AMICHEVOLE - Azzurrini sconfitti 3-2 nella prima delle due amichevoli in programma allo stadio ‘Tubaldi’. Guidi: “Abbiamo fatto un passo indietro”
Non bastano i gol di Manolo Portanova e Alessio Riccardi alla Nazionale Under 19, battuta 3-2 dai pari età dell’Ungheria nell’amichevole disputata allo stadio ‘Nicola Tubaldi’ di Recanati. Una sconfitta indolore per gli Azzurrini, che un mese fa avevano centrato il primo obiettivo stagionale conquistando la qualificazione alla Fase elite del Campionato Europeo grazie ai tre successi ottenuti con Estonia (3-0), Finlandia (3-0) e Danimarca (1-0).
Nella prima delle due amichevoli in programma a Recanati (lunedì alle 14.30 si replica con la Slovacchia), il tecnico Federico Guidi ha voluto vedere all’opera gli esordienti Bouah, Salcedo, Vignato e Schirò, con i primi tre schierati dal primo minuto e il centrocampista dell’Inter entrato a partita in corso ed espulso in un concitato finale, che ha visto le due squadre terminare il match in inferiorità numerica.
Davanti a oltre mille spettatori, con centinaia di ragazzi delle scuole del territorio sugli spalti a sostenere gli Azzurrini, Italia e Ungheria hanno dato vita ad una sfida ricca di gol ed emozioni, sbloccata dopo appena due minuti dagli ospiti grazie ad una ripartenza finalizzata da Kiss. Colpita a freddo, la squadra di Guidi ha reagito trovando il pareggio al 12’ della ripresa con un colpo di testa di Manolo Portanova, ma quattro minuti più tardi Szobosziai con uno splendido calcio di punizione all’incrocio dei pali ha riportato avanti l’Ungheria. Gli Azzurrini hanno sfiorato il pareggio con Salcedo, buona la sua prova, e con una traversa colpita da Riccardi, subendo in contropiede a metà del secondo tempo il terzo gol ad opera di Szabols. Al 35’ Riccardi in mischia ha accorciato le distanze, ma il forcing finale non è bastato per raggiungere il pareggio.
"Queste due partite – l’analisi di Federico Guidi - ci servivano per valutare nuovi ragazzi e ampliare il gruppo in previsione della Fase elite. Alla squadra avevo chiesto di fare un passo in avanti nella qualità del gioco, ma invece c’è stato un passo indietro: in campo siamo stati discontinui, giocando con un’intensità minore rispetto alle tre gare della prima fase dell’Europeo. È un atteggiamento che non mi è piaciuto perché ogni partita deve essere un’occasione per crescere”. Le note positive sono arrivate dai nuovi: “Per atteggiamento, voglia e giocate hanno fatto una buona prestazione. Va anche detto che abbiamo schierato una squadra più giovane rispetto all’Ungheria, loro avevano in campo tutti classe 2000 mentre noi avevamo 5 ragazzi del 2001”.
Fonte: www.figc.it