Pianezza, in provincia di Torino, nella sede centrale del nuovo “Musinè Sport Village”. Luserna San Giovanni, nel pinerolese. Carnate e Agrate, nella provincia lombarda di Monza e Brianza. Massa Carrara in Toscana. Antey di Sant’André, sulle montagne di Aosta. Nel fresco del Trentino Alto Adige ecco Bolzano, Bressanone, Pergine Valsugana, Fornace e la bellissima Val Gardena. Dall’altra parte d’Italia Palmi, vicino a Reggio Calabria. E ancora lo splendore di Olbia e Sassari, nel nord della Sardegna.
Sono le location che hanno ospitato i camp estivi - summer camp, city camp o day camp - dell’Individual Soccer School (ISS la sigla), la Scuola calcio individuale fondata dieci anni fa da Denis Sanseverino, Vincenzo Friso e Giordano Piras, oggi realtà più che affermata nel calcio piemontese ma non solo.
“Abbiamo coinvolto più di 2500 ragazzi - spiega Sanseverino - in una trentina di camp sparsi in giro per l’Italia. Un grande impegno per i nostri istruttori, ma anche una grande soddisfazione, perché vedere il frutto del proprio lavoro è gratificante. Il frutto del nostro lavoro non è solo la crescita tecnica dei ragazzi, per portare al cento per cento lo sviluppo delle loro potenzialità. È vederli crescere nella sicurezza e nell’autostima, vedere che si divertono ed escono dal campo stanchi, ma con il sorriso. I camp di questa estate sono stati un successo incredibile, per questo noi dell’ISS vogliamo ringraziare tutti quelli che si sono impegnati per la loro riuscita, tutti gli istruttori e in particolare Gianni e Piero Spanu dell'ISS Sardegna per la loro professionalità, serietà e onestà. E soprattutto un grazie a tutti quelli che ci hanno dato fiducia, ragazzi e famiglie: sono stati tanti”.



INDIVIDUAL SOCCER SCHOOL
Ma che cos’è l’Individual Soccer School? Come funziona? Il centro della filosofia calcistica dell’ISS sta in una formula, 1 contro 1. Ovvero un istruttore, un allievo. È un metodo di lavoro impossibile per le società sportive, è il “senso” che hanno - o dovrebbero avere - le scuole individuali, che non per caso si chiamano così.
“Il nostro metodo di lavoro - spiega Sanseverino - è il frutto del vissuto calcistico, dello studio e delle esperienze, siamo andati a vedere come lavorano a Barcellona, Real Madrid e Ajax, ma anche in Russia, in Svizzera, in Inghilterra. Il ragazzo è sempre al centro del nostro progetto, ognuno con le sue caratteristiche uniche: chi viene da noi non arriva in serie A, questo lo diciamo sempre, ma sfrutta i suoi talenti al massimo delle sue possibilità, cresce nella sicurezza e nell’autostima, impara a stare nel contesto squadra, a far parte del gruppo”.
Le fasi del lavoro: prima di tutto un attento scouting del ragazzo, per valutare le principali lacune su cui intervenire. L’aspetto coordinativo viene prima di tutto (movimento, corsa, postura, gestualità), poi la tecnica e la velocità, infine l’intelligenza calcistica. Tutto ciò attraverso la capacità di dimostrazione del gesto da parte degli istruttori, perché l'esperienza insegna che un ragazzo apprende più velocemente se vede eseguito più volte il gesto correttamente e a sua volta lo ripete più volte.
“Con noi a Pianezza - continua Sanseverino - lavorano circa 300 ragazzi all’anno, di cui una sessantina di portieri all’interno del progetto “Io paro”. Collaboriamo anche con alcune società, ma in questa fase abbiamo più richieste di quelle che riusciamo a soddisfare. Un passo per volta, la qualità del lavoro viene prima di tutto: o facciamo le cose per bene, o preferiamo non farle”.

OBIETTIVI
La missione del metodo di lavoro dell’ISS è quella di fornire ai propri allievi una formazione individuale più ampia possibile sul gioco calcio. Un estratto dal sito www.individualsoccerschool.it.
“I nostro obiettivi sono dare all'allievo una conoscenza delle gestualità tecniche totale; aiutare l'allievo a sviluppare l'intelligenza calcistica; fare in modo che l'allievo sia creativo; insegnare la cultura del lavoro; sportività, rispetto per l'avversario; la vittoria è importante ma non più della prestazione o della personalità; fare in modo che il gioco calcio sia vissuto come uno sport divertente da giocatori, istruttori e genitori.
La nostra filosofia si basa sul gioco di squadra che può avvenire solo se i componenti possiedono le qualità tecniche individuali per controllare la palla, passare la palla, inventiva e dribbling, velocità e rapidità di esecuzione e di pensiero. Di conseguenza l'Individual Soccer School si focalizza sull'insegnamento delle gestualità tecniche e della rapidità di esecuzione con resistenza alla velocità.
Come calciatore che frequenta i nostri corsi potrai usufruire dei seguenti benefici: migliore coordinazione, flessibilità, orientamento, rapidità, migliore dominio della palla, conoscenza di tutte le gestualità tecniche, formazione per diventare un giocatore intelligente, migliore forma fisica, migliore velocità, sportività, comportamento corretto nel rispetto di compagni, avversari e coach, maggiore visione di gioco, fiducia nei propri mezzi, creatività, giocate estrose, piacere nell'allenamento”.

UN PO’ DI NOMI
Responsabili progetto ISS: Giordano Piras, Denis Sanseverino, Vincenzo Friso
Responsabile progetto “Io paro”: Mauro Barbero
Istruttori ISS: Massimiliano Santarossa, Fabrizio Lazzeri, Luigi Casula, Enzo Bardascino, Stefano Re, Federico Fava, Maurizio Cocino, Franesco Atteritano, Alessandro Cretazzo, Matteo Ciampella, Stefano Piccoli, Andrea Pareschi, Marcello Todella, Sabato Manzi, Fabio Lombardi, Andrea Mandes, Stefano Gaino, Gianmarco Morosini, Vincenzo Vessuti
Istruttori portieri ISS: Gabriele Frasca, Salvatore Incardona

{gallery}individual soccer school{/gallery}