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Sabato, 05 Dicembre 2015 22:32

Allievi regionali - Clamoroso al Bacigalupo: Carlo Barberis non è più l'allenatore

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PANCHINE - Alla vigilia dell'esordio regionale contro la Valenzana Mado, la società di via Bossoli decide di sollevare dall'incarico il tecnico. Il ds Ghirardi: "Carlo non aveva più la squadra in mano. Contro la Valenzana Mado andrò io in panchina, poi vediamo se prendere un nuovo allenatore o no"

Al Bacigalupo succede quello che non ti aspetti. A ventiquattro ore dall’esordio nel campionato regionale, la società di via Bossoli decide di sollevare Carlo Barberis dall’incarico di allenatore della squadra Allievi. Il motivo? Un malcontento di una buona parte della rosa che a quanto pare non gradiva i metodi di allenamento del tecnico ex Atletico Torino. Gli stessi metodi che solo la stagione scorsa avevano portato il Bacigalupo a trionfare nel provinciale e in Coppa Piemonte e quest’anno a qualificarsi ai Regionali. Una decisione che dal di fuori pare un fulmine a ciel sereno, ma sembra che già dopo le sconfitte nella prima fase con Lascaris e Barracuda si fosse incrinato qualcosa nel rapporto tecnico-giocatori-genitori. Poi venerdì lo sfogo a fine allenamento di Barberis che manifesta a Ghirardi il proprio disappunto circa lo scarso impegno dei giocatori. Oggi (sabato), il confronto tra tecnico e direttore sportivo e la decisione di togliergli la guida del gruppo ’99. Nelle intenzioni del Bacigalupo c’è la volontà di continuare a tenere in società Barberis, ma non si conosce ancora per quale ruolo. Intanto, però, all’esordio contro la Valenzana Mado in panchina ci andrà Fabrizio Ghirardi e settimana prossima si prenderà una decisione circa l’ eventuale ingaggio di un nuovo allenatore.
Andiamo ora a leggere le dichiarazioni dell’ex tecnico neroazzurro Carlo Barberis e del direttore sportivo Fabrizio Ghirardi

Carlo Barberis: “Non sono più l’allenatore del Bacigalupo. Non ho parole, sono svuotato, neanche arrabbiato. Da un po’ di settimane vedevo i ragazzi non impegnarsi al massimo e già l’avevo fatto presente sia a loro che alla società. Venerdì sera ho avuto uno sfogo a fine allenamento perché non mi andava bene questo calo di tensione dopo la qualificazione ai Regionali. Ero arrabbiato e so di avere esagerato nella reazione. Oggi sono andato in sede e mi è stato detto da Ghirardi che non potevo più essere l’allenatore perché 10 giocatori sono scontenti di me. Che più di 10 ragazzi siano scontenti è la normalità, non si può piacere a tutti. Sono però stati criticati i miei metodi di allenamento e in 10 anni non mi era mai successo. Questo mi sembra strano: dopo le vittorie con SanMauro e Nicese per giocatori dirigenti e genitori ero il numero 1, poi basta una sconfitta, peraltro ininfluente col Cuneo, e vengo di nuovo messo in discussione. Mi è stato detto che non abbiamo gioco, ma a me si può dire di tutto tranne che il Baci non abbia gioco. Comincio a pensare che i genitori come al solito abbiano preso il sopravvento. I ragazzi mi hanno dato tanto e io ho dato tanto a loro: l’anno scorso in pochi li conoscevano e invece quest’estate i vari Matzutzi, Boccardo, Cancelliere, Cò, Cento li volevano tutti. Gli allenamenti l’anno scorso andavano bene e quest’anno no? Questa cosa mi fa ridere. Come al solito i giocatori sono stati difesi a spada tratta e l’unico a pagare alla fine sono stato io. Al ritorno con la Nicese Ghirardi mi aveva chiesto di mettere la formazione migliore per non rischiare, ma io forte del 3-1 ho fatto giocare chi giocava meno per dimostrare che avevo fiducia in tutti e 20. Questo non gli è andato giù. Il presidente è dispiaciuto per questa decisione. Per me lui e Pagnone sono il top, ho un ottimo rapporto con loro. E’ un grosso peccato perché la programmazione era giusta: l’anno scorso abbiamo vinto provinciale e Coppa Piemonte e quest’anno c’era tutto per fare bene nei Regionali, obiettivo dichiarato a inizio stagione. Tutto era andato come doveva andare: gettare le basi nei fascia B per poi raccogliere i frutti quest’anno. Mi hanno chiesto di rimanere in società, adesso vediamo ma sarà improbabile”.


Fabrizio Ghiradi: “Carlo non aveva più la squadra in mano. Dispiace prendere questo provvedimento perché lui ha sempre fatto benissimo e infatti vogliamo che rimanga. Ci teniamo, è un ottimo allenatore un ‘ottima persona. Purtroppo il problema c’era da molto tempo, si è cercato di tamponare, ma poi certi comportamenti sono stati la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non aveva più lo spogliatoio. Ho detto a Carlo di dare più intensità agli allenamenti perché vedevo i ragazzi un po’ mosci. Questo è un ottimo gruppo che può giocarsela nel girone regionale, ma già a inizio stagione dopo le sconfitte con Lascaris e Barracuda (la peggior partita) si erano creati dei piccoli problemi. I malumori nello spogliatoio sono dovuti ad allenamenti blandi, e al fatto che non curasse il gioco. I ragazzi chiedevano solo di lavorare di più, mentre tutto ciò che faceva lui secondo me era sbagliato, non ha mai cercato un confronto. E i genitori non centrano nulla, i ragazzi sono maturi, ragionano con la loro testa e non si fanno influenzare. Finché hai solo 2 o 3 giocatori scontenti puoi passarci sopra ma quando il malcontento coinvolge quasi tutta la rosa, non puoi mandare via 20 giocatori. Lui era il timoniere di questa squadra, ma ora bisognerà andare avanti. Contro la Valenzana Mado andrò io in panchina, poi vedremo in settimana se cercare un altro allenatore oppure no. Noi speriamo che Carlo resti in società perché conosciamo il suo valore e anche perché con lui avevamo già intavolato un discorso per il futuro”.

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