Lunedì, 02 Settembre 2024

1° GIORNATA - Lo Sparta Novara viola un campo pesante. Il Casale vola in scioltezza. Il Gassino impatta dopo essere stato due reti sotto. Spettacolo di inizio stagione in Pro Eureka-Romentinese e Cerano e Città di Baveno-LG Trino. Tonati e Tommasino regalano i tre punti ad Accademia Verbania e La Biellese
 


Il Casale non brilla più di tanto al suo esordio in campionato, come detto dal suo tecnico Zatti: molto caldo e tanti errori, ma non si può certo dire sia andata male e il risultato tondo tondo è lì a certificarlo. Nulla ha potuto la volenterosa Crescentinese, che dopo aver accorciato le distanze sul 2-0 con Salamone, si è poi dovuta inchinare alla forza dell'avversario, uno dei favoriti per la conquista del girone. Attenzione anche allo Sparta Novara, capace di imporsi sul campo del Borgosesia per 4-2, tra buone impressioni e pericolose amnesie al cospetto di avversari di livello. Bomber Marras ha aperto le danze con un grande siluro dai 30 metri, con Spataro che poco dopo ha rimpolpato il vantaggio. Ma i padroni di casa del tecnico Valenti sono tornati in campo con ben altro piglio e guidati da Boccardo, autore di una doppietta in 10 minuti, sono stati capaci di recuperare il pesante svantaggio. Tuttavia non è bastato loro, perché dopo il brivido del mancato ribaltone gli ospiti sono partiti in contropiede passando nuovamente con Piccolini. Nel recuper poi, un rigore contestato di Stranieri ha arrotondato definitivamente il punteggio.

Se vi piacciono le partite con tanti gol, questa giornata di apertura del girone A è perfetta per voi. Sul campo della Pro Eureka i padroni di casa hanno avuto la meglio di una Romentinese e Cerano che mai si è tirata indietro, ha trovato in Pitoni un bomber capace di andare a referto tre volte su 4 complessive, ma si è dovuta inchinare alla maggiore precisione dei padroni di casa, capaci di siglare una marcatura in più e conquistare così i 3 punti, in una partita da inizio stagione disputata "...senza tatticismi e con pochi equilibri difensivi da parte di entrambe le squadre", come sottolineato dal tecnico ospite Ernesto Marchi.
Meglio ancora hanno fatto Città di Baveno e L.G.Trino, capaci di andare a referto 11 volte per un 8-3 finale che premia i padroni di casa, bravi a non farsi destabilizzare dalla rete in apertura di Daniciuc (capace poi di raddoppiare nel secondo parziale) e sommergere gli avversari già nel primo tempo.
Meno reti, ma grandi emozioni anche in Gassino Sanraffaele-Città di Cossato, con gli ospiti a mangiarsi le mani per il doppio vantaggio dilapidato. Pronti via e Marietti insacca; i rossoblu provano a rimettersi in sesto, ma tempo 10 minuti e Ferrero raddoppia. Sembra indirizzata, ma il rigore di Filoni riapre tutto, permettendo poi a Colucci nella ripresa di agguantare il pari, per quello che è l'unico segno X di giornata per quanto riguarda questo girone. Nei restanti due incontri infatti, affermazione con il minimo scarto per Accademia Verbania e La Biellese, rispettivamente contro Accademia Borgomanero e Calcio Settimo. I primi sfruttano il fattore campo e hanno la meglio in un incontro molto tirato grazie a Tonati; i secondi invece sbancano il campo di Settimo grazie al sigillo di Tommasino nel primo parziale e in un incontro dal grande equilibrio, ringraziano il proprio estremo difensore Dodaro, capace di sventare un calcio di rigore alla mmezz'ora.


ACCADEMIA VERBANIA-ACCADEMIA BORGOMANERO 1-0
RETE: pt 31' Tonati

CALCIO SETTIMO-LA BIELLESE 0-1
RETE: pt Tommasino
NOTE: pt 33' Dodaro (B) para un calcio di rigore

CASALE-CRESCENTINESE 6-1
RETI: 3 Vedovato, Botta, Saolli, Bliku, st 15' Salamone (CR)

PRO EUREKA-ROMENTINESE E CERANO 5-4
RETI: 3 Pitoni, Colori (R), 2 Curcio, Bergo, Caprini, Capriolo (P)

CITTA' DI BAVENO-L.G.TRINO 8-3
RETI: pt 2' e st 2' Daniciuc (L), pt 6' Campion 20' Piccini, 33' e st 27' Franzetti, pt 36' rig. e st 6' Didomenico, pt 39' D'Elia, 40' Di Sisto, st 20' Amato (L)

