Mercoledì, 27 Novembre 2024
Sabato, 02 Settembre 2023 09:50

Under 17 Regionali - Domenico Giangreco carica l'ambiente, il Pozzomaina punta a far divertire

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Il mister con i suoi ragazzi al completo Il mister con i suoi ragazzi al completo

INTERVISTA - Il tecnico del Pozzomaina punta ad una continua crescita dei suoi ragazzi, in un ambiente che apprezza e dove sa di poter lavorare al meglio delle sue possibilità. Obbiettivo puntare a chiudere ancora più in alto rispetto alla scorsa stagione.
 


Aveva un compito non facile la scorsa stagione Domenico Giangreco: prendere una squadra che l'anno prima aveva chiuso terzultima e condurla verso la salvezza, evitando l'insidia dei playout. E c'è riuscito mirabilmente, portando i suoi ragazzi ad una crescita esponenziale, che li ha issati fino all'ottavo posto esaltandone le qualità, raggiungendo il traguardo in serenità e con ottimi numeri, tanto da chiudere in attivo tra reti segnate e subite e con miglior attacco e miglior difesa tra le compagini della seconda metà di classifica.

"C'è stata una crescita importante di tutto il gruppo. Io ho cercato di stimolare i ragazzi, facendogli capire che avrebbero dovuto dare sempre il massimo, che nessuno ci avrebbe regalato niente. Ma che avevano il potenziale per dire la loro, anche dopo una stagione molto difficile come quella precedente. Siamo riusciti a creare qualcosa di buono tutti assieme, c'era molto entusiasmo e ripartiamo da questo. Sono convinto che potremo toglierci delle soddisfazioni, abbiamo avuto alcuni innesti di qualità, tra cui spicca un attaccante affidabile come Nardiello. Il girone è equilibrato, sappiamo che c'è chi è più attrezzato di noi, ma vogliamo giocarci le nostre carte e magari ritagliarci il ruolo di mina vagante. Sarà un campionato interessante".

Come hai ricompattato l'ambiente?
"La prima cosa che serve per un allenatore è la credibilità. Senza di quella i ragazzi non ti seguono, devono vedere che sei preparato, che sai davvero di cosa parli. Così puoi guidarli come si deve, vedrai la loro disponibilità. Sono giovani che stanno attraversando un periodo di cambiamenti anche a prescindere dal calcio, bisogna entrarci in sintonia. Per questo quando alleno do la stessa rilevanza agli aspetti mentali e quelli tecnici".

L'ambiente ti ha aiutato?
"Ero già stato al Pozzomaina qualche anno fa e ho avuto la fortuna di conoscere il presidente Porta. Ha costruito una realtà ambiziosa dove si può lavorare al meglio e i figli stanno proseguendo su quella scia. Con loro, con il responsabile del settore Cantone, si lavora bene perché c'è un sereno confronto costante, c'è il rispetto per le tue idee. Qui si vuol fare un buon calcio e c'è la pazienza di aspettare i giovani, sapendo che il lavoro paga".

Un aspetto la pazienza, che non sempre è presente nella realtà del calcio italiano.
"Sono tanti i fattori che contribuiscono a far si che un giocatore emerga, però bisogna avere il coraggio di valorizzare adeguatamente i nostri giovani. Nel calcio professionistico si dovrebbe andare controcorrente, preoccuparsi meno di ottenere subito risultati. E purtroppo è un discorso che ritrovo anche in alcune realtà del dilettantismo. Bisognerebbe fare di più, soprattutto in un momento come questo dove gli esempi virtuosi sono sempre meno, dove alla passione si sostituisce il pensiero dei soldi, la situazione che si sta venendo a creare con l'attuale interesse dell'Arabia è emblematica. Sono esempi che si vanno a ripercuotere anche sui ragazzi del dilettantismo, non va bene, soprattutto in un momento come dicevo prima di grandi cambiamenti anche a livello mentale".

A proposito di cambiamenti, un pensiero sul ritorno al passato per quanto riguarda promozioni e retrocessioni.
"E' un bene che si sia presa questa decisione. E' giusto che i ragazzi siano artefici del proprio futuro e non dipendano dall'annata superiore, un fattore che ha causato anche lo scioglimento di gruppi forti, che magari da un anno all'altro finivano per spaccarsi. Certo, così facendo la Juniores ha perso mordente ed è un peccato, ma non saprei che soluzioni adottare in proposito, non è sicuramente facile accontentare tutti".

Progetti per il futuro?
"Intanto puntiamo a fare bene questa stagione, ora avremo due amichevoli e poi partiremo con il campionato. Personalmente ora sto bene così, mi piace lavorare con i ragazzi, soprattutto nel biennio Allievi. In futuro prima o poi vorrei cimentarmi nella guida di una squadra adulta, ma non ho fretta".

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