9.50 Juventus-Cuneo Olmo
10.10 Cuneo Olmo-Ivrea
10.10 Juventus-Chisola
10.30 Ivrea-Chisola
FASE FINALE
Girone Oro: 1ª girone A, 1ª girone B, 2ª girone A, 2ª girone B
10.55 2ª girone B-2ª girone A
11.15 1ª girone A-2ª girone A
11.15 1ª girone B-2ª girone B
11.35 1ª girone A-1ª girone B
11.50 1ª girone A-2ª girone B
11.50 1ª girone B-2ª girone A
Girone Argento: 3ª girone A, 3ª girone B, 4ª girone A, 4ª girone B
10.55 3ª girone A-4ª girone B
10.55 3ª girone B-4ª girone A
11.15 4ª girone A-4ª girone B
11.35 3ª girone B-4ª girone B
11.35 3ª girone A-4ª girone A
11.50 3ª girone A-3ª girone B
CONFERENZA STAMPA - Unica società dilettantistica in Italia, il Gassino San Raffaele organizza eventi sostenibili sotto gli aspetti finanziari, economici, etici, sociali, ambientali e sportivi, secondo la normativa internazionale usata per i grandi eventi a partire da Londra 2012. Dopo la prima squadra e il settore giovanile, il nuovo progetto riguarda la scuola calcio. Se ne parlerà sabato mattina alle 11
Per la terza stagione consecutiva, al Gassino San Raffaele verrà consegnata la Certificazione ISO 20121 per l’organizzazione di eventi calcistici sostenibili: la società del direttore generale Pier Cesare Uras è l’unica in Italia, a livello dilettantistico, a poter vantare questo riconoscimento. La cerimonia di consegna è in programma sabato 3 febbraio alle ore 11, nell’impianto sportivo “Valentino Bertolini”, in una ricca giornata che partirà con la lezione del progetto “Alleniamoci a capire”, rivolto ai genitori della scuola calcio, e proseguirà dopo il buffet con i match day con i Pulcini rossoblù.
Ma che cos’è la Certificazione ISO 20121? È una norma internazionale che definisce i requisiti di un sistema di gestione della sostenibilità degli eventi, la cui prima applicazione è avvenuta in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012. Certificarsi secondo la ISO 20121 permette di dimostrare che tutti gli aspetti finanziari, economici, etici, sociali e ambientali sono stati tenuti in considerazione durante l’organizzazione di un determinato evento. Nel caso specifico, l’ente gestore è la società del Gassino San Raffaele e gli eventi sono identificati nelle stagioni sportive delle singole squadre: un ente terzo (TUV Thuringen Italia) ne ha certificato la sostenibilità - appunto - economica, sociale, educativa, ambientale e, per di più, anche tecnica e sportiva.
Dopo aver reso sostenibili le stagioni della Prima squadra, della Juniores e delle quattro categorie del settore giovanile, il progetto della stagione 2023/2024 mira a coinvolgere l’ultimo settore della società, ovvero la scuola calcio.
I progetti dei primi due anni, confermati anche nelle stagioni successive, hanno portato obiettivi che ormai sono parte fondamentale dell’identità del Gassino San Raffaele: da un lato, una prima squadra giovane e formata da ragazzi che sono cresciuti in casa (i vari Cereser, Giardina, Facta, Dall’Omo, Croveri, Sinigaglia, Astesano, Fedele, Galla, Campagnoli, Bertipaglia, Marchioretto); dall’altra, per i ragazzi del settore giovanile, l’istituzione delle borse di studio sportive, il progetto dell’arbitraggio e quello della gestione dei rifiuti. Questo metodo di lavoro e questa organizzazione hanno consentito al Gassino San Raffaele di essere dapprima premiato come miglior club dilettantistico a livello nazionale all’interno dei Grassroots Awards nel giugno 2023 e poi di ricevere il premio speciale dal CONI Regionale nel settembre 2023 per i progetti di sostenibilità.
In continuità con quanto fatto negli anni precedenti, il nuovo progetto prevede la piantumazione di alberi da parte dei bambini della scuola calcio all’interno del perimetro del campo sportivo di Gassino Torinese e un progetto di educazione alle materie calcistiche riservato ai genitori dei bambini dell’attività di base, chiamato appunto “Alleniamoci a capire”.