GASSINO SANRAFFAELE-CITTA' DI COSSATO 2-2
RETI: pt 1' Marietti (C), 13' Ferrero (C), rig. Filoni (G), st Colucci (G)

BORGOSESIA-SPARTA NOVARA 2-4
RETI: pt 25' Marras (S), 32' Spataro (S), st 2' e 10' Boccardo (B), 31' Piccolini (S), 41' rig. Stranieri (S)

IL MERCATO - La società del presidente Olivero è presente in tutte le categorie giovanili ai campionati regionali e dopo un mercato importante, ha messo a disposizione del nuovo tecnico dell'U16 Davide Giordano un bel gruppo, che potrà ben figurare e crescere compatto, come da progetto
 


Tante facce nuove in quel di Cherasco, con i 2004 che si presentano ai nastri di partenza della stagione con diversi innesti per ogni reparto. Una squadra nuova che va a formarsi, ma che può contare su una solida base di partenza e su uno zoccolo duro di fedelissimi del nuovo tecnico Davide Giordano, arrivati come lui dal Cuneo (Milanesio, Cartarrasa, Montanaro, Curti, Lardo, Colacchio) più il granata Bosio (via Cuneo anch'egli) e da Savigliano il portiere Bertone. In piena sinergia con la società, il neo allenatore ha deciso di sposare il progetto Cheraschese, convinto dalla qualità della società e dalla comunanza di idee su come lavorare con i giovani. "Ho accettato il progetto propostomi dalla Cheraschese trovando un livello societario da serie A, ottimi impianti e una grande attenzione e qualità nel lavoro sui ragazzi. Dopo diversi anni al Cuneo, la situazione lì purtroppo non era delle migliori e qui ho trovato subito un ottimo ambiente, dove mi è stato offerto tutto l'aiuto possibile e messo in campo ogni mezzo disponibile, che ha permesso di costruire in breve tempo una squadra di buon livello. Tanti ragazzi mi hanno seguito dal Cuneo e se fosse stato per me ne avrei portati altri ancora, purtroppo la logistica spesso ci ha fermati. Ma sono soddisfatto di ciò che stiamo costruendo: come detto, qui si punta tanto sui giovani ed è stato facile convincere giocatori e genitori a trasferirsi alla Cheraschese. Stiamo lavorando intensamente e l'ambientamento dei nuovi arrivati, in quello che già di partenza era un buon gruppo, è stato favorito anche da due elementi come Lorenzo Milanesio e Federico Cartarrasa, forti della loro esperienza e del fatto che già in passato hanno vestito questa maglia. La forza di questo gruppo aiuterà i ragazzi più indietro a recuperare sugli elementi più in forma e per far questo stiamo gradualmente aumentando l'intensità degli allenamenti. Con l'inizio del nuovo campionato sappiamo di poter contare su una difesa già affiatata, con ben tre giocatori giunti dal Cuneo (tra i quali Raffaele Bosio di proprietà del Torino) e un portiere come Gabriele Bertone arrivato dal Savigliano, mentre più avanti possiamo contare sulla qualità di Vittorio Colacchio, del già citato Cartarrasa, di Nicolò Lardo e del bomber di casa Cordero. Il gruppo quindi è di ottimo livello e noi ci auguriamo di poter disputare un bel campionato, avendo una rosa tanto competitiva. Ma la società non ci ha dato obbiettivi di classifica, perché la nostra finalità deve essere la crescita calcistica di questi ragazzi, affinché sviluppino le loro qualità e possano mettersi in mostra e magari l'anno prossimo essere aggregati a categorie superiori. L'importante è che diano sempre il massimo. In ultimo, voglio ringraziare di cuore i ragazzi che credendo in me mi hanno seguito in questa nuova avventura".

Con il campionato alle porte, la Cheraschese si presenta come possibile protagonista. Ai ragazzi e al mister un imbocca al lupo per l'inizio della stagione.

INTERVISTA - L'ex tecnico del Chisola: "Ho sempre sognato di confrontarmi con una realtà professionistica e sebbene debba ripartire sostanzialmente da zero, è un'opportunità che non potevo rifiutare"


Era ancora senza squadra l'ex tecnico dei 2003 del Chisola, dopo che le trattative con la sua ormai ex società prima e il Chieri poi avevano portato ad un nulla di fatto, a causa anche di impegni lavorativi e famigliari. Così, quando è arrivata la chiamata del Torino, Fabio Isaia non ha potuto dire di no.

