Giovedì, 26 Dicembre 2024
Venerdì, 18 Settembre 2015 19:05

Alpignano - Marco Chisari: "Sono qui per dare un'impronta manageriale, la società va gestita come un'azienda"

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INTERVISTA - Il nuovo vicepresidente esecutivo e (per ora) direttore generale: "Siamo una società di Eccellenza da tutti i punti di vista, con più di 300 tesserati e 60 dirigenti, e come tali andiamo gestiti. Con Savino Granieri nessun problema, Sergio Grassi mio braccio destro dal punto di vista tecnico".

 

“Ero seduto sul bordo della piscina, per testare la temperatura dell’acqua con un piede… Poi è passato qualcuno e mi ha spinto dentro. Fredda o non fredda, sono a mollo e devo nuotare”.

E stai a galla?

“Per fortuna so nuotare bene…”

Inizia con una metafora e una risata la chiacchierata con Marco Chisari, il volto nuovo dell’Alpignano. Che poi volto nuovo non è, visto che siede nel consiglio direttivo e “quest’estate la Prima squadra l’ho fatta io, puntando sui giovani”. Nuovo piuttosto è il suo ruolo, “vicepresidente esecutivo e, per ora, anche direttore generale”, spiega. Tradotto, il primo riferimento per tutti, ad Alpignano, è diventato lui.

“Posso chiarire subito un punto? Savino Granieri si è dimesso, per un problema con il presidente nel cui merito preferisco non entrare. Nessuno lo ha mandato via, lui è la memoria storica della società e ha contatti con tutti. Io non ho nessun problema con lui, anzi se si chiarisse non il presidente…”

E allora, Marco, perché questa “svolta” societaria che ha portato alla tua nomina a vicepresidente esecutivo?

“Alpignano è una società di Eccellenza, non solo per la categoria della Prima squadra, ma siamo eccellenti come squadre, come strutture, come quadro tecnico e dirigenziale. Una società di eccellenza deve essere gestita come un’azienda, parliamo di quasi 300 tesserati e una sessantina di dirigenti, non possiamo più ragionare come una società – con tutto il rispetto – di Terza categoria”.

Quindi tu dovrai dare questa impronta manageriale.

“Lavoro in banca da 28 anni, qualcosa ci capisco… L’Alpignano calcio ormai è diventata un’azienda e come tale va gestita, se no andiamo verso il fallimento, calcisticamente parlando. Anche nella gestione degli sponsor serve una gestione manageriale, infatti sto già trattando con alcuni marchi a livello nazionale”.

State cercando un nuovo direttore tecnico?

“Non c’è fretta, un passo per volta, anche perché bisogna trovare una persona di fiducia. Intanto, la parte tecnica della società è stata affidata a Sergio Grassi, che sarà il mio braccio destro per tutti i discorsi di campo”.

Ti sei preso un bell’impegno…

“Eh sì, 24 ore su 24. Ma l’Alpignano andava gestito in maniera diversa, ripeto, come un’azienda. E così faremo”.

Ultima modifica il Venerdì, 18 Settembre 2015 19:16

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