Mercoledì, 31 Luglio 2024

12ª PUNTATA / LA POESIA DEL 10 - Seconda puntata della rubrica firmata dal giornalista Eugenio Giannetta, che ci guida per mano nel dedalo degli incroci tra calcio e arte, in tutte le sue forme: letteratura, poesia, cinema, disegno, fotografia... “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino parte dal celebre gol di Maradona all''Inghilterra nei Mondiali del 1986: "L’imprevisto, il genio, l’inaspettato che stupisce, tutto questo è poesia"


Se la scorsa puntata abbiamo parlato di poesia attraverso i libri, questa volta lo faremo attraverso un’altra arte, che si interseca anch’essa con la poesia, ma quasi al confine con la magia: si tratta del cinema.

Cosa ha a che fare con il calcio, chiederete? Innanzitutto è vero che i film che hanno a che fare con il calcio non sono molti. Il punto è che non rendono sullo schermo. Come si può riassumere una partita? È già quella di per sé una sceneggiatura cinematografica con interpreti sempre diversi. Funzionano invece i documentari, le storie di personaggi, le grandi biografie, oppure i film in cui il calcio è solo sullo sfondo, a corollario di qualcosa di più grande: la vita.

Tutto ciò, perché il pensiero magico è un altro elemento chiave del gioco, si mischia al rituale e alla fede, al mantra e alla preghiera in senso lato, come una pillola di speranza condensata in mani giunte e ripetitivi: “ti prego fai gol”, “ti prego para quel rigore”.

Il film di cui vorrei parlare è l’ultimo del regista Paolo Sorrentino: “È stata la mano di Dio”. Il titolo fa riferimento al celebre gesto di Maradona in una Argentina-Inghilterra rimasta nella leggenda dei Campionati Mondiali; era il 1986, quarti di finale, Città del Messico: Pibe de Oro raccolse un pallone spiovente dall’alto, anticipando il portiere in uscita con un beffardo pallonetto di mano, nascosta in un apparente colpo di testa.

Magia. Suggestione. Oggi sarebbe fermato al Var. Forse sarà la vecchiaia che incombe, ma sì, forse oggi si è persa un po’ di magia. Una magia come quella del cinema, dove il protagonista dice di voler fare appunto sua quell’arte, perché “la realtà è scadente”.

Lo stesso protagonista (spoiler) evita una tragedia personale per andare a vedere Maradona allo stadio: “È stata la mano di Dio”, gli dice alla fine lo zio. Maradona a Napoli fu una vera e propria apparizione. E ora, gli amanti delle regole diranno: quel gol non era valido, è stata solo una furbizia. Il mondo è così, diceva un amico, si divide in due: chi ha letto Don Chisciotte e chi no, chi crede nei sogni e negli ideali e chi invece ha uno sguardo più crudo e realista sulla realtà.

Lo stesso vale qui, su questo episodio che rappresenta molto di più della mera cronaca dei fatti, proprio come una poesia, che con una sola parola può illuminare e aprire mondi: contravvenire alla norma, accettare l’irrompere dell’irregolarità come contrappeso alle nostre vite, permettere al fulgore di un gesto di entrare nelle nostre esistenze, significa prendere la realtà e lasciare che la poesia se ne prenda una manciata, per darle colore e nuova luce.

L’imprevisto, il genio, l’inaspettato che stupisce, tutto questo è poesia. Un celebre poeta, critico e pensatore francese parlò di pietra d’inciampo. Ovvero quel luogo immaginario in cui la nostra anima si imbatte in una realtà diversa, e accettandola scende a patti con la possibilità che, qualche volta, dai piccoli gesti rivoluzionari, possano nascere storie che valgono più di un risultato, o di una partita, o della regolarità di un evento, perché sfociano nell’esistenza, senza se e senza ma. Ovverosia, pienamente.

5ª PUNTATA / LA POESIA DEL 10 - Un rubrica tutta nuova, firmata dal giornalista Eugenio Giannetta, ci guiderà per mano nel dedalo degli incroci tra calcio e arte, in tutte le sue forme: letteratura, poesia, cinema, disegno, fotografia... partendo dal libro di Alessandro Gnocchi che si intitola “Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno”. In copertina c'è Pierpaolo Pasolini in pantaloncini e maglietta: «Il calcio – scriveva – è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo»


Ci sono tante lezioni sulla poesia e altrettante sul calcio. Poi ci sono le lezioni sugli spalti – di qualsiasi categoria, a qualsiasi latitudine – a partire da una frase che tutti abbiamo sentito (o pronunciato) almeno una volta: il calcio è poesia. Ma si possono davvero chiamare lezioni, quelle?

Ricorrere alle citazioni salverà questa impasse. In poesia, vale o dovrebbe valere questo: «La prima regola è che non ci sono regole». E poi questo: «In poesia solo una cosa conta: tutto». Con queste due stelle polari è facile comprendere cosa noi definiamo poesia nel calcio: uscire dagli schemi e restare sorpresi. Il genio, quindi, abbinato alla sregolatezza. Ma anche il procedere per sottrazione. Non il fare di più, ma far la cosa giusta. Non i cento dribbling, ma il passaggio preciso. È così anche in poesia. Non la fluvialità (della prosa), ma la scelta della parola corretta, che contiene un senso più profondo.

