Massimo Previatello è pronto per una nuova sfida. L’istruttore che ha già lavorato con società quali Lascaris, Lucento ed Atletico Torino passa dalla guida di un gruppo a quattro, sarà infatti il direttore tecnico del Rapid Torino. Insegnare calcio è una passione per Previatello tanto che, oltre al suo nuovo ruolo con la società di via Osoppo, proseguirà la sua avventura con Superga Academy, un centro di formazione e perfezionamento tecnico per giovani calciatori.
Partirei col chiederle il motivo di questa decisione di cambiare società, e cosa l'ha portata a scegliere proprio il Rapid Torino?
“Allora, io ho fatto l'istruttore fino a dicembre, dopo le esperienze al Lascaris, al Lucento e all'Atletico Torino sono passato al Città di Rivoli, dove però non mi sono trovato bene a causa di problemi di rapporto con alcuni elementi, così a metà stagione ho deciso di lasciare. Tra le varie offerte che mi si sono presentate davanti, mi ha incuriosito molto quella proposta dal Rapid e ho deciso di prendere parte a questo progetto. Preferisco far parte di una società definita 'mediocre' e lavorare come si deve, piuttosto che in una più blasonata dove però ci sono favoritismi, raccomandazioni e cose di questo genere, che purtroppo nel calcio giovanile di oggi si vedono sempre di più. A me piace solo insegnare calcio, calcio pulito, e non voglio farmi dire chi deve giocare o chi devo mandare in panchina. Sono sicuro che al Rapid non ci saranno problemi di questo tipo, così ho colto l'occasione e sono pronto per iniziare questo percorso totalmente nuovo per me”.
Da cosa nasce l'idea di passare da istruttore a direttore tecnico e cosa si aspetta da questa nuova occupazione?
“La decisione di fare il direttore tecnico non parte propriamente da me, è stato il Rapid a propormi questo nuovo ruolo e ho accettato volentieri la sfida. Mi occuperò di supervisionare gli istruttori della scuola calcio; certamente non sarà un lavoro facile, ma tutti insieme ci impegneremo per far crescere la società, per alzare l'asticella e iniziare a collezionare qualche risultato. La nostra vittoria non è quella di vincere il campionato o il torneo, ma che i bambini imparino a giocare a calcio divertendosi, che si divertano e che crescano, in modo da prepararli per le categorie successive. Inoltre cercherò anche di fare da tramite tra allenatori e genitori, voglio evitare spiacevoli situazioni che al giorno d'oggi, a causa proprio della presunzione di alcuni genitori, si verificano molto spesso”.
Cosa crede che possa dare in più alla società Rapid Torino la figura di un direttore tecnico?
“Prima di me in teoria avrebbe già dovuto esserci una persona designata per svolgere questo compito, ma per problemi di presenza non ha potuto andare avanti; adesso ci sono io e farò del mio meglio per aiutare la società. È tutto improntato sul lavoro e sulla preparazione dei ragazzini per raggiungere un obiettivo comune. Vogliamo venire incontro ai bambini e alle famiglie, vogliamo che giochino al calcio e che si divertano, sempre.”
Ha già qualche progetto per la prossima stagione?
“Siamo al lavoro già da un paio di settimane: ogni allenatore si prenderà cura di 4-5 bambini e lavorerà con loro, i bambini un po' più indietro verranno preparati in modo più approfondito per portarli alla pari con gli altri. L'unico obiettivo ad oggi è quello di far crescere la società, far divertire i ragazzini e far sì che vogliano restare con noi, tutto qui: sono pronto a cominciare questo nuovo percorso”.