“L’andamento dei progetti in corso e un’anteprima sulle idee per la stagione 2024/2025 saranno al centro della conferenza stampa di sabato - spiega il direttore generale del Gassino San Raffaele, Pier Cesare Uras – Vorrei anche soffermarmi sulla situazione calcistica del territorio piemontese, e della provincia di Torino nello specifico, e sulla diffusione dei principi di sostenibilità che, soprattutto per chi “gestisce” gli eventi sportivi dei bambini, dovrebbero essere le linee guida di ogni organizzazione”.
Alla conferenza sono invitate le massime cariche politiche del territorio, rappresentanti delle istituzioni calcistiche, rappresentanti delle società calcistiche del territorio ed i partecipanti ai progetti etico-sociali-ambientali della società.
CONFERENZA STAMPA - Unica società dilettantistica in Italia, il Gassino San Raffaele organizza eventi sostenibili sotto gli aspetti finanziari, economici, etici, sociali, ambientali e sportivi, secondo la normativa internazionale usata per i grandi eventi a partire da Londra 2012. Dopo la prima squadra e il settore giovanile, il nuovo progetto riguarda la scuola calcio. Se ne parlerà sabato mattina alle 11
Per la terza stagione consecutiva, al Gassino San Raffaele verrà consegnata la Certificazione ISO 20121 per l’organizzazione di eventi calcistici sostenibili: la società del direttore generale Pier Cesare Uras è l’unica in Italia, a livello dilettantistico, a poter vantare questo riconoscimento. La cerimonia di consegna è in programma sabato 3 febbraio alle ore 11, nell’impianto sportivo “Valentino Bertolini”, in una ricca giornata che partirà con la lezione del progetto “Alleniamoci a capire”, rivolto ai genitori della scuola calcio, e proseguirà dopo il buffet con i match day con i Pulcini rossoblù.
Ma che cos’è la Certificazione ISO 20121? È una norma internazionale che definisce i requisiti di un sistema di gestione della sostenibilità degli eventi, la cui prima applicazione è avvenuta in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012. Certificarsi secondo la ISO 20121 permette di dimostrare che tutti gli aspetti finanziari, economici, etici, sociali e ambientali sono stati tenuti in considerazione durante l’organizzazione di un determinato evento. Nel caso specifico, l’ente gestore è la società del Gassino San Raffaele e gli eventi sono identificati nelle stagioni sportive delle singole squadre: un ente terzo (TUV Thuringen Italia) ne ha certificato la sostenibilità - appunto - economica, sociale, educativa, ambientale e, per di più, anche tecnica e sportiva.
Dopo aver reso sostenibili le stagioni della Prima squadra, della Juniores e delle quattro categorie del settore giovanile, il progetto della stagione 2023/2024 mira a coinvolgere l’ultimo settore della società, ovvero la scuola calcio.
I progetti dei primi due anni, confermati anche nelle stagioni successive, hanno portato obiettivi che ormai sono parte fondamentale dell’identità del Gassino San Raffaele: da un lato, una prima squadra giovane e formata da ragazzi che sono cresciuti in casa (i vari Cereser, Giardina, Facta, Dall’Omo, Croveri, Sinigaglia, Astesano, Fedele, Galla, Campagnoli, Bertipaglia, Marchioretto); dall’altra, per i ragazzi del settore giovanile, l’istituzione delle borse di studio sportive, il progetto dell’arbitraggio e quello della gestione dei rifiuti. Questo metodo di lavoro e questa organizzazione hanno consentito al Gassino San Raffaele di essere dapprima premiato come miglior club dilettantistico a livello nazionale all’interno dei Grassroots Awards nel giugno 2023 e poi di ricevere il premio speciale dal CONI Regionale nel settembre 2023 per i progetti di sostenibilità.
In continuità con quanto fatto negli anni precedenti, il nuovo progetto prevede la piantumazione di alberi da parte dei bambini della scuola calcio all’interno del perimetro del campo sportivo di Gassino Torinese e un progetto di educazione alle materie calcistiche riservato ai genitori dei bambini dell’attività di base, chiamato appunto “Alleniamoci a capire”.
“L’andamento dei progetti in corso e un’anteprima sulle idee per la stagione 2024/2025 saranno al centro della conferenza stampa di sabato - spiega il direttore generale del Gassino San Raffaele, Pier Cesare Uras – Vorrei anche soffermarmi sulla situazione calcistica del territorio piemontese, e della provincia di Torino nello specifico, e sulla diffusione dei principi di sostenibilità che, soprattutto per chi “gestisce” gli eventi sportivi dei bambini, dovrebbero essere le linee guida di ogni organizzazione”.