Tutte queste riflessioni sono solo una piccola parte di questo binomio, che nelle prossime settimane andremo a sviscerare più da vicino, con l’aiuto di grandi scrittori e pensatori, filosofi e allenatori, comunicatori e calciatori che hanno fatto la storia, con i loro piedi e le loro parole. Dice una recente canzone di Diodato, che si intitola “L’uomo dietro il campione”, ed è dedicata a Roberto Baggio: «Quel rigore a me ha insegnato un po’ la vita». Sì, perché a volte è poesia anche un rigore sbagliato e mostra la strada di ciò che sarà: diventare leggenda.

È uscito da poco un libro di Alessandro Gnocchi per Baldini+Castoldi che si intitola “Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno”. Nel libro, come in questa rubrica, si abbinano calcio e letteratura. Il titolo si deve a una frase di Pasolini, immortalato anche in copertina. Calcio e letteratura, ci insegna Gnocchi in queste pagine, hanno spesso incrociato le loro strade, come se avessero qualcosa di ineffabile in comune. «Gabriele d’Annunzio è stato tra i precursori italiani del gioco, Umberto Saba ha cantato la solitudine del portiere, Mario Luzi ha pianto il Grande Torino schiantatosi a Superga. Pasolini era un’ala. Camus un buon portiere. Martin Heidegger una mezzala sinistra di qualità. Jacques Derrida un ottimo centravanti. Osvaldo Soriano segnò una trentina di gol nelle categorie inferiori. Ludwig Wittgenstein ebbe un’intuizione geniale osservando una partita a Cambridge», e ancora, e ancora, si può continuare all’infinito.

Questo libro, esattamente come vuole (o vorrebbe) fare questa rubrica, cerca quindi i risvolti letterari del calcio, i riti dietro a ogni cosa, i simbolismi e le emozioni fotografate in un momento. «Il calcio – ha detto Pasolini – è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo». Lo è nei piccoli quartieri di periferia e nei grandi stadi, l’importante è imparare a cogliere l’emozione, sempre.

Iniziata sabato 12 settembre, la Coppa Grande Slam sta proseguendo a spron battuto in questi giorni per le diverse categorie della Scuola calcio. Le finali si terranno domenica 27 settembre.


In tutto sono 16 le partecipanti a questa 17esima edizione del Memorial Angelo Fanton: Bsr Grugliasco, Nichelino Hesperia, Caselle, Pro Collegno, Virtus Mercadante, Settimo, Pecetto, Kl Pertusa, Csf Carmagnola, San Giorgio Torino, Beiborg, Bruinese, Rivarolese, Lesna Gold, Accademia Torino e Vianney.

Questo fine settimana sarà decisivo per diverse categorie. Nei 2008 nel Girone A regna l’equilibrio con la Pro Collegno che perde di misura sia contro il Nichelino che contro la Rivarolese; buona prova dell’Accademia Torino contro il Nichelino. Nel Girone B Settimo e Beiborg volano, mentre nel Girone C Bruinese e Kl Pertusa rischiano di non passare il turno. Questa la classifca dopo due giornate: Caselle 6, Carmagnola 3, Bruinese 1, Kl Pertusa 1. Nella terza e ultima giornata della prima fase, che si terrà questo fine settimana, la Bruinese affronterà il Caselle, mentre il Kl Pertusa il Carmagnola. Nel Girone D, infine, Bsr Grugliasco e Lesna Gold le squadre più affiatate e rodate in questo inizio di stagione.

Nei 2009 anche manca solo un turno di fase eliminatoria per capire chi accederà ai quarti di finale di domenica 20. Il quadrangolare del Girone A vede in testa Kl Pertusa e Bsr Grugliasco (la Bruinese si è ritirata). Nel Girone B (anche qui c’è un ritiro: il Lesna Gold), la Pro Collegno vola con un secco 6-0 rifilato al Caselle. Nel Girone C il Nichelino Hesperia guida la classifica a punteggio pieno; inseguono Pecetto e Carmagnola. Nel Girone D, infine, dominano Settimo e Rivarolese.

Nei 2010 Nichelino e Rivarolese partono con l’acceleratore nel Girone A; nel B la Pro Collegno viaggia a punteggio pieno, mentre il Beiborg dà spettacolo con il Lesna Gold (9-0 secco). A punteggio pieno anche la Bruinese nel Girone C; doppia vittoria 1-0 con l’Accademia Torino e 5-0 con il Pecetto. Stesso discorso nel Girone D per San Giorgio e Mercadante, che guidano a punteggio pieno il loro girone.

