Clamoroso ad Asti, società che non riesce davvero a trovare pace. Roberto Mussano, eletto presidente da pochi giorni, si è già dimesso dalla sua carica. Alla causa di questo repentino passi indietro ci sarebbero le difficoltà della nuova cordata che ha prelevato la società, con a capo l’imprenditore mantovano Claudio Dondi, di iscrivere la squadra al prossimo campionato di serie D, e di conseguenza alla Juniores nazionale. Entro domani infatti va versata la fidejussione bancaria indispensabile per l’iscrizione.
Non solo: un gruppo di genitori del Settore giovanile, che si sono espressi ieri sera in una conferenza stampa, rifiutano di passare alla Pro Asti Sandamianese, la società nata dalla scissione dell’Asti e presieduta dall’ex presidente Gherlone, per gestire l’impiantistica sportiva e il Settore giovanile (all’Asti calcio erano destinate la serie D, la Juniores nazionale e gli Allievi).
A meno di una risoluzione dell’ultimo minuto, a conti fatti se la passano meglio gli imprenditori Angelo Caroli e Stefano Groppi che, insieme all’ex direttore generale dei Galletti Lillo Di Franco, hanno preso l’Acqui invece dell’Asti.