Sabato, 23 Novembre 2024

SOCIETA’ E PANCHINE - Decisi gli allenatori. Confermati Fabrizio Gallo in Under 19, Massimo Scalone in Under 17 e Massimiliano Marras in Under 16, per l’Under 14 c’è l’ex Quincitava Stefano Cosentino


È Enrico Scanavino, in uscita dal Volpiano Pianese dopo una lunga carriera da allenatore culminata con il ruolo di vice in Eccellenza, il volto nuovo del settore giovanile della Rivarolese. Direttore tecnico, a fianco del confermatissimo responsabile Fabrizio Gallo, e allenatore dell’Under 15, Scanavino - personaggio molto conosciuto e stimato nel canavese - testimonia la volontà della società di rilanciare le proprie ambizioni: all’impianto sportivo nuovo di zecca (qui i dettagli) fa seguito, infatti, la costruzione di uno staff tecnico di primo livello.

Fabrizio Gallo, ormai punto di riferimento tecnico della società, oltre al ruolo dirigenziale continuerà anche come allenatore dell’Under 19, insieme a Cristian Sinato. Confermato anche Massimo Scalone, che sale in Under 17 con il gruppo del 2008; la novità è che al suo fianco ci sarà Walter Madaschi, in questa stagione sulla panchina dell’Under 14. Percorso inverso per Massimiliano Marras, che ricomincia il biennio Allievi in Under 16. Come detto, Enrico Scanavino prende i 2010 nella categoria Under 15, mentre Stefano Cosentino (in arrivo dal Quincitava, dove ha allenato la Juniores e, prima, i 2009) è stato designato per la squadra Under 14.

INTERVISTA - L’ex direttore generale, ora Sustainability Strategic Manager, racconta la sua esperienza: “Scelta dolorosa ma necessaria, Fabio Salomone è la persona giusta per migliorare ancora la società dal punto di vista sportivo e organizzativo, io continuerò gestirò la parte economico-finanziaria e quella etica, sociale e ambientale. Grazie a chi ha creduto in me - Luciano Bongiorni, Ornella Gonella e Giuseppe Marsala - e alla mia famiglia”.


È tempo di grandi cambiamenti al Gassino San Raffaele: due settimane fa Piercesare Uras, mente e braccio della società negli ultimi 7 anni, ha lasciato il ruolo di direttore generale a Fabio Salomone. Difficile elencare i progetti portati avanti con la regia di Uras, che hanno portato il Gassino San Raffaele a vincere il premio “Grassroots Awards” come miglior club dilettantistico d’Italia nel 2023: la Certificazione ISO 20121 per l’organizzazione di eventi calcistici sostenibili, le borse di studio per i tesserati che si impegnano anche in attività extra calcio, il corso da allenatore per i genitori, gli alberi per le squadre della scuola calcio, e anche l’affiliazione con il Torino. Una società di valori etici e formativi senza eguali, che davvero antepone la crescita umana e sportiva dei suoi tesserati ai risultati sportivi, con una capacità organizzativa straordinaria.

Percesare, lasciare il ruolo di direttore generale non dev’essere stata una decisione facile.
“È stata una scelta dolorosa ma necessaria. Necessaria per la società, per dare nuova linfa e proporre una visione diversa. Nel mondo del calcio, quando gestisci una società in prima persona, ti porti dietro rapporti, scelte e relative conseguenze che sono sempre interpretate come personali. Ogni tanto è necessario riprendere in mano la situazione e separare le questioni societarie da quelle personali. Qui a Gassino le scelte sono tutte societarie, del direttivo, non di Uras. Adesso, quando Salomone prenderà decisione, non ci saranno strascichi. E, nel contempo, porterà nuove idee e una nuova visione, non è facile trovare una persona con le sue skill nel mondo del calcio. Comunque, anche a lui toccherà la stessa sorte tra 7 anni…”

Intanto Fabio Salomone si trova a dover gestire un’eredità “pesante”, visto il tuo percorso al Gassino San Raffaele.
“Fabio è adatto a quel ruolo, è molto comunicativo, poco conflittuale. È una persona di alto livello, è manager di una multinazionale, conosce le dinamiche aziendali che ormai sono indispensabili anche in una società dilettantistica. Conosce il mondo del Gassino da 4/5 anni, già da tempo mi affianca per capire tutte le complicatissime dinamiche che governano una società sportiva, da me avrà tutto il supporto necessario. Io ho dovuto creare una struttura organizzativa, è stato prima di tutto un lavoro di progettazione. Lui la dovrà gestire e migliorare”.