Alla conferenza sono invitate le massime cariche politiche del territorio, rappresentanti delle istituzioni calcistiche, rappresentanti delle società calcistiche del territorio ed i partecipanti ai progetti etico-sociali-ambientali della società.
INTERVISTA - L’amministratore delegato: “Siamo una vera e propria azienda, con una decina di dipendenti. Non solo tornei, organizziamo raduni, centri estivi, stage, scuole di formazione e tanto altro, gestiamo logistica, trasporti e alberghi. Ragioniamo con logiche di mercato, anche nell’invitare le società professionistiche, che partecipano ai nostri eventi perché sono di alto livello tecnico”
Grandi tornei tutte le settimane, tante professioniste in campo insieme a dilettanti in arrivo da tutta Italia, decine di partite ogni week end: ormai BeKings, la società di organizzazione eventi che fa capo a Giorgia Contu e Marco Mameli, si è imposta come una solida realtà nel panorama calcistico torinese, piemontese e anche nazionale. Tanti partecipano ai tornei marchiati con il “leoncino”, non tutti conoscono la realtà imprenditoriale di BeKings, né immaginano il lavoro che c’è dietro le quinte. Chi meglio di Giorgia Contu, amministratore delegato di BeKings, può raccontarlo?
Partiamo da te, Giorgia, con una domanda “scorretta”: cosa ci fa una donna al comando in un mondo maschile come quello del calcio?
“Io prima di tutto sono una mamma, mi sono avvicinata al mondo del calcio portando mio figlio agli allenamenti e alle partite. Ho iniziato organizzando le trasferte del gruppo di mio figlio insieme alle altre mamme, poi sono stata coinvolta nell’organizzazione di qualche evento in casa. Ho visto che mi piaceva e che ci sapevo fare, ho capito che c’erano delle potenzialità enormi, come capita spesso quando porti una mentalità imprenditoriale in un ambito gestito in modo familiare, dilettantistico. Ho analizzato i competitor, ho studiato un modello di business e, nel corso degli anni, siamo arrivati fino a BeKings”.
Che cos’è, oggi, BeKings.
“Non siamo una società sportiva, come alcuni credono, ma siamo una vera e propria azienda, con una decina di dipendenti, consulenti e tanti collaboratori. Facciamo bilanci, paghiamo stipendi e tasse, stiamo in piedi se facciamo utili: sembra strano in un mondo come quello del calcio dilettantistico ma è così, facciamo impresa. Il nostro business parte dall’organizzazione degli eventi sportivi, ma non finisce certo lì: gestiamo alberghi, ristoranti, trasporti e svago delle squadre che arrivano in Piemonte, o delle piemontesi che vanno a giocare in altre regioni, come un’agenzia di viaggi. Organizziamo raduni, centri estivi, stage, scuole di formazione e tanto altro”.
Vi siete inventati un modello di business.
“No, non ci siamo inventati niente, perché realtà come la nostra ce ne sono tante in Italia e qualcuna anche in Piemonte, ma siamo riusciti a dare un’impronta tutta nostra, riconoscibile, che si basa su due concetti fondamentali: la qualità e la completezza dell’offerta. Completezza nel senso che gestiamo le esperienze calcistiche delle squadre a 360 gradi, portiamo giocatori, staff e famiglie a vivere esperienze che vanno ben oltre il torneo giocato. Qualità dentro e fuori dal campo: di solito chi organizza grandi eventi in località marine, per esempio, predilige il divertimento all’esperienza calcistica. Noi proponiamo un’esperienza turistica di alto livello, certo, ma nel contempo organizziamo tornei di livello altrettanto alto. Se società come la Juventus partecipano quasi sempre, non è certo per fare turismo…”
Voi come scegliete le professioniste da invitare?
“La premessa è che noi invitiamo tutti, in autonomia e senza nessuna preclusione, infatti abbiamo anche avuto Juventus e Torino insieme alla Gianni Di Marzio Kup, un evento che non è frequente. Seguiamo il nostro modello di business, per cui valutiamo di volta in volta chi invitare rispetto alle categorie, alle location e alle richieste delle società partecipanti. Di nuovo, non ci inventiamo niente: è ovvio che le società che arrivano qui da altre regioni vogliano giocare con la Juventus, che è un brand internazionale. Noi cerchiamo di accontentarle. Allo stesso tempo la Juventus, che ringraziamo sempre per la fiducia che ci riconosce, ci chiede di partecipare a competizioni di alto livello tecnico, e noi cerchiamo di accontentarla. Ma lavoriamo, ripeto, con decine di società professionistiche italiane e straniere, abbiamo avuto anche il Paris Saint Germain, per fare un esempio”.
