Domenica, 24 Novembre 2024
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 798

Lunedì, 15 Giugno 2015 14:07

Coppa Piemonte - I migliori in campo di Lesa Vergante e DB Alessandria

Scritto da

GIOVANISSIMI FASCIA B / LA FINALE - Il titolo va ai neroverdi di Fabrizio Capelletti, in virtù del 2-0 firmato Erradi e Manni. L'MVP però è Picariello: il numero 7 fa tutto quello che deve con una dedizione invidiabile, gli manca solo gol, ma per come ha giocato non è mica un problema

 

DON BOSCO ALESSANDRIA-LESA VERGANTE 0-2
RETI: pt 32' Erradi, 35' rig. D. Manni
DON BOSCO ALESSANDRIA (4-4-2): Pizzo 6 (1' st A. Fiorini 7); L. Fiorini (18' st Bello 6.5), Francese 6, Mucci 6.5 (26' st Gualco sv), Rossin 6; S. Fiorini 6.5, Usai 6 (20' st Stefani 6), Laiolo 6 (14' st Grassano sv), Puppo 6; Myrta 6.5, Esposito 5. All. Marco Mucci
LESA VERGANTE (3-4-1-2): Ciampini 7; Baldi6.5, Prone7.5, Brunello 6.5 (5' st Pasciuti 7); Picariello 9, Manfredini 7, D. Manni 7, S. Manni 6.5; Erradi 8.5; Felici 6.5 (8' st Sorcinelli 7), Giordani 6.5. A disp. Amendola, Lombardi, Borukgamage, Pozzi, Zaveri. All. Fabrizio Capelletti

 

Picariello (Lesa Vergante): il migliore in campo per distacco. Partecipa a tutte le azioni più importanti della partita, non solo in fase offensiva. Nell’azione del vantaggio pennella un cross al bacio per Erradi che deve solo spingere dentro, poi macina chilometri sulla sua fascia di competenza facendo venire il mal di testa a Rossin. Nella ripresa si immola due volte – in azioni diverse – su due conclusioni che sarebbero finite in porta, ed avrebbero riaperto la finale. Infinito. 

Erradi (Lesa Vergante): si posiziona in campo alle spalle di Felici e Giordani e, soprattutto nel primo tempo, cambia passo alla sua squadra quando entra in possesso della palla. A fine tempo sale in cattedra: prima sblocca il risultato facendosi trovare al posto giusto, poi si inventa un’imbeccata geniale per Giordani che viene steso in area – e Manni farà 2 a 0 -. Unica pecca: a volte si perde nei giochetti, ma se crescendo dovesse migliorare questo aspetto…

Sorcinelli (Lesa Vergante): rileva uno stanco Felici ad inizio ripresa, quando i suoi hanno bisogno di stimoli nuovi per non perdere lucidità e concentrazione. Lui risponde presente e dà l’anima nella mezz’ora che il suo allenatore gli concede. Corre tantissimo e riporta vivacità in un gruppo che forse stava commettendo l’errore più grave: rilassarsi. 

Prone (Lesa Vergante): un vero e proprio leader, non solo per la difesa ma per tutti i suoi compagni. Schierato al centro della linea a tre – ‘alla Bonucci’ – comanda il suo reparto con sicurezza e all’occorrenza striglia i compagni se distratti o non al top. Non può contare su leve importanti, ma finché gioca con questo carattere non gli manca nulla. Roccioso.

Pasciuti (Lesa Vergante): un altro subentrato dalla panchina finisce tra i nostri migliori in campo. Si tratta del numero 16, inserito da Capelletti al posto di Brunello al 5’ del secondo tempo. Su quella fascia gioca il loro giocatore più pericoloso – Fiorini – e Pasciuti praticamente lo annulla. In velocità non si fa mai saltare, è già per questo merita un voto alto. 

Mucci (DB Alessandria): in teoria centrale difensivo nello schieramento iniziale a quattro, poi nella pratica funge da ultimo uomo dovendo la sua squadra aspettare gli avversari che hanno un ritmo migliore. Il numero 5 si comporta sempre molto bene, nei gol subiti non ha colpe ma soffre con l’ingresso in campo di Sorcinelli. Prese le misure, riesce a tenere a bada pure lui, ma i suoi perdono ugualmente. 

S. Fiorini (DB Alessandria): il più attivo e presente della compagine di Alessandria. Ha un gran passo e prova a sfruttarlo, fino a quando il tecnico avversario non prende dei provvedimenti per cercare di arginarlo. Ad inizio ripresa si fa notare prima per una bella azione personale conclusa con un tiro in porta ben parato da Ciampini, e poi con una scivolata con la quale impedisce a Picariello il tiro. Nel finale cala un po’ e Pasciuti lo contiene. 

Myrta (DB Alessandria): non smette mai di crederci o di provarci, fino all’ultimo istante. Ma la vera palla gol – che se avesse concretizzato, forse, staremmo parlando di un’altra partita – se l’è costruita dopo 23 minuti. Lasciati due avversari sul posto, entra in area e conclude sicuro di fare gol: Ciampini compie un miracolo, però, rovinandogli la festa. Un bel numero 9 in ogni caso. 

 

Ultima modifica il Martedì, 16 Giugno 2015 10:16

Registrati o fai l'accesso e commenta