La nuova avventura si presenta subito come una sfida per il tecnico, viste le enormi differenze tra il settore giovanile e la sua nuova annata, ma come ci dice lui stesso, tutto ciò non lo spaventa: "Ho sempre sognato di confrontarmi con una realtà professionistica e sebbene debba ripartire sostanzialmente da zero, è un'opportunità che non potevo rifiutare. Ho sempre allenato ragazzi e adulti, sarà interessante e stimolante cambiare approccio. Certo mi mancherà l'agonismo, la preparazione delle partite, ma le emozioni che i piccoli danno a livello umano, la loro genuinità e la possibilità di trasmettergli a pieno ciò che so, sono sicuro daranno enormi soddisfazioni. Per altro ho un figlio della stessa età dei miei futuri giocatori, diciamo che sono allenato a gestirli. Da tifoso granata quale sono, l'emozione di far parte di questi colori è incredibile ed è stato un piacere intendersi subito col responsabile del settore Silvano Benedetti. Ho accertato senza esitare e ora spero di farmi strada e farmi conoscere, trasmettendo le mie conoscenze ai bambini e facendoli divertire".

PANCHINE - Nuovi volti e vecchie conoscenze per la Cheraschese, che si presenterà ai nastri di partenza della nuova stagione con tutte le squadre ai campionati regionali. Il nuovo responsabile del Settore Giovanile è Luca Palumbo, cuore nero-stellato dopo anni come allenatore e collaboratore dei Lupi. Tra i volti nuovi troviamo Davide Barberis, che dopo la scorsa annata a guidare il Savigliano U16 approda alla società cuneese per dirigere la Juniores. Direttamente dal Cuneo invece arriva Davide Giordano, che cambia società, ma non annata: per lui ci sono i 2004. E anche l'U14 inserisce un nuovo nome: è Walter Scarzello, arrivato dai 2006 del Bra. Soluzione interna invece per l'U15, dove l'allenatore sarà Emilio Roldan, che come lo scorso anno sarà il trascinatore dei 2005, portati in seconda posizione nel girone e ad un passo dalle fasi finali. Infine prosegue il lavoro di Ernan Pulvirenti all'U17, con un gruppo che la stagione passata si è imposto nei Provinciali.

LE PANCHINE - La società bianconera si presenta con tutte le squadre ai regionali e opta per un rimpasto delle panchine guardando in casa, sotto la guida del nuovo responsabile del Settore Giovanile Fabrizio Alandi, che sostituisce Augusto Zorzan
 


Cambio alla Juniores, dove il tecnico Chicco Rossi, che ha portato i suoi alla vittoria del girone la scorsa stagione, lascia il posto a Giuseppe Albertini, lo scorso anno alla guida dei 2005. Per l'U17 si prosegue nel segno della continuità con Ernesto Casadei, mentre gli U16 saranno guidati da Piercarlo Alloisio, la scorsa stagione tecnico dei 2002. Luca Colombata cambia annata, ma non categoria, restando come lo scorso anno alla guida dell'U15, mentre il volto nuovo è quello di Natalino Basile, nuovo condottiero dell'U14 arrivato dal Valle Elvo.

Prosegue sotto la guida del direttore tecnico e responsabile delle attività di base Denis Sanseverino il progetto di crescita e sviluppo bianconero
 


I 2007 saranno guidati da Roberto Pepe e Saba Manzi; novità per i 2008, che oltre a Fabio Rizzato vedono un doppio arrivo: Alessandro Grungo dal Cenisia e Antonio Sommario dal Collegno Paradiso. Passando ai Pulcini, per i 2009 troviamo Antonio Desimone, Giampiero Muroni e la new entry Raffaele Mininni dal Vanchiglia, mentre i 2010 saranno guidati da Matteo Agnino, Gianfranco Dolce e Mimmo Centrella. Chiudiamo con i Piccoli Amici, annata 2011, dove oltre al duo Chiodi/Boccali, troviamo anche qui due nuovi acquisti: Christian Castagno dall'Alessandria e Jacopo Gilli dal Susa.

