Ricordate Rej Manaj? Con la maglia della Sampdoria aveva dato spettacolo al Maggioni-Righi, l’anno scorso. I blucerchiati non avevano vinto, ma il centravanti albanese aveva colpito tutti gli addetti ai lavori: giocatore fatto, giocatore vero, capace di abbinare un gran fisico a una straordinaria tecnica di base, il fiuto del gol alla cattiveria agonistica. Con un caratterino, però, da smussare, visto che reazioni, cartellini e colpi di testa facevano parte del suo repertorio. Quella del torneo di Borgaro era stata l’ennesima conferma: Manaj era e rimane uno dei più interessanti prospetti classe ’87.
Il talento albanese era già allora di proprietà della Cremonese, e la società blucerchiata – nel passaggio di proprietà tra la famiglia Garrone e Massimo Ferrero – aveva lasciato scadere i termini per l’acquisto definitivo. Comprensibile nel vuoto di potere, ma un grave errore, imperdonabile. Serviva mezzo milione di euro, ora la Juve lo ha comprato – o meglio lo avrebbe comprato, visto che la Cremonese smentisce sul suo sito ufficiale – per 2 milioni di euro, una cifra mica da ridere. I bianconeri hanno battuto la concorrenza di Inter, Roma e Palermo, e si sono assicurati un attaccante di indubbia prospettiva, visto il cammino fin qui compiuto: nazionale albanese Under 21, due reti con la Cremonese in Lega Pro (in 21 presenze, ma molti spezzoni), due gol al torneo di Viareggio nell’oretta che ha giocato.