Le strade di Atletico Torino e Sandro Bramardi si separano dopo soli cinque mesi. La società di via palatucci ha deciso di terminare il rapporto con l’allenatore della categoria Allievi, sulla cui panchina siederà Ivan Mingardo, già tecnico della Juniores. In realtà si tratta di una scelta presa in comune accordo tra le due parti, come ci spiega il direttore sportivo Maurizio Bisi: “E’ stata una decisione consensuale, non c’erano più le possibilità per andare avanti insieme. Tra l’allenatore e la squadra non c’era più feeling e quindi non abbiamo avuto scelta”.
Sandro Bramardi viene chiamato dall’Atletico Torino a fine luglio per sostituire sulla panchina degli Allievi Mario Goglia, costretto in quel periodo a ricoprire sia la carica di direttore sportivo che direttore tecnico delle Giovanili. Con una squadra depauperata dalle tante partenze estive, il tecnico ex Venaria riesce ad arrivare terzo nel girone provinciale qualificandosi agli spareggi per accedere ai Regionali. Il doppio confronto con l’Olmo, una delle peggiori avversarie possibili, non è fortunato e dopo l’1-1 in trasferta, i torinesi vengono sconfitti in rimonta 2-1 dovendo così addio alla qualificazione. Nel campionato provinciale l’Atletico parte male perdendo 3-0 in casa col Giavenocoazze e nella seconda giornata ecco arrivare la vittoria contro il Barracuda, in una partita diventata famosa per aspetti extra calcio.
UMa è probabilmente il mancato accesso ai Regionali ad essere la principale causa del deterioramento del feeling tra il tecnico e i giocatori. Queste le parole dell’ormai ex allenatore dell’Atletico Torino Sandro Bramardi: “Eravamo arrivati tutti al capolinea. Io stesso avevo ormai pochi stimoli e facevo fatica. In estate ho preso la squadra al buio e ho cercato di fare tutto il possibile, ma l’eliminazione di certo non ha aiutato a sollevare il morale. Io però in cuor mio sono tranquillo e sereno. Ho fatto molto per questo gruppo, e come ogni volta che qualcosa non funziona uno si pone delle domande. E io alcune risposte credo già di averle”.