VANCHIGLIA / UNDER 14 - I rossoneri di Antonino Campagna sollevano il trofeo dopo la lotteria dei calci di rigore, sopraggiunta dopo un incontro estremamente equilibrato, terminato 1-1. Nella finalina la Juventus si impone 3-1 sul La Chivasso, che chiude quarto dopo un torneo di altissimo livello
 


E' la Cbs a conquistare il 14° memorial dedicato a Marco Mercurio, disputatosi sui campi del Vanchiglia. In un tardo pomeriggio rovente si sono disputate le due finali e il caldo non ha aiutato i ragazzi ad esprimersi al meglio per tutta la durata degli incontri, con primi tempi decisamente più combattuti, ma il fervore del pubblico ha spinto tutti a dare il massimo ed entrambe le partite hanno offerto ottimi spunti, in un clima di grande rispetto e correttezza. Aprono le danze Juventus e La Chivasso, a sfidarsi per il gradino più basso del podio. La compagine bianconera, pur presentatasi con elementi di un anno più piccoli, mostra tutta la sua forza contro un avversario che ha giocato un fantastico torneo ed è arrivato a questo punto senza subire sconfitte sul campo, dato che in semifinale solo i rigori hanno permesso al Vanchiglia di primeggiare. La sfida quindi prometteva bene e non disattende le attese, con una Juventus che parte forte guidata dalle geometrie del figlio d'arte Filippo Grosso (seguito in tribuna dal papà campione del mondo) e il La Chivasso che sfrutta prevalentemente la corsia destra, dove le accelerazioni di Pasquale Trunfio costringono il bianconero Stingi ad un super lavoro in copertura, che dà vita ad un bellissimo duello. A rubare la scena però è Massaro, che al 13' scaglia una palombella imprendibile che si insacca alle spalle dell'estremo difensore biancorosso. Il gol scuote i chiavassesi, che cominciano a non far passare più nulla e a premere con maggior insistenza, cogliendo al 22' il meritato pari con Fodor, imbeccato dal perfetto assist di Trunfio a tagliare l'area di rigore (azione però viziata da un fallo di mano dello stesso 8 chiavassese, non ravvisato dal direttore di gara). Il parziale si conclude e ci si aspetta un secondo tempo altrettanto combattuto, ma la Juventus fa valere classe e blasone e impone il suo gioco, andando subito vicinissima al gol con Massaro, pescato dalla spizzata di Mocci tutto solo in area, con Grassi che però risponde da campione. Sono le avvisaglie del vantaggio, che arriva però solo al 20' col tap-in di Nota, dopo un'altra grande parata del numero 1 biancorosso. La partita sostanzialmente finisce qui e il 16 juventino, alla fine del torneo eletto meritatamente miglior attaccante della manifestazione, arrotonda il risultato dopo la precisa imbeccata di Grosso.

I motori ora sono caldissimi per la finale tra Vanchiglia e Cbs e l'incontro inizia sotto i migliori auspici, con le due squadre a darsi battaglia con le unghie e con i denti. Sono gli ospiti però a partire meglio e al 8' è Garofalo, con un bel destro, a scaldare i guantoni dell'estremo difensore granata. Sono le avvisaglie del gol che arriva un minuto dopo con Massaro, che scatta lesto bruciando la difesa ed insaccando. La rete rende la sfida più vibrante e piano piano i padroni di casa prendono campo, ergendo un muro invalicabile dietro e facendosi vedere con insistenza nella trequarti avversaria. Si deve attendere il 19' però per avere una ghiotta occasione granata, con il colpo di testa di Ceras, pescato dalla perfetta punizione di Maggio, che alza troppo da dentro l'area piccola. Subito dopo è Cesano a mancare il bersaglio con una violenta botta da dentro l'area, ma il 9 di casa si fa perdonare al 24' quando ribadisce in rete una corta respinta del portiere dopo la sventola di un ispirato Rotella. Il parziale si conclude qui e purtroppo le emozioni non vengono replicate nella seconda parte, perché le due difese salgono in cattedra ergendosi a vere protagoniste del secondo tempo. Da un lato Iannelli per il Vanchiglia guida la difesa in maniera impeccabile, dall'altra il duo Di Giovine-Blando non sbaglia un anticipo, mettendosi in mostra soprattutto sulle palle alte. L'unico squillo arriva al 17', con il bello scambio sullo stretto tra Abas e Cantone, ma il numero 11 granata calcia debolmente. Si arriva quindi ai rigori e i padroni di casa non riescono a replicare il risultato della semifinale (7-6 al La Chivasso n.d.r.), con Cuniberti protagonista nel 4° tiro dal dischetto calciato dal Vanchiglia, con la parata che permette poi al glaciale Di Giovine di andare a siglare la rete della vittoria.

Si chiude quindi col trionfo della Cbs, capace per altro di eliminare la Juve in semifinale e vincere un trofeo che può essere un ottimo presupposto con cui iniziare il prossimo anno, visto anche quanto il gruppo sia compatto e di qualità, come sottolinea il tecnico Campagna: "E' stato davvero un bel torneo, penso vinto con merito. Ho preso il gruppo relativamente da poco e abbiamo dimostrato che ci sono le basi per costruire qualcosa di importante il prossimo anno, senza smantellare e limando gli errori a cui ancora andiamo incontro. Ci faremo trovare pronti per i regionali".

