Mercoledì, 27 Novembre 2024
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 798

Venerdì, 25 Novembre 2016 16:38

Allievi regionali - E' un girone D fotocopia: al posto del Chieri c'è il Cuneo. E poi Bsr Grugliasco, Bra e chi più ne ha più ne metta

Scritto da

PRESENTAZIONE SQUADRE - Per Atletico Torino, Chisola e Cbs cambia pochissimo rispetto al girone provinciale. Sicuramente il girone più tosto insieme all'A e come in quello in cinque o forse più squadre lotteranno fino all'ultimo per accedere alla fasi finali. Termina con questo raggruppamento la nostra presentazione delle 40 squadre (+1) di Allievi: finalmente è tempo di giocare!

 

BRA
Sulla panchina del Bra è tornato Max Cassaro. Nella stagione 2014/2015 il suo 2000 aveva colpito tutti nell’annata Giovanissimi riuscendo a fermare corazzate di quell’anno come ad esempio la J Stars di Cerutti. Le fasi finali non erano però arrivate, mentre nella scorsa stagione con Peirone in panchina le cose erano andate meno bene. Cassaro è tornato con i 2000 e lo ha fatto con stile: mercato da top team – in vista della Juniores nazionale – e soprattutto è riuscito a tenere tutta l’ossatura della squadra. Il Bra si è qualificato grazie a nove vittorie nel girone A di Cuneo che sono valse il secondo posto dietro alla Cheraschese. In un girone tostissimo come questo, pensiamo che i ragazzi di Cassaro possano dare fastidio a chiunque. E comunque l’obiettivo societario è quello di preparare i ragazzi per gli anni futuri in Juniores e Prima squadra.

ATLETICO TORINO
Dopo lo straordinario girone provinciale, l’Atletico Torino torna ad essere una delle pretendenti al titolo regionale. Due anni fa con Ligato in panchina la squadra del presidente Arcella era arrivata fino alle finali di Chianciano, mentre la passata stagione è stata meno felice con la prematura eliminazione nel girone regionale. Il nuovo allenatore, l’ex Alpignano Alessandro Malagrinò, ha portato una ventata di aria fresca, tanto entusiasmo e soprattutto un’idea di gioco che si era persa. Dopo il difficile girone D – vinto davanti a Chisola, Cbs e Chieri – i ragazzi di Malagrinò ritrovano un girone tosto nel quale figurano di nuovo Pierro e Gnan e con l’aggiunta di Cuneo e Bsr Grugliasco. Insomma, vale più o meno il discorso fatto per il gruppo A: chi passa il turno è una forte candidata alla vittoria finale.

BSR GRUGLIASCO
Per noi la squadra di Bellanova era insieme all’Alpignano una delle due favorite nel girone provinciale, ma forse qualcuno si è stupito che abbia preceduto formazioni quali Venaria o Lascaris nel girone di qualificazione. L’ex Alpignano conosce benissimo la categoria e – supportato alla grande dal direttore Magnelli – ha messo in piedi un gruppo che può giocarsela con chiunque. Certo il Bsr Grugliasco parte un gradino sotto rispetto a Cuneo o Chisola, ma siamo certi che a tutte le squadre darà filo da torcere. Preso Mastromonaco dall’Atletico Torino nella finestra invernale, Bellanova è ancora alla ricerca di un attaccante. Sistemato questo tassello, ogni domenica il divertimento sarà garantito.

CASTELLAZZO
Dal girone di Alessandria si è qualificato anche il Castellazzo allenato da Maurizio Nani. Dopo ottimi gironi provinciali, nelle scorse stagioni la squadra si era sempre persa nel campionato regionale: due anni fa si qualificò come seconda arrivando poi settima ai Regionali, mentre l’anno scorso vinse il girone di qualificazione per poi perdersi completamente. "E' un gruppo che ha iniziato a formarsi con me all'Auroracalcio – commenta il mister – per poi trasferirsi quasi in toto al Castellazzo. Con qualche nuovo inserimento abbiamo formato un gruppo vincente che mira a portare, alla fine del percorso, molti di questi ragazzi alle porte della Prima squadra". Tra i nuovi arrivi, molte facce dell’ex Novese: Cazzulo, Giommi, Trapasso, Coscia, El Berd, Udo e Ulderici. Tutti già esperti del campionato regionale.

SG NOVESE
Per quanto riguarda il Settore Giovanile Novese, ovviamente si tratta di un esordio al campionato regionale. Disgregatosi il gruppo societario storico che aveva vinto uno scudetto nel 1922, quest’estate la società è stata rifondata comprendendo solo i giovani, quindi Scuola calcio e Settore giovanile. Al primo anno, quindi, i ragazzi allenati da Andy Meta si sono qualificati ai Regionali passando dallo spareggio nel quale hanno superato il Bollengo Albiano grazie al gol segnato da Donati nella gara di andata. Il girone è duro, speriamo non troppo per una debuttante ricca di entusiasmo.

