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LUCENTO-VENARIA 1-0
RETE: pt 31’ Spione
LUCENTO: Alongi, Sforza, Bianchi, Santià, Spataro, Spione, Lo Giudice, Gai, Pedone, Edalili, Panero. A disp. Tirelli, Zaza, Guidi, Boutamra. All. Naretto.
VENARIA: Lioce, Cecati, Gilardi, Cianfaglia, Eboli, Larosa, Civitella, Schiavello, De Rosa, Ravizza, La Monaca. A disp. Caddia, Caricchia, La Mesta, Lombardo, Durano, Russo, Truncellito. All. Scognamiglio.
NOTE: ammoniti Eboli, Larosa (V).
Per il Lucento la seconda volta è quella buona. La squadra di Naretto batte 1-0 il Venaria nel replay della gara sospesa che fece infuriare il tecnico cervotto Scognamiglio, e non solo. Con i tre punti conquistati sul campo amico di corso Lombardia, i rossoblù si qualificano aritmeticamente alle fasi finali regalando il pass anche all’Aygreville, spettatore più che interessato. Giuseppe Naretto, memore delle difficoltà avute nella partita interrotta di sabato scorso, sistema il suo Lucento con il doble pivote, quindi con il doppio mediano davanti alla difesa: un 4-2-3-1 teso a bloccare il palleggio del Venaria in fase di impostazione. E la mossa funziona alla perfezione perché dopo una prima occasione ospite firmata Civitella (destro di poco alto su assist di La Monaca), è il Lucento a rendersi maggiormente pericoloso. Al 19’ un gigantesco Simone Lioce si oppone al tentativo di Lo Giudice servito da Pedone; poco dopo è il palo a negare la gioia ai padroni di casa con il montante colpito con un tiro a botta sicura di Lo Giudice. Alla mezzora arriva poi il gol partita: la griffe è quella di Spione, il più lesto di tutti nel risolvere una mischia nell’area piccola con il destro.
Nella ripresa il Venaria cerca con più veemenza il gol del pari, in una partita che comincia ad avere il profumo della beffa. Prima La Mesta (conclusione da fuori area) e poi Cianfaglia (stop di petto e gran botta) trovano però l’attenta risposta di un Alongi che dimostra di essere tornato finalmente ai livelli che tutti conoscono. Il Venaria di Scognamiglio non riesce più a rendersi pericoloso e deve quindi rinunciare al sogno rimonta per il secondo posto. Per il Lucento invece si tratta dell’ottavo successo nelle ultime nove gare, numeri mostruosi per una squadra che non sarà spettacolare, ma in quanto ad organizzazione e cinismo non ha nulla da invidiare alle altre magnifiche sette.
Inevitabilmente soddisfatto l’allenatore di casa, Giuseppe Naretto: “ Abbiamo giocato meglio rispetto alla partita sospesa. Nel primo tempo li abbiamo frenati bene e poteva finire anche due o tre a zero per noi. Nella ripresa abbiamo sofferto di più ma era inevitabile perché loro dovevano cercare il pari. Non bisogna dimenticarsi che la situazione al mio arrivo a dicembre non era affatto buona: eravamo settimi e c’era molto scetticismo attorno a questo gruppo. La società mi ha chiesto di portare la squadra ai livelli di due anni fa e devo dire di esserci riuscito. Anzi, grazie a giocatori come Gai, Edalili e altri, possiamo essere più pericolosi in fase offensiva. L’obiettivo era quello di entrare nelle prime otto e l’abbiamo centrato. Di certo non siamo ai livelli di squadre come Cuneo o J Stars, però se giochiamo chiusi come sappiamo, agendo di rimessa, possiamo dire la nostra. E sulla sospensione di sabato scorso Naretto si esprime così: “Devo dire che anche noi siamo rimasti stupiti della decisione. In parte il Venaria ha ragione perché dopo un quarto d’ora aveva già smesso di piovere. Però l’arbitro era stato chiaro dicendo che se non avesse smesso entro 5’ avrebbe sospeso”.
Queste le parole di Scognamiglio, allenatore del Venaria: “Abbiamo giocato solo noi, poi è inevitabile lasciare degli spazi dietro quando attacchi per 80 ‘. Loro hanno avuto la fortuna di vincere quel doppio rimpallo che ha portato al gol però la partita l’abbiamo fatta noi. Poi va considerato che ci mancavano Marrari, Cesaretto, Aguglia e Caricchia e che in campo avevo due 2000 titolari più Lamesta entrato nel secondo tempo. E a chi dice che il Venaria si è fatto recuperare otto punti vorrei rispondere che eravamo primi in classifica fino a che non siamo stati colpiti da infortuni e squalifiche e quindi prima di parlare bisognerebbe informarsi. Al Lucento bisogna dare il merito della rimonta, ma noi abbiamo avuto tanta sfortuna. La soddisfazione di una società e di un allenatore non è vincere nell’immediato ma portare un ragazzo ad avere visibilità. Per esempio Marrari non ha giocato perché era a Trapani a fare un provino. Noi il campionato l’abbiamo vinto lo stesso, perché siamo l’unica realtà ad avere portato 5 giocatori in Rappresentativa, al Venaria interessa questo tipo di vittorie, il resto conta relativamente. Noi abbiamo cercato di giocare a calcio tutta la stagione, io voglio insegnare qualcosa che rimanga ai giocatori. Come politica societaria del Venaria, non guardiamo il risultato perché diventa inutile se poi il ragazzo smette di giocare dopo pochi anni. Dobbiamo cambiare la politica e la mentalità dell’intero settore giovanile italiano perché si ragiona ancora troppo in funzione del risultato e molti giocatori si stanno perdendo per strada”.