Lunedì, 25 Novembre 2024
Domenica, 22 Novembre 2015 11:37

Riforma dei campionati: la proposta di un addetto ai lavori

Scritto da Redazione

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - Abbiamo ricevuto la lettera di un tesserato, il quale preferisce rimanere anonimo, con una proposta concreta sulla riforma dei metodi di qualificazione ai campionati e tornei Regionali

Ormai sono anni che in Piemonte vengono disputati dei pre-gironi provinciali per la qualificazione ai regionali. Dove comunque basta sbagliare una gara e ci si ritrova nel campionato provinciale, che non deve essere bistrattato, ma che comunque è la serie B delle giovanili sia per gli addetti ai lavori che per le testate giornalistiche che per i giovani calciatori.

Nei campionati dilettanti, c’è l’obbligo di schierare fuoriquota che alcune volte non hanno mai disputato neanche un campionato Regionale e partite di un certo tipo e vengono buttati nella mischia in Promozione ragazzi inesperti, oppure le società non valorizzano il proprio vivaio attingendo a giovani di altre società che hanno più esperienza in merito. Dopo queste brevi considerazioni, avrei qualche proposta per la federazione, che sicuramente verranno lette e poi messe nel cestino accanto alla scrivania.

Innanzitutto l’inizio delle giovanili per far svolgere la fase provinciale è troppo presto, i giovani legati alle famiglie, arrivano dalle ferie a fine agosto, e il 13 settembre si sono trovati in campo a disputare delle gare di qualificazione, per Allievi Allievi f/b e Giovanissimi dopo 10 giorni di preparazione, cosa ridicola, sia sotto il profilo atletico che tattico. Quest’anno per gli stranieri c’è stata una vera e propria razzia a livello telematico per i tesseramenti, dove società non sono passate per la penalizzazione (vedi Pertusa e Barracuda negli allievi).

Perché non cambiare formula? Perché non provare a dare più importanza alle società che disputano campionati dilettanti e devono valorizzare i giovani? Ed hanno OBBLIGO DI SCHIERARE FUORIQUOTA

- Innanzitutto le gare di inizio posticipate a fine settembre
- Fare dei gironi regionali da 16 squadre con precedenza alle società di Promozione ed Eccellenza con retrocessioni delle ultime quattro tramite play out.
- 4 gironi regionali da 16 squadre porterebbe le società partecipanti da 40 a 64 squadre perciò maggior partecipazione.
- I posti vacanti dei 64 darebbero la possibilità ad altre società di parteciparvi tramite dei play off brevi come la Juniores
- Impostare i gironi provinciali con la promozione ai regionali, che il gruppo vincente si porta dietro l’anno sportivo susseguente. Ad esempio se gli Allievi f/b di una società che disputa i provinciali vince il proprio girone, l’anno successivo come Allievi pieni disputerà la categoria regionale al posto delle retrocesse degli allievi (magari ultime 3 squadre).
- L ‘anno seguente i gironi rispecchieranno quelli della categoria precedente, mentre nei Giovanissimi f/b verrebbe mantenuto sempre il criterio dei dilettanti oppure fare un solo provinciale nel primo anno di Giovanili per poi dare possibilità a tutti di parteciparvi l’anno seguente. Nelle mezze categorie Allievi e Giovanissimi ampliare magari i gironi a 5 o 6.

Si eviterebbero i continui risultati di 10-0 nei pre gironi, e forse una buona valorizzazione dei giovani e una possibilità a tutti di accedervi e continuare a giocarsela fino all’ultimo evitando grandi fughe di ragazzi a dicembre che mettono le società in grande difficoltà. All’inizio era stato fatto principalmente per dare la possibiltà a tutti di partecipare, e non avere fughe di ragazzi, che comunque si spostano da giugno a dicembre. Dopo il primo anno si configurerebbero dei campionati regionali e provinciali con un maggior interesse da parte di tutti e una buona struttura organizzativa.

Ultima modifica il Lunedì, 23 Novembre 2015 09:25

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