Si chiude con una sconfitta per i colori di casa la lunga annata disputata qui sui campi del Vanchiglia, ma il presidente De Gregorio può dirsi comunque soddisfatto dell'ennesima riprova dell'umanità e familiarità che si respira qui in via Ragazzoni: "E' stato un altro gran bel torneo, vissuto come tutti gli altri con grande passione ed entusiasmo. Un'altra dimostrazione di che grande famiglia siamo qui al Vanchiglia".

 

SEMIFINALI E FINALI

Sabato 22 giugno
LA CHIVASSO-VANCHIGLIA 0-0 (6-7 d.c.r.)
CBS-JUVENTUS 3-1

Domenica 23 giugno
3° posto LA CHIVASSO-JUVENTUS 1-3
RETI: pt 13' Massaro (J), 22' Fodor (LC), st 20' e 26' Nota (J)
1° posto VANCHIGLIA-CBS 1-1 (4-5 d.c.r.)
RETI: pt 9' Massaro (C), 24' Cesano (V)

MIGLIOR PORTIERE: STEFANO CUNIBERTI (C)
MIGLIOR DIFENSORE: ALESSANDRO TRICERRI (LC)
MIGLIOR CENTROCAMPISTA: JACOPO DE ANDREIS (V)
MIGLIOR ATTACCANTE: JULIEN NOTA (J)
CAPOCANNONIERE: PIETRO BAJARDI (V)

VANCHIGLIA / UNDER 14 - Saranno Vanchiglia e Cbs a sfidarsi nell'attesa finale del 14° Memorial dedicato a Marco Mercurio. La Chivasso si arrende solo ai rigori, mentre la Juventus è travolta dal ciclone rossonero
 


Dopo la sconfitta nel girone finale, Vanchiglia e La Chivasso si trovano subito contro in finale. Come nella partita precedente (chiusa 1-0 dalla squadra ospite), l'equilibrio regna sovrano e dopo i tempi regolamentari l'incontro si conclude 0-0. Sono i rigori quindi a decidere la sfida e stavolta sono i granata ad imporsi, vendicandosi nel momento migliore e dimostrandosi glaciali dagli 11 metri, chiudendo l'incontro 7-6. Nella sfida successiva entra in campo la sempre favorita Juventus e la Cbs, che ha chiuso terza il girone a causa della differenza reti sfavorevole rispetto al Vanchiglia, è chiamata al colpaccio. E' così è stato, imponendosi con un perentorio 3-1 e andando a fare compagnia ai padroni di casa in finale. Domani ci sarà da divertirsi tra finalina e finale, con le due sfidanti per il trofeo che nel girone finale hanno impattato 1-1. Sarà un incontro all'insegna dell'equilibrio? A domani per la risposta.

14° MEMORIAL MARCO MERCURIO / UNDER 14

SECONDA FASE A GIRONI

GIRONE E: LA CHIVASSO 9, VANCHIGLIA 4, CBS 4, ATLETICO TORINO 0

LA CHIVASSO-VANCHIGLIA 1-0
ATLETICO TORINO-CBS 0-1
VANCHIGLIA-ATLETICO TORINO 4-0
CBS-LA CHIVASSO 2-3
LA CHIVASSO-ATLETICO TORINO 3-0
CBS-VANCHIGLIA 1-1

SEMIFINALI E FINALI

Sabato 22 giugno
17:00 LA CHIVASSO-VANCHIGLIA 0-0 (6-7 d.c.r.)
18:30 CBS-JUVENTUS 3-1

Domenica 23 giugno
17:00 3° posto LA CHIVASSO-JUVENTUS
18:30 1° posto VANCHIGLIA-CBS

LA FINALE - Dopo un primo tempo  entusiasmante terminato in parità, i campioni dell'Alpignano prendono il largo nella ripresa e complice anche un rosso comminato agli avversari, dilagano mostrando tutta la loro forza, per un risultato forse troppo severo per un comunque buon Quincinetto Tavagnasco
 


