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Martedì, 19 Aprile 2016 16:02

Aiac - Un altro calcio è possibile. Partendo dai giovani

Scritto da Alessandro Trisoglio

Ad Alessandria un dibattito dell’AIAC sul futuro del calcio, festeggiando il passato e costruendo nel presente con iniziative come “Edu-Giovani”.

Cinquant’anni di attività da celebrare con una serie di iniziative che vadano a confermare una presenza concreta nel tessuto calcistico nazionale: l’AIAC, Associazione Italiana Allenatori di Calcio ha deciso di festeggiare in questo modo l’importante ricorrenza del mezzo secolo di vita. Anche la delegazione alessandrina ha dato il via ieri sera, al Centro Congressi “Il Mulino” di San Michele, alle iniziative provinciali.
Obiettivo principale, quello di “presentare la propria attività e coinvolgere i soci, le realtà e le autorità del territorio nello sviluppo di una serie di progetti votati alla crescita dei giovani in un ambiente sportivo sano, protetto e soprattutto sempre più professionale”. Proprio ai giovani e al loro calcio, dunque, ha voluto dedicare la propria attenzione l’AIAC alessandrina, con un dibattito sul tema: “Un altro calcio è possibile”, a cui hanno preso parte, oltre tanti allenatori, anche ospiti particolarmente graditi, quali mister Claudio Maselli, ex calciatore di Serie A e anche importante allenatore (ha guidato anche i Grigi dell’Alessandria); Alberto Sala, ormai ex responsabile del Settore Giovanile grigio; Luigi Di Filippo, fisioterapista, direttore di Fisioanalysis, centro di riabilitazione e rieducazione funzionale; Cristina Mensi, delegata provinciale del Coni; Mara Scagni, presidente provinciale UISP; Enrico De Marchi, vice presidente nazionale del Settore Tecnico.
A fare gli onori di casa il presidente provinciale dell’AIAC, Pippo Sterpi, che ha introdotto l’incontro raccontandone, anche con l’ausilio di video e slides, il percorso operativo dell’associazione in questi 50 anni. Nata nel ’66, a seguito del “disastro” mondiale con la Corea del Nord e il successivo linciaggio del CT Fabbri, l’AIAC ha affrontato una lunga strada che ha raggiunto sia dal punto di vista sindacale che da quello tecnico e della formazione, traguardi eccellenti per la categoria.
Tanti i temi trattati, soprattutto attraverso le risposte date dai relatori alle domande dei mister: dalle preoccupazioni derivanti dall’abbandono precoce dei giovani calciatori, alle esasperazioni dell’aspetto agonistico a cui molti di loro vengono sottoposti; dall’importanza di essere allenatori ma anche educatori, alle gestione della naturale competitività che nasce quando due bambini si contendono una palla; dalle carenze di una scuola che ha delegato alle società sportive lo sviluppo delle attività motorie, alla “minacciosa” presenza ormai costante di figure quali quelle dei procuratori.
In chiusura, poi, il presidente Sterpi ha presentato un nuovo progetto rivolto agli allenatori dal titolo: “Edu-Giovani”, 8 ore di corso da dividere tra aula e campo, miranti a formare ancora di più i responsabili del calcio giovanile. Il corso è strutturato per 35 partecipanti con costi di iscrizione di 10 euro per i soci Aiac, 15 per gli allenatori non soci e 40 per coloro che vogliano intraprendere questa attività. Per le iscrizioni o per avere maggiori informazioni ci si può rivolgere alla sede alessandrina dell’associazione.

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