Arrivato a Pino un po’ per caso, Stefano Guidoni ha cambiato volto alla società collinare. In meno di due stagioni, infatti, molto è cambiato al Pino calcio: dall’essere una società senza grandi ambizioni, i Giovanissimi oggi sono stati invitati al torneo internazionale organizzato da Alberto Gusella in memoria del fratello Stefano scomparso prematuramente, il più importante della categoria.
Abbiamo detto che Guidoni è arrivato per caso, e sì, infatti quando nel luglio 2014 era alla ricerca di una panchina nel mondo del professionismo – Serie D o Lega Pro – ecco che tramite una conoscenza ‘non calcistica’ è arrivato a parlare con la società di Pino Torinese. Da lì a poco l’accordo e l’inizio dei lavori. Guidoni si è spostato a Pino con Armando Iattoni, oggi direttore sportivo della società, suo collaboratore ormai da diversi anni.
“Stefano ha cambiato tutto da quando è arrivato – conferma Iattoni –. Ha cominciato a fare formazione con gli allenatori tramite incontri tenuti direttamente da lui, ha cambiato i metodi degli allenamenti e li ha uniformati per ogni categoria: tutte le nostre squadre giocano con lo stesso credo”. E continua: “Tutte le categorie stanno facendo crescere i ragazzi molto bene, dai 2002 ai 2008 con risultati a volte inaspettati. Inoltre e non da meno, ha tolto la Prima squadra e tutto il settore giovanile, eccetto i 2001 che è stata la squadra che ha dato vita al processo di crescita della quale ne è il simbolo. Quest’anno abbiamo due squadre perché i 2001 sono diventati Giovanissimi, l’anno prossimo ne avremo tre e così via”.
Dopo la prima “stagione di valutazione”, come la definisce il direttore sportivo, sono aumentati gli impegni, il numero dei ragazzi iscritti è quasi raddoppiato, per vari motivi sono cambiati molti istruttori e sono state poste buone basi per la crescita dei bambini che, tramite il Pino calcio, si tuffano nel calcio coltivando la loro passione. Oggi è sotto l’occhio di tutti il lavoro svolto con i Giovanissimi che grazie all’apporto di due professionisti come Guidoni e Calamita hanno prima sfiorato la qualificazione ai regionali per poi vincerle tutte (o quasi) nel campionato provinciale. Ed infine la ciliegina sulla torta: l’invito al Memorial Gusella dove giocheranno contro una squadra del calibro della Roma.