FINALE

ALPGINANO-QUINCINETTO TAVAGNASCO 6-2
RETI: pt 1' Caponnetto (A), 19' Leone (A), 25' Giglio (Q), 35' Lago (Q), st 12' Frigato (A), 20' Bassignani (A), 36' e 38' Grosso (A)
ALPIGNANO (4-3-3): Zilli, Tommaselli (st 34' Piumatti), Caponnetto (st 32' Gaido), Bertini, Imperadore, Pistillo, Frigato (st 19' Lopolo), Leone (st 28' Grosso), Bassignani (st 22' Provenzano), Andrei (st 29' Paparella), Pacchiardo (st 36' Balduzzi). A disp. Pezzoli, Cammisa. All. Schiavo
QUINCINETTO TAVAGNASCO (4-2-2): Borea, Gangi (pt 11' Ghina), Vanoglio (st 37' Rao), Conta (st 26' Pitti), Ferrari, Bosonin, Thiebat (st 12' Cabrio), Scaglia, Lago (st 35' Micheletto), Giglio, Pantani. A disp. Donato, Vigna, Verteramo. All. Pascuzzo (Vallomy squalificato)
AMMONITI: pt 38' Ghina (Q), st 7' Bassignani (A), 16' Ghina (Q)
ESPULSI: st 16' Ghina (Q)

Finisce con un risultato roboante la cavalcata dell'Alpignano verso la conquista della coppa. Si è dovuto inchinare con l'onore delle armi il pur volenteroso Quincinetto Tavagnasco, che dopo aver ripreso per i capelli un incontro che già nel primo parziale si era messo malissimo, è stato piegato dai colpi del devastante attacco avversario e dalla sua panchina di altissima qualità. La squadra di Schiavo fa capire subito quali sono le sue intenzioni ed al 1' di gioco passa già avanti: Pacchiardo si infila in area, Borea mura e il pallone finisce fuori area sui piedi di Caponnetto, che fa partire un mancino che un po' tiro, un po' cross, assume una traiettoria imprendibile infilandosi sotto la traversa. Prova a rispondere subito il Quincinetto e ci vuole un grande intervento in allungo di Zilli per deviare in angolo la bomba da fuori di Scaglia, ma sarà un fuoco di paglia per i nero gialli, che subiscono le iniziative del micidiale trio d'attacco Frigato-Bassignani-Pacchiardo. Da una di queste arriva al 9' un altro grosso pericolo, con Bassignani ad avventarsi di prepotenza su un pallone vagante in area ed arrivare ad un centimetro dal gol, sventato solo dalla provvidenziale spazzata di Ferrari. Pacchiardo sembra incontenibile nelle sue accelerazioni sull'ala mancina e per contenere una di queste Gangi si fa male ed è costretto ad uscire già al 11'. Destra o sinistra che sia, le fasce difensive del Quincinetto sono costrette agli straordinari e al 14' è solo la traversa a negare la gioia del gol a Frigato. 2-0 solo rimandato, dato che la supremazia dell'Alpignano si concretizza al 20', quando ancora Pacchiardo è il primo ad arrivare su un pallone defilato sulla destra, approfitta della temeraria uscita di Borea per mettere in mezzo e permette a Leone di incornare di testa, con la retroguardia canavese che questa volta non riesce ad impedire che la palla varchi la linea di porta. Sembra davvero si debba assistere ad un monologo offensivo in campo, ma piano piano qualcosa cambia. La furia iniziale alpignanese subisce fisiologicamente un rallentamento e il Quincinetto comincia a trovare le misure giuste per un buon palleggio, che però non si concretizza in avanti se non con un tiraccio al volo di Lago ampiamente fuori, mentre Borea fa buona guardia su Leone, ancora servito da Frigato. La fortuna però aiuta gli audaci e così a sorpresa arriva la rete di Giglio, che imbeccato da Lago in area leggermente defilato a destra scaglia un destro ad incrociare che appare troppo strozzato, ma che le gambe della difesa avversaria correggono in rete alle spalle dell'incolpevole Zilli. Il gol regala nuova linfa alle energie del Quincinetto, che però deve guardarsi dai micidiali mancini di Pacchiardo, che più di una volta arma il cannone e spara delle bordate che per fortuna dei suoi rivali risultano sempre di poco alte. Decide allora di provarci da fuori anche la compagine nero-gialla e se al 30' Giglio non impensierisce Zilli, al 35' è Lago a regalare ai suoi il sensazionale gol del pareggio, scagliando una sassata imprendibile dai 25 metri, che bacia il palo alla sinistra del portiere e si infila sul lato opposto. Chapeau. Il parziale termina qui, ma non prima di vedere un giallo sventolato all'indirizzo di Ghina, cosa che risulterà decisiva alla ripresa delle ostilità. Nell'intervallo il tecnico Schiavo scuote i suoi e prova a rimescolare le carte in gioco, cambiando di lato le due ali e non per l'ultima volta nell'incontro. La panchina avversaria risponde invertendo i terzini e l'incontro sembra procedere sulla falsa riga del primo parziale, ma con più imprecisione e un pizzico di nervosismo in più, che porta Bassignani a rischiare con un intervento decisamente maschio, sanzionato col giallo. Tuttavia il pari nel finale di primo tempo sembra aver regalato maggior fiducia al Quincinetto, che ora palleggia meglio e sembra riuscire a tenere testa alla fortissima compagine avversaria. Che però, da grande squadra quale ha dimostrato di essere, si ritrova sorniona a limitare le sue sfuriate offensive e punire quando meno ce lo si aspetta. E' il 12' quando Tommaselli scaglia dalla tre quarti un traversone su cui Frigato si avventa rapace, rubando il tempo a difesa e portiere avverso e infilando in rete, per la meritatissima gioia personale e il 3-2 bianco blu. Il vantaggio meritato scuote le certezze dei rivali e sette minuti dopo l'incontro sostanzialmente si conclude: Frigato in ripartenza è fulmineo, Ghina lo stende e arriva il secondo giallo per lui; sulla punizione seguente Bassignani svetta imperioso e incorna il 4-2. Sono i titoli di coda ad un bellissima partita che però, oltre ad una girandola di cambi, vede anche la panchina dell'Alpignano mettersi brillantemente in mostra con diverse belle giocate nello stretto e altre due marcature. A mettere il sigillo sul match è Grosso in due minuti, prima con una facile incornata su morbido servizio di Paparella da dentro l'area; poi con una strepitosa accelerazione in solitaria, con il Quincinetto riversato in avanti per un angolo.