Prima parlavi di dipendenti, consulenti e collaboratori. Quanto lavoro c’è dietro un torneo?
“Tantissimo, soprattutto se tutte le settimane proponi eventi con decine di squadre, se non centinaia, spesso su più impianti sportivi, a Torino e in giro per l’Italia: in questa stagione, oltre ad Andora in Liguria, organizziamo eventi a Roma, Verona, Marina di Massa, Milano e Firenze. E anche a Valencia, in Spagna. Quello che si vede sul campo è solo la punta dell’iceberg, è molto più grande la parte che non si vede. Prima si scelgono data, location e categorie coinvolte, si fa un progetto. Il contatto con le società e gli addetti ai lavori è continuo: mandiamo noi gli inviti, spesso ci chiedono loro di partecipare, a volte organizziamo eventi ad hoc, come i test match con le professioniste. La logistica richiede un lavoro personalizzato per ogni singola squadra che arriva da fuori: a che ora arrivano, come si muovono, quando giocano, dove dormono e dove mangiano, se vogliono visitare lo Juventus Stadium o altro. Nei tornei più grandi, ospitiamo centinaia di persone in decine di alberghi…. Durante i tornei ci occupiamo di tutto: la biglietteria, gli addetti ai campi e agli spogliatoi, gli arbitri. E poi ci sono la gestione dei pranzi sul campo, del bar, dei servizi fotografici con la vendita diretta. E ancora, ogni torneo richiede una sua locandina, una pagina sul nostro sito, dove arrivano a decine le iscrizioni e le richieste di informazioni, e dove pubblichiamo i risultati in tempo reale, o quasi. Ci sono i social, Facebook e Instagram. Potrei andare avanti per ore, e aggiungo che siamo solo all’inizio, perché abbiamo tanti progetti nuovi in via di sviluppo”.
Un lavoro impressionante.
“Sì, ma anche bellissimo, perché i sorrisi dei bambini e dei ragazzi che giocano a pallone ripagano di ogni sforzo. Chi partecipa ai nostri tornei, di solito, torna: vuol dire che si è trovato bene. Fare impresa in Italia non è facile, ma può essere molto gratificante”.
INTERVISTA - L’amministratore delegato: “Siamo una vera e propria azienda, con una decina di dipendenti. Non solo tornei, organizziamo raduni, centri estivi, stage, scuole di formazione e tanto altro, gestiamo logistica, trasporti e alberghi. Ragioniamo con logiche di mercato, anche nell’invitare le società professionistiche, che partecipano ai nostri eventi perché sono di alto livello tecnico”
Grandi tornei tutte le settimane, tante professioniste in campo insieme a dilettanti in arrivo da tutta Italia, decine di partite ogni week end: ormai BeKings, la società di organizzazione eventi che fa capo a Giorgia Contu e Marco Mameli, si è imposta come una solida realtà nel panorama calcistico torinese, piemontese e anche nazionale. Tanti partecipano ai tornei marchiati con il “leoncino”, non tutti conoscono la realtà imprenditoriale di BeKings, né immaginano il lavoro che c’è dietro le quinte. Chi meglio di Giorgia Contu, amministratore delegato di BeKings, può raccontarlo?
Partiamo da te, Giorgia, con una domanda “scorretta”: cosa ci fa una donna al comando in un mondo maschile come quello del calcio?
“Io prima di tutto sono una mamma, mi sono avvicinata al mondo del calcio portando mio figlio agli allenamenti e alle partite. Ho iniziato organizzando le trasferte del gruppo di mio figlio insieme alle altre mamme, poi sono stata coinvolta nell’organizzazione di qualche evento in casa. Ho visto che mi piaceva e che ci sapevo fare, ho capito che c’erano delle potenzialità enormi, come capita spesso quando porti una mentalità imprenditoriale in un ambito gestito in modo familiare, dilettantistico. Ho analizzato i competitor, ho studiato un modello di business e, nel corso degli anni, siamo arrivati fino a BeKings”.
Che cos’è, oggi, BeKings.