CBS
I rossoneri di Gnan hanno dimostrato di volere questi Regionali con anima e cuore. Praticamente fuori a due giornate dalla fine del girone provinciale, hanno sconfitto in sette giorni sia Chisola (2-1 a Vinovo) sia Chieri (1-0 in casa), impedendo ai campioni in carica di qualificarsi. La Cbs non ha mai perso nel girone di ferro di Torino, aveva infatti pareggiato contro l’Atletico Torino: insomma, una mancata qualificazione sarebbe stata clamorosa oltre che ingiusta. Ma adesso – se possibile – il gruppo è ancora più tosto: al posto del Chieri c’è il Cuneo, e poi il Bsr e via dicendo. Se i ragazzi di Gnan avranno la stessa fame mostrata nella prima fase, allora tutti dovranno temerli. In ogni caso la Cbs è una delle cinque squadre candidate per il passaggio del turno.

CASALE
Quando era arrivato in estate alla guida del Casale, Gabriele Tosi aveva dichiarato: “La squadra è abbastanza competitiva, anche per il lavoro svolto dal mio predecessore Oscar Valeri. Hanno pensato alla crescita dei ragazzi e non solo al risultato e questo si nota, perché si vede che questo gruppo è formato e cerca di mettere in pratica le direttive dell’allenatore. Io voglio proseguire su questa falsa riga anche se, ovviamente, per la società e per i ragazzi sarà importante centrare la qualificazione regionale e quindi pensare al risultato. Poi, se ci qualificheremo, allora andremo a giocare contro squadre più competitive pensando esclusivamente alla nostra crescita”. La qualificazione è arrivata, adesso penseranno alla crescita. E questo girone è perfetto per migliorare individualmente e come gruppo.

CUNEO
Per forza di cose il Cuneo è la grande favorita del girone. Dopo un anno ai Nazionali, la squadra allenata oggi da Giorgio Tonino torna ai Regionali che aveva disputato già nella stagione da Giovanissimi quando in panchina sedeva Mauro Giordana. Individualmente la squadra è formata da ottimi giocatori, alcuni provenienti dal Torino, altri in orbita professionista. Nel girone provinciale ha dimostrato di calarsi bene nella parte vincendo il gruppo C davanti al Pedona senza perdere neanche un punto per strada. Ma la differente realtà rispetto all’anno scorso potrebbe comunque rivelarsi un problema. Due anni fa lo fu, infatti la squadra di Giordana mancò la qualificazione alle fasi finali seppur davanti aveva un certo Galvagno – oggi alla Juve –. Se saprà superare questo ostacolo allora sì, la favorita alla vittoria del girone è il Cuneo, ancor prima di Atletico Torino, Chisola o Cbs.  

CHISOLA
A detta di tutti nella passata stagione il Chisola era la grande favorita per il titolo regionale. Dopo aver incontrato (e battuto) il Chieri un paio di volte durante l’anno, però, quelli che sarebbero diventati i campioni l’hanno sconfitta pesantemente nelle fasi finali. Dopo la forte delusione, Pierro è restato con i 2000 perché vuole riprovarci con questi ragazzi; la squadra forse tecnicamente ha qualcosa in meno dell’anno scorso – sono partiti tra gli altri Aimasso, Commisso e Gigliotti – ma il gruppo resta compatto e concentrato sull’obiettivo. Nella prima fase i chisolini hanno dimostrato il loro valore superando un girone complicato senza troppi sforzi, ma la vera dimostrazione deve arrivare adesso. E conquistare le fasi finali non basta più, quest’anno il minimo indispensabile è la finale regionale.

SALUZZO
Infine il Saluzzo allenato dall’ex Bra Michele Peirone. Nella passata stagione il tecnico non è riuscito a togliersi le soddisfazioni che avrebbe pensato poiché dopo l’ottimo spareggio giocato contro il Lucento, nel girone la squadra aveva faticato più del previsto. Stessa cosa o quasi possiamo dire del Saluzzo. Sotto la guida di Daniel Luis Caserio, i ragazzi del 2000 avevano giocato a sprazzi dell’ottimo calcio ma ogni domenica – per un motivo o per un altro – qualcosa andava storto raccogliendo così per strada meno punti di quanti avrebbero realmente meritato. Giocatori ed allenatore hanno quindi entrambi una gran voglia di rivalsa, basterà questo aspetto per fronteggiare un girone D pieno di corazzate?

Registrati o fai l'accesso e commenta