Ormai è fatta: Paolo Petrucci è il nuovo allenatore dell’Atletico Torino. Ancora da capire se prenderà il posto di Ligato nel gruppo ’00 (ipotesi più probabile) oppure se andrà a sedersi sulla panchina Allievi ’99, squadra allenata nell’ultima stagione da Giovanni Scopacasa. Tantissime le offerte da parte di società piemontesi per il tecnico campione regionale 2014 con la J Stars: mesi intensi conclusi con la decisione di approdare in via Palatucci, con tanta voglia di dimenticare la recente “scottatura” del Venaria. Ecco le parole di Paolo Petrucci:

’99 O 2000?
“Penso di accasarmi all’Atletico Torino. Abbiamo trovato l’accordo e non credo di dover cambiare idea a meno che non mi venga proposto qualcos’altro. Non so ancora bene se prenderò il gruppo ’99 o il 2000 e penso che entro settimana prossima verrà sciolto anche questo dubbio, bisognerà capire anche quale sarà la decisione della società”

RICHIESTISSIMO
“Mi hanno chiamato quasi tutte le società piemontesi: sono andato a parlare col Lucento, c’è stata la possibilità di andare al Chieri e ho parlato anche con Renato Carrain a proposito di questo suo nuovo progetto nel Settore giovanile. Renato ha sempre fatto grandi cose e devo dire che ero molto allettato. Ma questa sua idea comporta che chiunque ne prenda parte debba spendere tante energie. Io ora sono stanco e non voglia di sbattermi, voglio fare l’allenatore e non il direttore sportivo. Speravo anche in una chiamata del Torino che però non c’è stata”.

VOGLIO POTER LAVORARE CON SERENITA’
“Sono rimasto molto scottato da quello che mi è successo ultimamente e quindi cercavo qualcosa di tranquillo dove poter lavorare con serenità. Ormai di calcio e dei ragazzi si parla sempre meno. Quello che interessa sono solo più i soldi, spostamenti di giocatori e i genitori che portano i propri figli dappertutto. E’ diventata una porcheria perché i valori di giocatori e allenatori vengono messi in secondo piano. Io sono più attento a quello che è l’insegnamento ai ragazzi e sono contento della scelta Atletico Torino perché non mi hanno fatto discorsi del tipo “Prendiamo te così ci porti 7 giocatori”. Io non porto via nessuno a nessuno: ho parlato coi genitori del gruppo 2000 e sarebbero tutti contenti se venissi io, mentre col gruppo ’99 non ho ancora avuto contatti”.