“Non siamo una società sportiva, come alcuni credono, ma siamo una vera e propria azienda, con una decina di dipendenti, consulenti e tanti collaboratori. Facciamo bilanci, paghiamo stipendi e tasse, stiamo in piedi se facciamo utili: sembra strano in un mondo come quello del calcio dilettantistico ma è così, facciamo impresa. Il nostro business parte dall’organizzazione degli eventi sportivi, ma non finisce certo lì: gestiamo alberghi, ristoranti, trasporti e svago delle squadre che arrivano in Piemonte, o delle piemontesi che vanno a giocare in altre regioni, come un’agenzia di viaggi. Organizziamo raduni, centri estivi, stage, scuole di formazione e tanto altro”.
Vi siete inventati un modello di business.
“No, non ci siamo inventati niente, perché realtà come la nostra ce ne sono tante in Italia e qualcuna anche in Piemonte, ma siamo riusciti a dare un’impronta tutta nostra, riconoscibile, che si basa su due concetti fondamentali: la qualità e la completezza dell’offerta. Completezza nel senso che gestiamo le esperienze calcistiche delle squadre a 360 gradi, portiamo giocatori, staff e famiglie a vivere esperienze che vanno ben oltre il torneo giocato. Qualità dentro e fuori dal campo: di solito chi organizza grandi eventi in località marine, per esempio, predilige il divertimento all’esperienza calcistica. Noi proponiamo un’esperienza turistica di alto livello, certo, ma nel contempo organizziamo tornei di livello altrettanto alto. Se società come la Juventus partecipano quasi sempre, non è certo per fare turismo…”
Voi come scegliete le professioniste da invitare?
“La premessa è che noi invitiamo tutti, in autonomia e senza nessuna preclusione, infatti abbiamo anche avuto Juventus e Torino insieme alla Gianni Di Marzio Kup, un evento che non è frequente. Seguiamo il nostro modello di business, per cui valutiamo di volta in volta chi invitare rispetto alle categorie, alle location e alle richieste delle società partecipanti. Di nuovo, non ci inventiamo niente: è ovvio che le società che arrivano qui da altre regioni vogliano giocare con la Juventus, che è un brand internazionale. Noi cerchiamo di accontentarle. Allo stesso tempo la Juventus, che ringraziamo sempre per la fiducia che ci riconosce, ci chiede di partecipare a competizioni di alto livello tecnico, e noi cerchiamo di accontentarla. Ma lavoriamo, ripeto, con decine di società professionistiche italiane e straniere, abbiamo avuto anche il Paris Saint Germain, per fare un esempio”.
Prima parlavi di dipendenti, consulenti e collaboratori. Quanto lavoro c’è dietro un torneo?
“Tantissimo, soprattutto se tutte le settimane proponi eventi con decine di squadre, se non centinaia, spesso su più impianti sportivi, a Torino e in giro per l’Italia: in questa stagione, oltre ad Andora in Liguria, organizziamo eventi a Roma, Verona, Marina di Massa, Milano e Firenze. E anche a Valencia, in Spagna. Quello che si vede sul campo è solo la punta dell’iceberg, è molto più grande la parte che non si vede. Prima si scelgono data, location e categorie coinvolte, si fa un progetto. Il contatto con le società e gli addetti ai lavori è continuo: mandiamo noi gli inviti, spesso ci chiedono loro di partecipare, a volte organizziamo eventi ad hoc, come i test match con le professioniste. La logistica richiede un lavoro personalizzato per ogni singola squadra che arriva da fuori: a che ora arrivano, come si muovono, quando giocano, dove dormono e dove mangiano, se vogliono visitare lo Juventus Stadium o altro. Nei tornei più grandi, ospitiamo centinaia di persone in decine di alberghi…. Durante i tornei ci occupiamo di tutto: la biglietteria, gli addetti ai campi e agli spogliatoi, gli arbitri. E poi ci sono la gestione dei pranzi sul campo, del bar, dei servizi fotografici con la vendita diretta. E ancora, ogni torneo richiede una sua locandina, una pagina sul nostro sito, dove arrivano a decine le iscrizioni e le richieste di informazioni, e dove pubblichiamo i risultati in tempo reale, o quasi. Ci sono i social, Facebook e Instagram. Potrei andare avanti per ore, e aggiungo che siamo solo all’inizio, perché abbiamo tanti progetti nuovi in via di sviluppo”.
Un lavoro impressionante.
“Sì, ma anche bellissimo, perché i sorrisi dei bambini e dei ragazzi che giocano a pallone ripagano di ogni sforzo. Chi partecipa ai nostri tornei, di solito, torna: vuol dire che si è trovato bene. Fare impresa in Italia non è facile, ma può essere molto gratificante”.