Domenica, 24 Novembre 2024
Venerdì, 06 Novembre 2015 14:25

Asti - Liberi tutti: dopo Cornaglia, si dimettono anche Mercurio e Boggero

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SOCIETA' - Lasciano l'amministratore delegato, il responsabile del Settore giovanile e il presidente: non c'è pace per il dopo-Gherlone.

 

A neanche un mese dalla presentazione del “nuovo” Asti, il film è già finito un’altra volta. Prima Angelo Cornaglia, l’amministratore delegato indicato come figura di riferimento del nuovo assetto societario, ha fatto un passo indietro: al suo posto è stato nominato Domenico Catarisano, che ora ricopre il doppio ruolo di amministratore delegato e vicepresidente. Poi il burrascoso addio del responsabile del Settore giovanile dei galletti Ivan Mercurio, ufficialmente perché “importanti impegni professionali non gli consentono di proseguire nel ruolo di coordinatore del vivaio dei galletti”, come recita la pagina Facebook dell'Asti, ma in realtà per divergenze nella gestione esplose dalla scelta del nuovo allenatore della Juniores (al posto del dimissionario Palladino, Mercurio aveva scelto Enrico Ravizzoni, liquidato a favore del rientrante Vito Sollazzo). Mercurio, in questa difficile estate, è stato la figura cardine per mantenere vivo il vivaio biancorosso, che adesso rischia un ulteriore ridimensionamento. Adesso anche il presidente Marco Boggero si è dimesso, come ufficializzato sulla pagina facebook dell’Asti: "In data odierna il presidente Boggero Marco ha rassegnato le dimissioni irrevocabili dalla sua carica! La società lo ringrazia per tutto ciò che ha fatto in questi mesi".

Insomma, tre dimissioni nel giro di pochi giorni fanno crollare il castello di sabbia dell’Asti, una società pesantemente ridimensionata in un’estate drammatica (il fallimento del passaggio di proprietà all'imprenditore lombardo Claudio Dondi, la retrocessione dalla serie D alla Promozione, lo sgretolarsi del Settore giovanile) che evidentemente non riesce a trovare un nuovo equilibrio dopo il trasferimento alla Pro Asti Sandamianese dall’ex presidente Pierpaolo Gherlone: il mazzo di carte è ancora una volta nelle sue mani, ma di assi da giocare non ce ne sono più.

Ultima modifica il Venerdì, 06 Novembre 2015 12:34

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