Il bilancio dei tuoi 7 anni, immagino, è più che positivo.
“Assolutamente sì, e ne sono molto orgoglioso. Abbiamo fatto tante cose, la più importante, secondo me, è aver creato una struttura certificata secondo canoni, di solito, propri delle aziende (la Certificazione ISO 20121, ndr). Eravamo e siamo consapevoli che il problema è far comprendere agli altri la bontà di quello che stiamo facendo, la cultura del calcio non è pronta. Ma se non parti, non arrivi”.

Beh, se il Gassino San Raffaele ha vinto il premio “Grassroots Awards” come miglior club dilettantistico d’Italia nel 2023, qualcuno lo avrà capito.
“I vertici del mondo calcistico stanno andando in quella direzione, finalmente, ma è un percorso lunghissimo. Ma, in generale, il mondo del calcio fa fatica ad assorbire modifiche e novità: se non servono per vincere una partita, non servono, punto”.

Eppure il calcio, soprattutto a livello dilettantistico, è un’agenzia educativa fondamentale, seconda solo a famiglia e scuola.
“È vero, è in quella direzione che siamo andati, ma non è facile né da capire, né da attuare. Servono risorse umane, che vanno formate, e risorse economiche. Come spiego a uno sponsor che i suoi soldi servono a far piantare un albero a un bambino della scuola calcio, e non a pagare un giocatore della prima squadra? I risultati sportivi, con la loro componente di casualità, devono andare di pari passo con la governance, ovvero con l’insieme di principi, regole e procedure che riguardano la gestione di una società. Non è facile, soprattutto in un periodo come questo dove assistiamo a flussi migratori di giocatori in cerca di regionali, e non della società dove possono crescere e migliorare. Almeno l’opportunità di scegliere noi la offriamo”.

Il tuo nuovo ruolo di Sustainability Strategic Manager? Spiegaci.
“Saremo ancora una volta i primi a fare qualcosa di innovativo nel mondo del calcio dilettantistico: io gestirò la parte economico-finanziaria e quella etica, sociale e ambientale. Quindi progetti di sostenibilità, scuole, formazione, sponsor, media eccetera. A Salomone toccherà invece la gestione operativa e tecnica, tutto quello che riguarda direttori, allenatori, squadre, in una struttura ormai ben organizzata. Insieme a lui ci sono  Gianluigi De Martino (direttore operativo), Andrea Gallelli (direttore tecnico), Manuel Lami (direttore sportivo prima squadra e Juniores), Alberto Borsero (responsabile area portieri), Marco Vianello (direttore comunicazione e marketing) e il neo acquisto Luigi Tammaro (direttore sportivo del settore giovanile), a cui vanno i miei più sinceri in bocca al lupo perché riescano a far crescere ancora di più il Gassino San Raffaele con la loro voglia, determinazione, competenza e professionalità”.

A livello sportivo di può crescere, no?
“Eccome, gli obiettivi sono quelli di giocare una Promozione a vincere, avere squadre giovanili nei campionati regionali in posizione consone al nostro bacino di utenza, e arrivare a numeri nella scuola calcio che ci consentano di fare due gruppi per annata, per applicare al meglio il nostro modello. Ma di questo si occuperà il nuovo direttore generale”.

In ultimo, vuoi fare dei ringraziamenti?
“Ho avuto la fortuna di trovarmi al posto giusto al momento giusto. In un momento di rivoluzione del Gassino San Raffaele, c’è chi ha creduto in me in quel momento e mi ha lasciato carta bianca per i 7 anni successivi, anche nei momenti di crisi e quando abbiamo dovuto prendere decisioni dure: Luciano Bongiorni, Ornella Gonella e Giuseppe Marsala, a loro il mio grazie più sincero. Poi vorrei ringraziare tutti quelli con cui fatto un pezzettino di percorso, anche quelli con cui non sono andato d’accordo, perché da tutti ho imparato qualcosa. E poi ovviamente la mia famiglia, senza loro al mio fianco non avrei fatto niente. L’unico modo per spiegare a mia moglie Monica e ai miei splendidi figli che papà tornava a casa tutte le sere dopo le 10, per diletto e non per lavoro, era coinvolgerli. Li ho coinvolti, si sono appassionati, questi 7 anni ci hanno resi una squadra ancora più coesa e determinata”.

PANCHINE - Salgono di una categoria, insieme ai gruppi già allenati quest’anno, Carlo Implicito in Under 19, Angelo Cavadore in Under 17, Claudio Anselmi in Under 16 e Alessandro Cucinotto in Under 14


Dopo un’estate, la scorsa, passata a ricostruire dalle fondamenta lo staff tecnico e le squadre del Carrara, il responsabile del settore giovanile Maurizio Fontana ha scelto la linea della continuità, confermando in blocco gli allenatori che hanno ottenuto buoni risultati: “Ora è il momento - spiega - di consolidare e migliorare. Abbiamo conquistato la prima categoria regionale con i 2007, abbiamo buoni gruppi anche nei 2008 e nei 2009, la base dei 2010 è quella che si è ben comportata a Chieri. Insomma, lavoro da fare ce n’p ancora tanto e vogliamo migliorare tutte le squadre, ma stavolta non partiamo da zero, anzi”.

