INTERVISTA - Gabriel Piazza sta trascinando a suon di gol il suo San Giacomo Chieri verso un obiettivo quasi impensabile ad inizio stagione come le fasi finali, il bomber biancoblu si racconta alla sua prima incredibile partecipazione ai campionati regionali
Classe 2008 ma gioca in pianta stabile negli allievi, Gabriel Piazza è il protagonista assoluto di una delle squadre più sorprendenti della stagione, il San Giacomo Chieri che, grazie anche alle sue 23 reti in 21 giornate, si trova in lotta per un posto alle fasi finali e addirittura anche per il titolo a poche giornate dalla fine del campionato.
“Sono cresciuto sin da piccolo nel Mezzaluna Calcio di Villanova e prima di approdare l’anno scorso al San Giacomo Chieri ho avuto una parentesi di una stagione durante la pandemia alla Sca Asti, ho sempre avuto un buon rapporto con tutti gli allenatori: da Luca Gamba quando ero più piccolo ai più recenti Luca Crivello e Roberto Rosano, passando per Samuel Mortara, Alessio Tronchi e Cristian Boccadamo, tutti sono stati in qualche modo importanti per la mia carriera. In campo sono un’ala sinistra di grande corsa, do il mio meglio quando ricevo dei lanci lunghi, ma posso anche ricevere palla da posizione defilata per poi puntare l’uomo e scegliere se accentrarmi e calciare con il mio piede forte o andare sul sinistro, con cui quest’anno ho fatto tanti gol anche per il fattore imprevedibilità. Il calciatore a cui mi ispiro e che mi ha fatto innamorare di questo sport è Cristiano Ronaldo, la rovesciata in Champions League, nonostante sia stata contro la mia squadra del cuore che è la Juventus, mi ha fatto capire che avrei voluto fare questo ed ho anche allenato molto il piede debole guardando il suo modo di calciare”.
Ti aspettavi di giocare stabilmente con i ragazzi del 2007?
“Inizialmente, durante la preparazione atletica di agosto, non ero molto fiducioso perché non mi sentivo abbastanza in forma e performante per poter giocare negli Allievi, poi grazie a mio padre che mi ha sempre spronato ho riacquisito fiducia in me stesso e mi sono convinto a fare questo passo in avanti e direi che fino ad ora è andata molto bene anche per merito del mister Rosano che ha sempre creduto in me e dei miei compagni con cui mi trovo molto bene e che mi hanno accolto nel migliore dei modi”.
State facendo un campionato straordinario, oltre le aspettative.
“Sono sincero, l’anno scorso abbiamo raggiunto la promozione ed è stato un traguardo importantissimo; quindi, l’obiettivo che ci eravamo prefissati all’inizio di questa stagione era quello di mantenere la categoria ma, vincendo una partita dopo l’altra, ci siamo resi conto di essere un gruppo molto forte che poteva ambire anche a qualcosa di più. Abbiamo giocatori fortissimi, uno su tutti il nostro centrocampista Alessandro Silvestri, quando porta palla trasmette una sicurezza incredibile, sembra che non la possa perdere mai. Sappiamo che sarà complicato entrare tra le prime tre perché nel nostro girone ci sono squadre fortissime come il Chieri, l’Acqui, l’Asti e il Derthona, ma dopo il derby di andata che abbiamo vinto 2-1 contro il Chieri è scattato qualcosa, abbiamo preso consapevolezza dei nostri mezzi e adesso vogliamo giocarcela fino in fondo per raggiungere le fasi finali; il calendario è dalla nostra parte, dobbiamo giocare solo lo scontro diretto con il Derthona, mentre le altre squadre ne hanno qualcuno in più e speriamo che possano lasciare per strada qualche punto per approfittarne”.
Che rapporto hai con la tua famiglia, ti ha sempre appoggiato?
“Fortunatamente ho un ottimo rapporto con la mia famiglia, mio fratello Lorenzo è un anno più piccolo e gioca anche lui nel San Giacomo e mio padre ci ha sempre seguiti fin da piccoli, motivandoci nei momenti di difficoltà, ma senza la presunzione di voler sostituire la sua volontà con la nostra. Per me è stato molto importante perché mi ha migliorato sia dal punto di vista tecnico, è stato come un secondo allenatore costante, sia da quello della determinazione mentale e gliene sono grato”.
In cosa pensi di dover ancora migliorare e cosa vedi nel tuo futuro?
“Dal punto di vista tecnico forse la caratteristica in cui sono più carente è il gioco aereo, ma mi allenerò per essere più completo, per questa stagione il mio obiettivo personale è quello di segnare una tripletta, ci tengo molto anche perché il direttore sportivo mi ha promesso di regalarmi il pallone in caso ci riuscissi, non so se riuscirò a vincere la classifica marcatori perché Trinchero segna tantissimo, ma sicuramente ci proverò. In futuro mi vedo ancora al San Giacomo, mi ci trovo molto bene e mi piacerebbe crescere insieme alla squadra arrivando magari a giocare nella Juniores nazionale, il potenziale è davvero altissimo secondo me. Ovviamente dentro di me c’è sempre il sogno del professionismo e, vedere che anche giocatori fortissimi nel mio ruolo come Federico Chiesa hanno dei momenti di difficoltà, mi ha fatto capire che sono persone normali e questa cosa mi da fiducia nel pensare che anche io potrò magari raggiungere quel livello”.