Cinque anni di squalifica al giocatore e multa di 500 euro alla società per responsabilità oggettiva. Majik Metolli e la Castellettese pagano a caro prezzo quanto successo durante e al termine della partita del campionato Allievi contro il Varallo Pombia del 27 settembre. Secondo quanto riportato sul Comunicato Ufficiale di Novara num. 15 dell'8 ottobre, Metolli dopo essere stato espulso per un pugno dato ad un avversario, avrebbe pronunciato "frasi ingiuriose nei suoi confronti" peggiorando la propria posizione al termine della partita. Nel parcheggio del campo infatti Metolli "si aggrappava alla vettura del direttore di gara e sferrava un violentissimo calcio a martello col piede destro sul viso dell'arbitro procurandogli forte dolore". Trasportato poi in ospedale, all'arbitro "veniva riscontrata la frattura pluriframmentaria scomposta delle ossa nasali, la perdita di elementi dentari".

Queste le parole di Antonello Tugulu, responsabile del Settore giovanile della Castellettese: "Al momento non intendiamo fare ricorso perché riteniamo che la situazione sia stata valutata nel modo corretto. Ora abbiamo solo voglia di parlare di calcio. Il ragazzo era della Castellettese da una ventina di giorni, ma è del paese e lo conosciamo. Non aveva mai avuto atteggiamenti di questo tipo. L'espulsione durante la partita è stata giusta, l'arbitro ha applicato il regolamento".
E sulla multa di 500 euro inflitta alla Castellettese, Tugulu si esprime così: ""Noi come società abbiamo fatto il possibile per evitare quanto successo. Ci dobbiamo ancora riunire in consiglio ma non credo presenteremo reclamo perché credo che anche in questo caso la situazione sia stata valutata nel modo giusto".

Di seguito viene riportato quanto scritto sul Comunicato Ufficiale num 15 di Novara: 

SQUALIFICA FINO AL 30/9/2020
METOLLI MAJIK (CASTELLETTESE)

"ALLONTANATO DAL CAMPO PER AVER COLPITO CON UN PUGNO SULLA SPALLA UN AVVERSARIO. DOPO IL PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE TENTAVA DI INTIMIDIRE IL DIRETTORE DI GARA CON ATTEGGIAMENTI MINACCIOSI PRONUNCIANDO FRASI INGIURIOSE NEI SUOI CONFRONTI E NEI CONFRONTI DELLA DI LUI MADRE SIA IN ITALIANO CHE IN ALBANESE, VENENDO POI ALLONTANATO A FORZA DAI COMPAGNI. AL TERMINE DELLA GARA CERCAVA DI ENTRARE NELLO SPOGLIATOIO DELL'ARBITRO PER CHIEDERGLI CON FARE MINACCIOSO, CHIARIMENTI IN MERITO ALLA SUA ESPULSIONE VENENDO POI ALLONTANATO DA UN DIRIGENTE DELLA CASTELLETTESE. SUCCESSIVAMENTE, MENTRE IL DIRETTORE DI GARA SI ACCINGEVA AD USCIRE DAL PARCHEGGIO DELLA STRUTTURA SPORTIVA A BORDO DELLA PROPRIA AUTOVETTURA GUIDATA DAL PADRE, IL METOLLI, APPROFITTANDO DELLA CIRCOSTANZA CHE IL DI LUI PADRE AVEVA FERMATO L'AUTOVETTURA DELL'ARBITRO PER CHIEDERE SPIEGAZIONI SULL'ESPULSIONE DEL FIGLIO E DEL FATTO CHE IL DIRETTORE DI GARA AVEVA APERTO LA PORTIERA DELLA VETTURA, SI AGGRAPPAVA ALLA VETTURA MEDESIMA E SFERRAVA UN VIOLENTISSIMO CALCIO A MARTELLO COL PIEDE DESTRO SUL VISO DELL'ARBITRO, PROCURANDOGLI FORTE DOLORE,FACENDOGLI USCIRE SANGUE DAL NASO E DALLA BOCCA E SPACCANDOGLI QUATTRO DENTI. IL METOLLI DOPO AVERE COMPIUTO L'AGGRESSIONE SI ALLONTANAVA MENTRE IL DIRETTORE DI GARA VENIVA ASSISTITO DA UN DIRIGENTE DELLA CASTELLETTESE CHE LO ACCOMPAGNAVA ALL'INTERNO DELLA STRUTTURA PER LE CURE DEL CASO. VENIVA POI CHIESTO L'INTERVENTO DELL'AMBULANZA CON LA QUALE L'ARBITRO VENIVA TRASPORTATO AL PRONTO SOCCORSO DELL'OSPEDALE DI BORGOMANERO DOVE GLI VENIVA RISCONTRATA LA FRATTURA PLURIFRAMMENTARIA SCOMPOSTA DELLE OSSA NASALI, LA PERDITA DI ELEMENTI DENTARI E GLI VENIVA PRATICATO UN PUNTO DI SUTURA SOTTO L'OCCHIO DESTRO".