Ecco, dunque, gli allenatori della stagione 2024/2025. Carlo Implicito, che ha vinto i playoff con l’Under 17, si giocherà il campionato regionale Under 19. Confermati anche Angelo Cavadore, che aveva preso i 2008 a metà stagione, in Under 17 e Claudio Anselmi in Under 16, con i 2009 già allenati quest’anno. Roberto Raffaele, nella scorsa stagione a Chieri con 2010, torna al Carrara con l’Under 15. Rimane al suo posto anche Alessandro Cucinotto, che abbinava il ruolo di “secondo” in prima squadra con la panchina degli Esordienti: sale in Under 14 con i 2011.

FINALI - Il Lascaris, padrone di casa nella giornata finale, vince la prima edizione del Trofeo SEA, manifestazione che unisce il meglio del calcio dilettantistico con la possibilità di sostenere l’associazione dei SuperEroiAcrobatici, quei “supereroi” che si calano dai tetti degli ospedali pediatrici italiani per regalare un sorriso ai piccoli, veri eroi ricoverati e per dar forza alle loro famiglie. Grande rimonta dei bianconeri, la doppietta del fantasista Freguglia vanifica il gol del vantaggio segnato da Boukhris, capocannoniere del torneo. Stessa dinamica nella finalina, con il vantaggio del Lucento con Garis ribaltato dalle reti di Treves e Boaron


FINALE 1°/2° POSTO

LASCARIS-PRO EUREKA 2-1
RETI: pt 22' Boukhris (P), st 17' e 20' Freguglia (L)
LASCARIS: Benevento, Restivo, Piovano, Ursu, Allegri, Fantino, Abrate, Molino, Peuto, Spatolisano, Paolillo. A disp. Cordero, Petrozzi, Spada, Schiavone, Gemisto, Freguglia. All. Malagrinò.
PRO EUREKA: Monsellato, Ferrantino, Damean, Mastrapasqua, Calorio, Benato, Cammarota, Ozella, Boukhris, Rua, Schiavello. A disp. Scalmato, Russo, Guidabelli, Merlo, Caltabellotta, Racchetto. All. Coduti.

Primo tempo più combattuto che spettacolare, nonostante la stagione agli sgoccioli e la pioggia fastidiosa, le squadre ci credono e si impegnano, ma faticano a costruire occasioni pulite. Almeno fino al 15', quando il numero 10 Rua scarica un sinistro dal limite dell'area che impatta sulla parte interna della traversa ma rimbalza fuori dalla linea di porta. È l'antipasto del gol, che arriva al 22'. Il Lascaris perde una palla sanguinosa in uscita bassa, Boukhris ne approfitta, salta l'uomo portandosi la palla sul destro e calcia in diagonale in modo imparabile.

Nella ripresa il Lascaris prova ad alzare il baricentro e Malagrinó cerca nuove energie con i cambi, ma l'impresa è ardua anche perché nelle gambe di molti ragazzi ci sono le tossine della finale regionale giocata ieri. Ma i bianconeri gettano il cuore oltre l'ostacolo, la Pro Eureka è troppo passiva e viene punita al 17' da Freguglia, che si libera in area e trova un diagonale mancini di rara precisione. Stesso protagonista e ribaltone completato dopo 3 minuti, quando da un'azione insistita sulla fascia sinistra arriva un bel traversone in mezzo, che Peuto apparecchia per il sinistro di Freguglia: Scalmato non è impeccabile e la palla rotola in fondo al sacco per il sorpasso del Lascaris. Ora è la Pro Eureka a dover inseguire, ma il tempo stringe. Mastrapasqua incorna da buona posizione ma in modo moscio, Caltabellotta chiede un rigore ma non convince l'arbitro. Finisce così: Lascaris campione con pieno merito.

FINALE 3°/4° POSTO

CHISOLA-LUCENTO 2-1
RETI; pt 21' Garis (L), 23' Treves (C), st 30 Boaron (C).
CHISOLA: Mihalescu, Brun, Stratoti, D’Angelo, Ben Tahar, Giannone, Bavuso, D’Apice, Prone, Treves, Bennati. A disp. Celli, Pistone, Atzori Langiu, Boaron, Bianchi. Dir. D'Angelo.
LUCENTO: Palladino, Difino, Cane, Secreriu, Campagnaro, D’Andrea, Garis, Tonin, Barboni, Bergamini, Piscione. A disp. Gagliardi, Brescia, Ledda, Dizzoli, Rametta. All. Pierro.

