Non si da pace Maurizio Bisi, direttore sportivo dell’Atletico Torino: “Non è successo niente, a fine partita ridevo e scherzavo con quelli del Colline Alfieri, ma come ha fatto l’arbitro a vedere calci e pugni, quando non è successo niente… Da giocatore non ho mai preso un rosso diretto, da allenatore non sono mai stato espulso, e neanche da dirigente, la mia vita sportiva parla da sola e chi mi conosce lo sa. Ma non riesco proprio a capire perché l’arbitro ha scritto quelle cose, che oltre a non essere vere non hanno senso. Ma scusate, se avessi preso a calci e pugni dei minori, com’è scritto sul comunicato, qualcuno non avrebbe chiamato i Carabinieri?”.
Comunicato della società Atletico Torino pubblicato sul sito www.atleticotorino.it:
"Dal Comunicato ufficiale apprendiamo che Scopacasa, Bisi e Mecca vengono squalificati dal Giudice Sportivo con questa motivazione" "Al termine della gara si scagliava,con pugni e calci,contro dirigenti e giocatori avversari dando luogo ad un "parapiglia" di alcuni minuti. Inoltre successivamente accedeva allo spogliatoio arbitrale,con altri dirigenti, offendendo e minacciando il direttore di gara finchè, dopo alcuni minuti, veniva allontanato da un dirigente della società ospitante". Siamo senza parole perchè a Colline Alfieri non è successo assolutamente nulla, pensiamo ad un abbaglio del direttore di gara che ci ha anche salutati a fine partita. Purtroppo stavolta si è toccato il fondo e siamo costretti a tutelarci rivolgendoci alle autorità competenti denunciando l'arbitro per calunnia e diffamazione. Il Ds Bisi ha anche pensato di mollare dopo aver letto il Comunicato, poi ci ha ripensato perchè la voglia che ha di fare calcio va oltre ad un "arbitro" che scrive il falso sul rapporto di gara. E poi chi conosce Maurizio Bisi, da 50 anni nel calcio, sa che persona è. Stupita delle squalifiche anche la Società Colline Alfieri che ha espresso massima solidarietà nei nostri confronti pronta a testimoniare che sul campo e negli spogliatoi di calci e pugni non si sono visti. Oggi possiamo dire che l'Aia dovrebbe vergognarsi, che ci sia sotto un complotto è il minimo che possiamo pensare. Siamo in contatto con il Presidente Bacchetta perchè questa sentenza ha dell'incredibile a dir poco".