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Venerdì, 26 Giugno 2015 11:02

Alessio Ferraris: "Partita dopo partita ero sicuro di arrivare a San Siro"

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GLI EROI DI SAN SIRO / 8 - L'esterno del Settimo racconta la sua esperienza al TDR 2015 e individua Stefano Ambrosini come l'allenatore a cui è più legato. I migliori Piemonte nel suo ruolo secondo lui? Vaqari e Saffioti

Alla domanda su quale sia il suo punto di forza, Alessio Ferraris ha risposto "la grinta". Ridutivo definirlo un terzino grintoso, lui che di fatto è una vera e propria ala per facilità di corsa e precisione nei cross. Con la maglia del Settimo ha giocato la finale regionale 2014 poi persa con lo Sparta Novara e quest'anno è andato vicino al back to back. Peccato per quella sconfitta con la J Stars nel quadrangolare che ha compromesso il cammino delle violette di Ambrosini verso la finalissima di Novarello. Reduce da due stagioni di fatto perfette, impreziosite dal secondo posto al Torneo delle Regioni, Ferraris è pronto per il grande salto nel professionismo. Non dovesse arrivare l'offerta giusta, per lui è pronta una maglia da titolare nella Juniores del suo mentore Ambrosini, con concrete possibilità di presenze in Prima squadra nel campionato di Eccellenza.

A quale giocatore ti ispiri? 
"Daniel Alves".

Qual è il tuo punto di forza sul campo di calcio? 
"La grinta".

Qual è stata la tua miglior partita? Cosa è successo? 
"La partita contro l'Alpignano nel girone di andata, ho fatto il gol del momentaneo vantaggio".

La peggiore invece? 
"Credo sia stata la partita finale con la Lombardia, ho giocato gran parte della partita zoppicando e non sono riuscito a dare il meglio".

A quale allenatore sei più legato?
"Stefano Ambrosini".

Quali sono secondo te i migliori tre giocatori in Piemonte nel tuo ruolo? 
"Sicuramente Saffioti e Vaqari che infatti hanno fatto parte della rappresentativa, ma anche Gentile è un grandissimo giocatore".

Come valuti la stagione appena conclusa con la tua squadra di club? Sei soddisfatto di come è andata?
"Altra stagione spettacolare, per due anni consecutivi siamo arrivati alle fasi finali regionali, quest'anno un po' per sfortuna, un po' per una partita sbagliata non abbiamo centrato la finale come nell'anno precedente, ma sono soddisfatto per la nostra stagione".

Parliamo di mercato … Dove giocherai la prossima stagione? Hai ricevuto tante chiamate?
"Ho ricevuto qualche chiamata da squadre al di fuori del Piemonte, non lo so ancora, ma molto probabilmente al Settimo".

Quale obiettivo hai nel mondo del calcio? 
"Arrivare il più in alto possibile, sarebbe un sogno più che un obiettivo".

Che passioni hai oltre il calcio? 
"Nessuna".

Cosa vorresti fare da grande? 
"Vorrei far diventare questo sport un lavoro".

TORNEO DELLE REGIONI

Se chiudi gli occhi e pensi al Torneo delle Regioni che ricordo ti viene in mente?
"Sicuramente l'entrata a San Siro, un'emozione incredibile, da pelle d'oca! Mi vengono in mente i tre fischi finali che ci hanno resi vicecampioni d'Italia, senza aver nessun rimpianto, perché tutti e 20 abbiamo lottato dalla prima all'ultima partita, aiutandoci a vicenda. Un'esperienza indimenticabile, che porterò con me per tutta la vita!"

Tre aggettivi per descrivere Diego Lombardi
"Intelligente, motivatore, determinato".

Qual è stato il momento più divertente del Torneo delle Regioni?
"I momenti passati in hotel e la visita all'Expo".

Quale invece il momento più emozionante?
"Assolutamente l'entrata in San Siro, emozione indelebile".

Ti aspettavi di arrivare in finale?
"Sinceramente all'inizio no, poi dopo pochi minuti giocati insieme ho capito che potevamo arrivare a giocarci qualcosa di grande, e partita dopo partita ero sicuro di arrivare a giocare a San Siro con loro che sono stati dei fratelli".

 

Ultima modifica il Giovedì, 25 Giugno 2015 18:30

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