SOCIETA' - Il presidente Riccardo Savant: "Non vediamo l’ora di ricominciare ma la salute dei nostri ragazzi viene ovviamente prima di tutto. Le società hanno bisogno di aiuto dalle istituzioni, noi vogliamo proseguire il cammino cominciato con la realizzazione del nuovo campo in erba sintetica all’interno del centro di via Biaune. Stiamo lavorando affinché il Ciriè Calcio torni ad essere un punto di riferimento di questo territorio"
Il Ciriè ha le idee chiare. Nonostante il lungo stop a causa dell’emergenza Coronavirus, la società non è rimasta a guardare, anzi. L’obiettivo dei nerazzurri è proseguire il cammino cominciato quattro anni fa, quando il presidente Riccardo Savant - supportato dai vicepresidenti Luca Capasso, Franco Cotugno e Diego Giarnera - ha preso in mano le redini dello storico sodalizio nato nel 1946, gettando le basi per la crescita prima di tutto della Scuola Calcio e del Settore Giovanile.
Il direttivo ha già ufficializzato i responsabili d’area della prossima stagione, in attesa di avere notizie ufficiali in merito alla ripresa delle attività: confermato il direttore sportivo della Prima Squadra e dell’Under 19, Giampietro Pedretti, mentre il responsabile del Settore Giovanile (dall’Under 17 all’Under 14) sarà Nicola Di Biase, che dopo aver guidato brillantemente i più piccoli, negli ultimi mesi aveva assunto il nuovo ruolo dopo le dimissioni di Claudio Rocchietti. Il coordinatore della Scuola Calcio, infine, sarà Emanuele Maselli che continuerà così a mettere la sua grande esperienza al servizio della società. Nei prossimi giorni, invece, verranno ufficializzati i nomi degli allenatori e degli istruttori a cui verranno affidate le squadre.
A oggi sono 350 i tesserati del Ciriè, con quattro squadre su cinque del Settore Giovanile partecipanti ai Regionali (e una prima nel proprio girone provinciale), una Scuola Calcio capace di vincere la fase autunnale dei campionati con i 2007 e i 2008 (entrambi i gruppi), senza dimenticare le due vittorie nel Grande Slam (2017 e 2019, oltre al secondo posto nel 2018) e soprattutto la possibile qualificazione al SuperOscar - il torneo riservato alle migliori realtà di Torino e Provincia - grazie all’attuale quindicesimo posto nella speciale classifica stilata dagli organizzatori della manifestazione.
«Non vediamo l’ora di ricominciare - ammette Savant - ma la salute dei nostri ragazzi viene ovviamente prima di tutto lo sport: in questo momento passa in secondo piano, è giusto aspettare che la situazione migliori». Il numero uno nerazzurro lancia poi un appello alle istituzioni: «Non riteniamo sia giusto che le responsabilità vengano scaricate sulle società - prosegue Savant - oggi chi si assumerebbe una responsabilità così elevata? I giovani calciatori vanno assolutamente tutelati. Questa è una autentica priorità. Non solo: oggi i costi di gestione sono decisamente elevati e dopo una crisi economica che certamente ci sarà dopo questa drammatica situazione, penso che molti avranno delle difficoltà oggettive. Sia la Lega Nazionale Dilettanti che le istituzioni governative, dallo Stato alle Regioni, ma anche i Comuni, debbano venire incontro alle esigenze delle società che già oggi faticano a far quadrare i conti, cercando di garantire un servizio di qualità alle famiglie del proprio territorio». Di tirare i remi in barca, però, Savant non ne vuole proprio sentir parlare. «L’auspicio è che presto ci si possa parlare con l’Amministrazione comunale per la gestione degli impianti sportivi - termina il patron nerazzurro - e proseguire insieme il cammino cominciato con la realizzazione del nuovo campo in erba sintetica all’interno del centro di via Biaune. C’è molto da fare: oggi più che mai abbiamo bisogno di strutture moderne e all’avanguardia. La passione non ci manca, anzi. L’auspicio è che questa emergenza possa contribuire a far tornare quel senso di appartenenza e attaccamento alla maglia che c’erano qualche anno fa. Stiamo lavorando affinché il Ciriè Calcio torni ad essere un punto di riferimento per tutti i bambini e i ragazzi, oltre che per le loro famiglie, di questo territorio. Per riuscirci, però, dobbiamo andare tutti nella stessa direzione. Noi ci crediamo».
Fonte: ufficio stampa Cirié