Anche nei 2011 calcio spettacolo, tanti gol e divertimento. Nel Girone A il Bsr Grugliasco gioca una gara strepitosa con il Pecetto e fa un 3-3 scoppiettante con il Carmagnola, a sua volta vittorioso con il Beiborg 2-0. Sei gol fatti anche per il Kl Pertusa alla Bruinese nel Girone B. Il Kl vince anche con il Nichelino Hesperia; per l’Accademia Torino invece un pari e una vittoria. Nel Girone C dominio incontrastato del Settimo. Doppia vittoria 3-0 con la Pro Collegno e 5-1 con il Lesna Gold. Nel Girone D, infine, doppia vittoria schiacciante per il Mercadante con Caselle e Vianney, con 9 gol fatti e 2 subiti in due gare e punteggio pieno.

Nel fine settimana inoltre cominceranno anche i 2012 e i 2013 nel segno del Fairplay e del divertimento, senza badare al risultato.

Ci mancava il calcio giocato. Ci mancava tanto. Nel fine settimana appena trascorso è ripartito con il Superoscar, anche per quanto riguarda la Scuola calcio, che nei prossimi giorni si darà battaglia per andare a succedere sul trono del torneo più importante del Piemonte al Chisola.


I primi a scendere in campo per questa 40esima edizione sono stati i Pulcini Under 10 ed i Pulcini Under 11 sui campi della Pro Eureka Settimo e dell'Atletico Torino a cui hanno seguito tutti gli altri sui campi di Chisola (Under 13) e Chieri (Under 12). Tutte le finali si giocheranno domenica 27 settembre.

Esordienti 2008 – Con la nuova formula a eliminazione diretta il Superoscar ha ancora di più il sapore della Coppa Europea, così è subito scontro tra titani in Lascaris-San Giacomo Chieri, dove i bianconeri hanno la meglio con sei gol uno più bello dell’altro. Equilibrio fino alla fine in Chieri-Gassino, la sfida della collina, con i chieresi che alla fine la spuntano di misura. Non c’è troppa gara tra i titolatissimi vinovesi del Chisola e il Rosta. Finisce 7-0 con il Rosta ancora da registrare per i prossimi appuntamenti. Risultati all’inglese tra Alpignano e Pozzomaina in favore degli alpignanesi. Difese ballerine e attacchi strepitosi nella scoppiettante Vanchiglia-Vopiano, vinta dai granata. La Pro Eureka non risparmia il Venaria, con un 9-1 secco, così come il Mirafiori contro il Borgaro, gara vinta 4-2. Nel grande classico Cbs-Lucento ha la meglio il Lucento con un bel 3-1. Si torna in campo 19 e 20 settembre per i Quarti di Finale con Lascaris-Vanchiglia, Chieri-Pro Eureka, Chisola-Mirafiori e Alpignano-Lucento.

Esordienti 2009 – Anche nei 2009 è super Chisola, con lo 10-0 al San Giacomo Chieir che non lascia spazio a repliche. Stesso discorso per Alpignano-Pozzomaina e Lucento Borgaro. Più equilibrio, invece, nelle altre sfide. Passano di misura Lacaris, Chieri, Cbs e Pro Eureka, rispettivamente su Gassino, Rosta, Volpiano e Mirafiori. 3-1 del Venaria al Vanchiglia. Così i Quarti: Alpignano-Cbs, Chisola-Pro Eureka, Lascaris-Venaria, Chieri-Lucento.

Pulcini 2010 – Nei Pulcini 2010 si gioca con una doppia fase e una fase finale. Quattro i gironi della prima fase. Nel Girone A ottimi Chisola, Cbs e Lucento in particolare, nel B emergono Vanchiglia e Lascaris, nel C bene in particolare Pro Eureka e Alpignano; infine, nel D, Chieri e Borgaro sugli scudi. La seconda fase è iniziata con Vanchiglia-Alpignano 2-1 e Borgaro-Chisola 6-3 da una parte, mentre dall’altra c’è stato un combattuto 1-0 del Chieri ai danni del Lucento e un pirotecnico 4-3 del Lascaris ai danni della Pro Eureka.

Pulcini 2011 – Stessa formula dei 2010 e stesso gioco a livelli altissimi e ricco di divertimento. Partono fortissimo nella prima fase il Lascaris, il Vanchiglia e il Lucento nel Girone A, poi bene Chieri e Cbs nel B, Chisola, Pro Eureka e Venaria nel C e infine Borgaro, Alpignano e Pozzomaina nel girone D. La seconda fase inizia con il pari tra Chieri e Chisola e con il 7-1 del Lascaris ai danni del Pozzomaina. Altro pari nel girone Y tra Cbs e Por Eureka, di misura invece l’Alpignano sul Lucento.

Non ci sono bastati, non bastano mai, allora ecco a voi ancor qualche scatto di festa dal weekend finale del Trofeo Città di Rosta, dove sabato e domenica scorsa sono andate in scene le finalissime delle varie categorie della Scuola Calcio, con una straordinaria presenza di pubblico, in un clima di festa e fair play in cui i bambini hanno potuto giocare serenamente e hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con realtà estere importanti come il Manchester City e il Paris Saint Germain.