Non fa drammi il tecnico sconfitto Gianluca Vallomy, oggi squalificato, che riconosce il merito degli avversari: "Abbiamo fatto ciò che potevamo, con una rosa per altro corta. E' la prima che perdiamo in questa coppa, non posso rimproverare nulla ai miei. Alla fine ha vinto chi meritava".

Contento anche Tommaso Schiavo dell'Alpignano: "Onore a loro, ma penso abbiamo vinto con merito, spingendo nella maniera giusta. Il gruppo tutto merita il palcoscenico dei regionali, abbiamo mostrato di avere anche una panchina che fa la differenza, bene così".

LA FINALE - E' Davide Dimino l'eroe di giornata, con la doppietta che stende i ragazzi del Boys Calcio e consegna la Coppa all'Ivrea Banchette quando tutti si stavano preparando ai supplementari
 


FINALE

IVREA BANCHETTE-BOYS CALCIO 2-1
RETI: pt 3' e st 38' Dimino (I), pt 34' rig. Visentin (B)
IVREA BANCHETTE (4-3-1-2): Ippolito, Corgnati (st 21' Tosi), Villa Vercella, Madaro (st 35' Bovio), Bagalà, Benso, Dimino, Rondoletto, Pitti, Poma Vargas (st 13' Alpignano), Colonna (st 24' Primon). A disp. Gassino, Miled. All. Pesce
BOYS CALCIO (3-2-3-2): Massone, Regini, Sciutto, Barbato, Allosio E., Visentin, Mazzarello, Ferrari, Cannonero (st 37' Torelli), Campodonico, Tagliotti. A disp. Maranzana, Perrotta, Statuto, Alloisio S..All. Micale

