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Giovedì, 23 Febbraio 2017 11:57

Giovanissimi fascia B regionali – Il La Chivasso ha voglia di crescere e imparare. Toscano: “Mi piacerebbe giocarmi qualcosa di importante”

Scritto da Alice Varraso

L'INTERVISTA – Il tecnico dei 2003 biancorossi porta avanti un progetto fondato sul dialogo e sull'unità dei ragazzi. L'obiettivo per questa stagione ? "Io punto sulla crescita dei ragazzi, su porre delle basi per il prossimo anno

Il cammino dei Giovanissimi fascia B del La Chivasso è sino a questo momento straordinario. I 2003 di Matteo Toscano occupano il secondo posto nel girone 3 regionale, a meno 4 dalla capolista Sparta Novara, e con 2 punti di vantaggio sulla coppia formata da Sporting Rosta e Pro Settimo Eureka. Arrivare a questo punto della stagione con l’obiettivo concreto delle fasi finali rende esaltante la stagione del La Chivasso, comunque vada a finire. Gli ottimi risultati sono il frutto di tanto lavoro con i ragazzi, e dell’unione d’intenti tra allenatore e collaboratori. Matteo Toscano, ex tecnico dei 2003 di Settimo e GassinoSanRaffaele, spiega il momento attuale della sua squadra e fissa gli obiettivi della stagione.

Mister, che rapporto ha e come si trova con la società?
“Mi trovo molto bene, ho un buon rapporto con loro. C'è uno staff che è molto preparato. La società ci dà tutti i mezzi per lavorare tranquillamente e questo aiuta molto nel lavoro settimanale”.

State facendo bene, avete 14 punti, in un girone che non è facilissimo, cosa ne pensa?
“Sono punti meritati e non casuali. I ragazzi si stanno comportando bene sotto l'aspetto dell'allenamento. C'è molto affiatamento  e il lavoro paga con il tempo. Ci sono molti aspetti caratteriali dei ragazzi e tecnici che mi soddisfano”.

Che rapporto ha con i ragazzi?
“Con loro ho davvero un ottimo rapporto. Sono dei bravi ragazzi, intelligenti ed educati. Hanno voglia di crescere, di diventare dei giocatori. Capiscono e vogliono saperne di più quando li rimprovero su qualcosa o quando do loro un consiglio. Notano la mia passione e spesso ci confrontiamo dopo un allenamento o una partita, c'è molto dialogo e questo fa gruppo”.

Cosa c’è ancora da migliorare secondo lei?
“Siamo in un girone che si direbbe equilibrato, ma per ora lo Sparta Novara sta andando molto bene. Ciò che c'è di positivo è la costante voglia dei ragazzi di lavorare e stare insieme. La voglia di non perdere e dare il massimo in ogni partita per fare una grande prestazione. Da migliorare ovviamente c'è molo come in ogni squadra. Sotto porta dobbiamo essere più freddi, dobbiamo gestire meglio la palla, senza frenesia. Io insieme ai miei collaboratori siamo cercando di risolvere questi problemi per dare ancora di più. Diego Protto, mister del 2002 mi dà dei consigli e mi lascia spazio nel preparare le partite. Marco Torasso invece fa un gran lavoro analizzando ogni volta le partite così da vederne i pregi e i difetti e trovare una soluzione e parlarne con i ragazzi. Grazie a loro e al nostro lavoro stiamo ottenendo dei risultati positivi”.

Qual è dunque il vostro obbiettivo per questa stagione?
“Il nostro obbiettivo è quello di continuare a far bene e bisogna lavorare per fare questo. Senza parlare di risultati, io punto sulla loro crescita, su porre delle basi per il prossimo anno. Se arriviamo a giocarci qualcosa di importante sarei contentissimo, però quello è l'ultimo step. Mi piace sempre confrontarmi con realtà importanti perché è uno stimolo per i ragazzi”.

Secondo lei il La Chivasso può diventare una realtà importante in Piemonte?”
“Sì certo. Qui si lavora dal basso, dai piccolini fino alla Prima squadra . C'è un' unione che non ho trovato da nessuna parte. Abbiamo sempre un confronto tra noi allenatori e non c'è gelosia, si guarda tutto il terreno e non solo il proprio orticello. Tutti aiutano tutti e questo è un modo per offrire più qualità ai ragazzi perché non lasciamo niente al caso”.

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