Pochi giorni dopo la conquista dello Scudetto Primavera, il Torino – ancora in pieno clima di festa – è già alle prese con la definizione di una nuova strategia societaria per la prossima stagione nel settore giovanile.
Apparentemente, regna la quiete, con Moreno Longo – che ha detto no alla Ternana ed è intenzionato a restare sulla panchina della Primavera granata – vincolato fino al 2017; e col responsabile del settore giovanile, Massimo Bava, contrattualizzato fino al 2016.
La situazione, però, non è così tranquilla, in quanto strettamente collegata a quella dei “cugini” della Juventus. In casa bianconera, infatti, si preannuncia una vera e propria rivoluzione a livello di settore giovanile: nonostante gli enormi investimenti, i bianconeri hanno fallito l’approdo alla fase finale in ogni categoria, dai Giovanissimi alla Primavera, passando per gli Allievi, ed anche la Scuola Calcio ora è stata messa sotto esame, con tante figure cui non verrà confermato il posto.
Nella società bianconera dovranno entrare due nuove figure, come richiesto dal duo Max Allegri – Aldo Dolcetti. Il primo nome è quello di Stefano Baldini, ex Milan, che diventerebbe coordinatore tecnico dell’attività agonistica, prendendo il posto di Giuseppe Geria; ma in bianconero resta vacante la posizione di Direttore Generale del settore giovanile, una figura “manageriale” che si occupi della riorganizzazione del vivaio dal punto di vista organizzativo, da affiancare al Direttore del settore giovanile Stefano Braghin, che ha funzioni essenzialmente amministrative.
Il primo nome sulla lista per la figura di Direttore Generale bianconero è quello di Massimo Bava, attuale direttore del settore giovanile del Torino. Un interessamento che rappresenta una novità soltanto in parte, considerato che l’apprezzamento per Bava in casa Juve risale a vecchia data, e i grandi risultati raggiunti nel triennio al Toro non hanno fatto che ampliarlo.
Per avere Bava, la società di Corso Galileo Ferraris, è disposta a proporre un contratto su cifre decisamente importanti, che farebbero dell’attuale numero uno del vivaio granata uno dei dirigenti giovanili più “ricchi” d’Italia. Una situazione nella quale – però – intervengono due problematiche: la prima riguarda la volontà del dirigente granata; la seconda riguarda il Torino, che – ovviamente – non è intenzionato a far partire Massimo Bava, che tanto bene ha lavorato in questo triennio e che è vincolato fino al 2017.
Un grattacapo non da poco per la dirigenza granata, con l’attuale Responsabile del settore giovanile che sta affrontando la situazione proprio in queste ore: la sensazione è che possa trattarsi dell’ennesimo tentativo andato a vuoto, da parte bianconera, ma non sono da escludere sorprese…