Finisce in trionfo per l'Ivrea Banchette la finale di categoria U15 della Coppa Piemonte. Una vittoria estremamente sofferta per i ragazzi di Clemente Pesce, partiti fortissimo, recuperati ad un minuto dalla fine del primo tempo per un rigore quanto meno dubbio e calati vistosamente nella ripresa. Ma che non hanno mai mollato un centimetro, hanno beneficiato dell'ottima verve di Ippolito e sono stati letali a colpire nell'unica disattenzione difensiva avversaria, quando il cronometro contava il 3' dei quattro minuti di recupero assegnati dal direttore di gara nel secondo parziale.
Ma andiamo con ordine. Pronti via ed è subito vantaggio Ivrea al 3': Rondoletto scappa a sinistra, appoggia per Dimino che si accentra leggermente dal vertice dell'area e lascia partire un destro sul primo palo, il cui rimbalzo è determinante nell'ingannare Massone per lo 1-0. Gli avversari in rosso faticano inizialmente, ma vanno vicini al pari poco dopo, con il tiro cross di Tagliotti che prende una strana traiettoria e quasi beffa l'estremo difensore avversario. Scampato pericolo, sono i blu a mostrare le cose migliori, specialmente sulla corsia di destra, dove il due Madaro-Colonna spinge forte e beneficia delle sponde di Pitti per crearsi spazio. Da una di queste incursioni è proprio Colonna ad andare al tiro dopo un bel dribbling a rientrare, ma il suo mancino è ben controllato da Massone, nonostante il tentativo di intervento di Pitti ad un soffio dall'anticipo. I Boys possono contare su un Campodonico molto attivo sulla mancina, ma i pericoli tardano ad arrivare ed il brivido maggiore in area Ivrea arriva solo al 26': Ippolito esce a smanacciare, il pallone rimane al limite dell'area piccola dove Tagliotti se ne appropria e scodella in mezzo una palla invitante, ma Cannonero arriva scomposto e ben contrastato dalla difesa e spara alto. Sembra imperforabile la linea difensiva banchettese, guidata da un capitan Bagalà sempre attento e pulito, ma al 34' il castello crolla: su un lancio dalle retrovie per l'accorrente Cannonero, Rondoletto protegge, ma si intende male con l'estremo difensore e permette al 9 avversario di conquistare la palla. A quel punto l'avanti dei Boys si sposta verso l'esterno, ma cade e l'arbitro ravvisa una spinta alle sue spalle che dalle tribune appare quanto meno dubbia. E' rigore e Visentin è glaciale a portare il risultato sul 1-1. La compagine canavese non difetta certo di attributi e lo dimostra subito in avvio di ripresa, mostrando di non aver subito il contraccolpo psicologico del pareggio subito all'ultimo. E' Pitti ad aprire le danze, al 2' con un tiro controllato da Massone e al 5' con una prepotente azione solitaria sulla sinistra, sviluppata parallelamente alla linea di fondo e con tre avversari attorno e chiusa con una conclusione sventata in angolo dal numero 1 avversario. Tuttavia appare chiaro ben presto come i Boys abbiano una brillantezza fisica decisamente superiore e in breve prendono campo e cominciano a macinare, procurandosi diverse ghiotte occasioni. E' il 16' quando Edoardo Allosio lascia partire un maligno mancino che Ippolito è bravo con un colpo di reni a sventare in corner. E sullo stesso angolo proprio Allosio manca il tap-in vincente da due passi con una poderosa incornata. Clamorosa anche l'azione al 23', quando l'instancabile Pitti sfonda sulla destra, entra in area e poggia rasoterra per il solissimo Mazzarello, ma il destro violento di prima intenzione è troppo centrale e in due tempi Ippolito controlla. A questo punto le emozioni calano, gli alessandrini non riescono a concretizzare la superiorità mostrata, mentre l'Ivrea si affida ai lanci. Da uno di questi arriva il bel gesto tecnico di Sciutto, che sventa un potenziale pericolo con un intervento rischioso ed elegante tra due avversari, prendendosi poi il fallo. C'è tempo al 33' per vedere la sventola di Pitti ancora disinnescata da Ippolito e a questo punto sembra tutto apparecchiato per i supplementari, ma il fato ha pronto un programma diverso per questa finale. Un minuto alla fine, lancio da sinistra a tagliare il campo per l'inserimento di Dimino, difesa e portiere dei Boys non risultano impeccabili e il 7 blu si avventa con coraggio sulla sfera, anticipando tutti di petto e depositando in rete. Non c'è più tempo e dopo un solo minuto l'arbitro fischia la fine, per la gioia dell'Ivrea Banchette.

Molto soddisfatto il tecnico Clemente Pesce a fine incontro: "Abbiamo giocato bene, soprattutto nel primo parziale. Nonostante il rigore e il calo fisico, non abbiamo mai mollato e ci abbiamo creduto fino alla fine. Avevamo anche cinque 2005 (di cui 3 titolari n.d.r.) e credo non si potesse davvero chiedere di più a questi ragazzi. Ora avanti con loro anche il prossimo anno".

Rammaricato per il finale, ma fiero della prova dei suoi Biagio Micale dei Boys Calcio: "Un vero peccato per la disattenzione alla fine. E' stata un'annata lunghissima, partita ad agosto e per questo ho fatto fare un piccolo richiamo atletico che ci ha permesso di essere molto più freschi e reattivi e disputare un secondo parziale decisamente superiore, andavamo a mille. Penso abbiamo comandato il gioco per buona parte dell'incontro, anche se gli abbiamo dato troppe possibilità di farci male. Poi è stato anche bravo il loro portiere e posso dire che abbiamo disputato una gran bella gara, che poteva prendere una piega ben diversa. Alla fine comunque onore a loro. Continuerò con i ragazzi anche l'anno prossimo e speriamo di essere ripescati per i regionali, perché penso questo gruppo sia a quel livello".