Nella finale di consolazione, il Chisola vince in rimonta ai danni del Lucento una partita molto equilibrata. Botta e risposta nel giro di due minuti nel primo tempo, con la rete del lucentino Garis e la replica immediata di Treves. Il gol decisivo arriva proprio nel finale di partita, grazie a Boaron che risolve una mischia nata da un calcio d'angolo.

PREMI SPECIALI

Miglior portiere: Andrei Mihalescu del Chisola
Miglior difensore: Davide Benato della Pro Eureka
Miglior centrocampista: Andrea Molino del Lascaris
Miglior attaccante: Emanuele Bergamini del Lucento
Capocannoniere: Amir Boukhris della Pro Eureka
Premio Fair Play: Chisola

GALLERIA FOTOGRAFICA - Spettacolare cerimonia a fine mattinata, con la tribuna piena di pubblico festante e la presenza dei supereroi. Oltre alle prime quattro squadre classificate per ogni categoria, sono state premiate le società che hanno ospitato le partite (Lucento, Lascaris e Collegno Paradiso) e le altre due che hanno aderito con tutte e 6 le categorie coinvolte, Chisola e Gassino San Raffaele. Riconoscimenti speciali per la squadra di UGI (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini) e per i due ideatori e organizzatori del Trofeo SEA, Giuseppe Cirri e Francesco Bruni


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PANCHINE - Definito lo staff tecnico, con Stefano Gili in Under 19, Salvatore Lombardo (ex Nichelino Hesperia) in Under 17, Alessandro Bianchin in Under 15 e Donato Paganini in Under 14


L’Orbassano Calcio ha definito lo staff tecnico in vista della stagione sportiva 2024/2025. Il fiore all’occhiello è Daniele Martinelli: cresciuto nelle giovanili del Torino, con cui ha anche debuttato in serie A, poi storico capitano del Vicenza, l’ex difensore torna a Orbassano (dove aveva già allenato nella stagione 2019/2020) sulla panchina dell’Under 16; nelle ultime due stagioni, Martinelli è stato al Torino come istruttore e al Csf Carmagnola come direttore sportivo.

Non è questa l’unica novità all’interno della società del presidente Michele Marano: c’è Tommaso Savino, ex Cumiana Sport, come nuovo responsabile delle giovanili e c’è Salvatore Lombardo (era a Nichelino Hesperia con Under 16, prima a Pinerolo) come allenatore dell’Under 17. Gli altri tecnici invece facevano già parte dello staff rossoblù: Stefano Gili sale dall’Under 17 all’Under 19, con il gruppo che ha conquistato sul campo un posto nei regionali; Alessandro Bianchin è confermato nella categoria Under 15; infine per la squadra Under 14 c’è Donato Paganini, che era l’istruttore dei “cugini” dello Sporting Orbassano 2011 e quindi, di fatto, tiene la stessa squadra.

PANCHINE - Arriva da Alpignano il nuovo condottiero dell’Under 15, mentre l’Under 14 è stata affidata a un tecnico emergente, proveniente dal Venaria. Confermati Costantino Romeo in Under 19, Antonio De Gregorio in Under 17 e Alessandro Bettega in Under 16


È arrivata fino ai quarti di finale (persi ai rigori contro il Lascaris) l’avventura di Alessandro Campasso con l’Alpignano Under 14. È lui il colpaccio last minute del Vanchiglia per la panchina dell’Under 15, messo a segno dal direttore tecnico Vincenzo Manzo - insieme al direttore sportivo del settore giovanile Carmelo Maimone - con una mossa di efficacia immediata e, nel contempo, grande prospettiva. Campasso negli anni ha dimostrato preparazione e affidabilità, quella un po’ mancata nell’ultima stagione all’Under 15 granata (la squadra del 2009), partita con Beppe Fratello e poi passata a Pasqualino Zarra, ora nelle mani sicure di un allenatore capace di trarre il meglio dai gruppi a sua disposizione, con l’annata 2010 che ormai conosce perfettamente. In un primo momento, il candidato per quella panchina era Luigi Iovino, anche lui subentrato in corsa a Marco Olivieri, che avrebbe così completato il biennio Giovanissimi, ma probabilmente il tecnico (che era stato corteggiato anche dal Volpiano Pianese) si prenderà un anno di riposo.

L’altra novità in casa Vanchiglia ha il sapore della scommessa, per quanto soppesata con grande attenzione: il gruppo del 2011, in cui la società crede particolarmente, affronterà il passaggio dagli Esordienti all’attività agonistica dell’Under 14 con la guida di Davide Secchi, allenatore giovane, che si è ben comportato a Venaria. 

Gli altri allenatori, invece, sono confermati. Si tratta di Costantino Romeo, che prosegue con l’Under 19; Antonio De Gregorio, che completa il biennio Allievi con i 2008, portandoli in Under 17; e del figlio d’arte Alessandro Bettega, che ricomincia dall’Under 16.